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Discussione: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !

  1. #1
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    Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !

    Canada.jpg inglese-union-jack-L-bRzPSL.jpg usa48.gif


    Se interessa e non è già* stato postato, nei limiti di tempo, posso andare avanti..
    Portando quest'estate(come spessp accade) la mia ragazza dai suoi parenti a Cherbourg..ho fatto qualche Km in più..(era felicissima )
    __________________________________________________ __________________________________________________-


    Il diario di Guerra del comandante in capo del fronte occidentale tedesco il 19 agosto 1942, porta questa laconica annotazione: " Ore 17,40, nesssun soldato britannico combatte più sul suolo del continente.
    Entro poche ore dallo sbarco, infatti non esisteva più battaglione, compagnia, plotone in azione sulle spiaggie; rimanevano solo piccoli gruppi che agivano di loro iniziativa.
    Il tentativo di occupare Dieppe si era arenato sulle secche ed esaurito sulle spiagge.
    " "Con simile gente si va in capo al mondo. Occorrerà frenarli, anziché sospingerli in battaglia"”

  2. #2
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    Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !

    OTTIMO..Giarabub
    si parla poco di Dieppe..
    secondo me, fu una delle tappe fondamentali (anche se sfortunate) per la gestione logistica e strategica delle future operazioni anfibie..culminate nell' Overlord (d-day)..
    insieme a Dunkerque (reimbarco in massa sotto pressione nemica) diede informazioni sulla necessità* di gestire le tempistiche, le modalità*, la "geografia" specifica dei luoghi da prendere d'assalto..nonchè la precisa connotazione delle truppe residenti e della loro tempistica di reazione..
    ti seguo..

    ps. ciao Luc
    Ciao
    digjo

  3. #3
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    Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !

    Grazie Digjo, è vero se ne parla poco..piccolo aneddoto, pensa che quando ho trovato il memorial a dieppe, all'entrata il custode continuava a chiedermi: Canadian? alla mia risposta negativa, ha risposto d'istinto "Je suis désolé, mais ce ne sont pas les plages du débarquement en Normandie"
    era stupefatto che fossi lì per "dieppe"..
    __________________________________________________ __________________________________________________ ____

    Dieppe, cittadina di pescatori sulle coste francesi della Manica (dipartimento della Seine-Maritime)

    La decisione di dare inizio ad un'operazione che aprisse un nuovo fronte di guerra nella parte occidentale europea fu presa nei primi giorni di aprile del 1942 tra gli alti comandi del congiunto quartier generale alleato, presieduto dall'ammiraglio Lord Louis Mountabatten. Ben consci erano i generali alleati del fatto che la vittoria finale non sarebbe mai stata raggiunta senza l'apertura di quel secondo fronte in Europa.
    In Gran Bretagna c'erano centinaia di migliaia di soldati, venuti dai paesi occupati dai tedeschi e dal Commonwealth, che non aspettavano altro di essere impiegati in combattimento.
    E così, la direzione delle Operazioni combinate di Lord Mountbatten iniziò ad elaborare piani per poter impiegare questa gran quantità* di materiale umano. Si trattava per lo più di missioni speciali ad effetto limitato, come il raid di Saint Nazaire.
    Roosevelt e Churchill insieme ai loro Stati Maggiori chiesero a Mountbatten un piano di attacco contro un grande porto nemico, alfine di soddisfare due esigenze: innanzitutto placare le insistenti pressioni di Stalin circa l'apertura del secondo fronte ad ovest,premeva per l'apertura di un nuovo fronte("farneticando" un pò, "desiderava" lo spostamente verso ovest di una quarantina di divisioni tedesche dal "suo fronte"...visto il dilagare dell'asse dopo le sue purghe negli alti comandi)
    ma anche fare esperienza per una grande invasione del continente prevista per il 1943...ma non erano le uniche ragioni:

    - situazione negativa in Africa e nel Pacifico;
    - convogli tra USA ed UK, e tra questi e l'URSS, decimati dalle forze dell'Asse;
    - mezzi insufficienti per condurre operazioni su larga scala.
    Di conseguenza, orientamento a condurre piccoli assalti con reparti scelti

    PIANIFICAZIONE DELL'OPERAZIONE:
    - eseguita dal C.O.C. ("Combined Operations Command", Amm. Lord Louis Mountbatten).

    OBIETTIVI DELL'OPERAZIONE:
    - politico (per placare le insistenze di Stalin);
    - militare (per saggiare le difese tedesche nel nord della Francia in vista di uno sbarco in grande stile).

    PRESIDIO TEDESCO:
    - 302^ Div. Fant. (Magg. Gen. Conrad Haase);
    - Btr. ad est di Dieppe (loc. Berneval - 4/105 mm, 3/170 mm);
    - Btr. ad ovest di Dieppe (loc. Vesterival - 6/150 mm);
    - bunker e postazioni MG lungo il litorale.

    FORZE INGLESI:
    - Commando n.° 3 (circa 250 uomini, compresi alcuni Rangers USA e Fusiliers de Marine francesi) contro la Btr. di Berneval (spiagge "Gialla 1" e "Gialla 2");
    - Commando n.° 4 (circa 250 uomini) contro la Btr. di Vesterival (spiagge "Arancio 1" ed "Arancio 2");
    - "Essex Scottish" Rgt. e "Royal Hamilton" Rgt., sbarco di fronte a Dieppe (spiagge "Rossa" e "Bianca");
    - "South Saskatchevan" Rgt. e "Queen's Own Cameron Highlanders" Rgt., sbarco ad ovest di Dieppe (spiaggia "Verde");
    - XIV Tanks Bn. (carri "Churchill"), in appoggio allo sbarco di fronte a Dieppe;
    - "Royal Canada" Rgt., sbarco a Le Puy (tra Berneval e Dieppe) contro una Btr. campale di medio calibro (spiaggia "Azzurra");
    - "Mont Royal" Rgt. e Commando n.° 40 dei Royal Marines di riserva a bordo delle navi;
    - circa 245 unità* navali di vario tipo.
    Una volta al lavoro, prima della fine di maggio venne elaborato un piano per un'operazione in pieno giorno contro la cittadina normanna , che avrebbe dovuto impiegare elementi di due brigate di fanteria e un battaglione di carri armati. La sua posizione sembrava ideale per la creazione di una testa di ponte dato che non si trovava né troppo lontana dalla Germania né troppo vicino al difesissimo passo di Calais. Dopo accese discussioni sulle possibilità* di successo, venne deciso che il principale assalto sarebbe stato fatto frontalmente da due battaglioni sulle spiagge della stessa Dieppe. Per proteggere i fianchi dell'attacco sarebbero state catturate e tenute due teste di ponte ai lati della città*. Due battaglioni furono preposti a tale obiettivo.
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  4. #4
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    Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !

    Ottimo argomento!!!Io sono stato a Dieppe nel 2006 e devo dire che guardando la tipologia della costa non c'è da stupirsi se i Canadesi non ce l'hanno fatta.Visitai anche un loro cimitero in mezzo alla campagna e non nascondo che mi scese qualche lacrima.
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  5. #5
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    Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !

    giustissimo..ho qualche foto recente che dimostra, appunto, le asperità* del luogo per un operzione simile(specie sulla spiaggia di puy)...ma fu scelta perchè il porto di Cherbourg, che sarebbe stato l'ideale, era troppo lontano dalle basi aeree e cosi all'inizio di aprile la scelta cadde su Dieppe: l'operazione contro il porto francese venne inizialmente denominata Rutter. Dieppe distava solo 108 chilometri dalle coste inglesi, possedeva una spiaggia seguita da una vasta spianata di circa un chilometro e mezzo
    Per quanto riguarda il grosso delle truppe da utilizzare nell'operazione, dal momento che gli inglesi erano già* impegnati su troppi fronti di guerra, la scelta cadde sul contingente canadese perché ritenuto il più compatto e il più numeroso. Vennero fatte pressioni dallo stesso Primo ministro canadese Mackenzie King su Churchill, affinchè i canadesi partecipassero all'operazione al gran completo. I 7.499 ufficiali e soldati canadesi della 2a divisione canadese erano in Inghilterra da due anni e non avevano ancora avuto l'occasione di essere impegnati in combattimento.
    Il generale John Hamilton Roberts, comandante della 2a divisione canadese, fu messo al comando delle forze terrestri dell'operazione Rutter.
    Il vice-maresciallo Leight Mallory di quelle aeree ed il contrammirraglio Baillie-Groham di quelle navali; quest'ultimo venne sostituito in seguito da Hugues-Hallett.
    Dei 2 battaglioni sopra citati,uno sarebbe sbarcato a Puys, un piccolo villaggio di pescatori a est di Dieppe(pochissimi km per la verità*), mentre l'altro a Pourville a ovest. Qui sarebbe dovuto sbarcare un secondo battaglione col compito di spingersi verso l'interno verso Arques-la-Bataille per catturare dei documenti segreti al quartiere divisionale tedesco, a una distanza di quattro miglia dalla spiaggia. Se la testa di ponte fosse stata mantenuta saldamente sarebbero arrivati in seguito altri rinforzi.

    Le prime vere esercitazioni allo sbarco presero il via all'inizio di giugno, ed evidenziarono subito i problemi e le inesperienze degli alleati in fatto di operazioni anfibie.
    La data di inizio dell'operazione, prevista per il 21 giugno fu spostata a luglio. Il 3 luglio, 200 imbarcazioni parteciparono ad una nuova esercitazione, chiamata in codice Klondike I, con tutte le truppe a bordo. Verso mezzogiorno i comandanti avvertirono che non si trattava di un'esercitazione, l'obiettivo era Dieppe.
    Fondamentale per il successo del principale assalto era riuscire a ridurre al silenzio due batterie difensive tedesche di media artiglieria sulla costa, una a est di Puys, vicino al piccolo villaggio di Berneval, la seconda a ovest di Pourville, presso i villaggi di Vasterival e Varengeville. All'inizio fu proposto di assaltare tali posizioni con un attacco paracadutato, ma considerando i rischi troppo elevati per le difficoltà* di combinare un'azione dal cielo e dal mare, fu deciso di affidare tale compito alle due squadre di commando, nominati Numero 3 e Numero 4
    come già* accennato in precedenza..l'intera operazione era comandata da un canadese, il Maggior Generale H.F. Roberts. La forza includeva, oltre ai commando e a 50 uomini del primo battaglione Ranger americano, aggregati per fare esperienza di guerra, 298 ufficiali e 4963 soldati dell'esercito canadese.
    Dopo alcune posticipazioni, l'Operazione Giubileo, l'attacco a Dieppe, ebbe finalmente luogo il 19 agosto 1942. La notte precedente, 252 navi da sbarco cominciarono a muoversi, attraverso l'oscurità* della notte, verso il continente..
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  6. #6
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    Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !

    X Blaster, è questo?
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  7. #7
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    Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !

    le stesse spiagge che con il ciottolato e la pendenza fecero si che i carri (quelli che sbarcarono) si arenassero imediatamente diventando ottimi bersagli..
    in seguito si farà* tesoro di questo ..l'attenta analisi morfologica del terreno sarà* insieme ad innumerevoli altri fattori parte integrante dei piani di sbarco...
    stai dando un ottima descrizione..continuo a seguire..
    Ciao
    digjo

  8. #8
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    Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !

    ottimo Digjo..nata male e concepita peggio, sorretta da una "frenesia" che trova riscontro nella descrizione di cui sopra...

    difatti i guai iniziano quasi subito:
    Ore 3,30: gli LSI, calano in mare i mezzi da sbarco,a circa otto miglia dalle coste francesi, salta il fattore sopresa quasi immediatamente... la flottiglia dei mezzi da sbarco che trasporta il Reggimento Reale del Canada( a Puys la difesa era assicurata da 120 uomini della Luftwaffe della 23a Schwere Funkmesskompanie (Oberleutnant Weber) e dal Flakuntergruppe Dieppe preposto alla difesa antiaerea.)è finita lontano dalla rotta prefissata e non riesce quindi a trovarsi nel punto preciso della spiaggia al momento giusto.
    Alle 3,47 poi, la cannoniera che fa da battistrada al Commando n. 3 è finita in mezzo a un gruppo(5) di pescherecci tedeschi armati. Si scatena un fuoco d`inferno durante il quale l`unità* inglese ha la peggio: i 20 mezzi da sbarco che trasportano il Commando n. 3 si mettono in salvo disperdendosi...
    piccola parentesi sulle difese costiere:le più importanti erano le grosse batterie di artilgieria costiera: la batteria 813 a Varengeville (capitano Schöler), la batteria 2/770 a Berneval, la batteria 8/302 a Neuville e la batteria 7/302 sopra Pourville.
    Gli alleati attribuirono ad esse dei nomi in codice: Hess, Hindenburg, Bismark e Rommel. Queste batterie erano armate con cannoni da 150, 105, 75 e anche da 170mm (Berneval).
    Erano l'obiettivo dei commandos inglesi che dovevano impedire che facessero fuoco sulle forze da sbarco.
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  9. #9
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    Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !

    Delle 23 navi soltanto sette riuscirono a far sbarcare i loro uomini, le altre o vennero affondate o dovettero far ritorno in Inghilterra per i gravi danni subiti. Ma la conseguenza più grave di questo incidente, fu l'aver allertato le difese costiere tedesche. Il rumore delle esplosioni al largo della costa mise in allarme tutto il sistema difensivo sul litorale: in meno di dieci minuti dall'inizio dello scontro tutte le batterie sopracitate,erano pronte a fare fuoco sui mezzi, oramai, a vista.

    Malgrado l'allarme dato , gli uomini del commando Numero 3, sbarcarono sulla spiaggia di Berneval, denominata in codice "Giallo 1", si trovarono subito sotto un intenso fuoco nemico. Il luogotenente Loustalot, del primo battaglione Ranger al seguito del commando, fu il primo americano ucciso in Europa nella seconda guerra mondiale. Gli altri uomini riuscirono in un primo tempo a farsi largo tra le gole che partivano dalla spiaggia verso l'interno ma una volta in direzione della batteria costiera vennero fermati dalle mitragliatrici e dai colpi dei mortai.
    la missione dei commandos(4) guidati dal tenente colonello Lord Shimmy Lovat(...si è lui) venne portata a compimento. sbarcò a Sainte-Marguerite (in codice spiaggia Orange 2) sotto il fuoco di appoggio delle vedette di scorta..Alle 5.50 i commandos del Maggiore Mills Roberts attaccarono la batteria tedesca che aveva iniziato a fare fuoco in direzione della spiaggia; sparando con tutte le armi pesanti a loro disposizione, mortai e pezzi anticarro, riuscirono a ridurre al silenzio la batteria; un colpo di mortaio finì nel deposito munizioni provocando panico e confusione..piccoli successi iniziali..
    Alle 6.10 con l'arrivo dei commandos di Lord Lovat venne sferrato l'assalto alla batteria da sud: dopo sanguinosi combattimenti corpo a corpo i difensori tedeschi vennero sopraffatti. I commandos inglesi fecero saltare le culatte dei sei pezzi della batteria per renderli inutilizzabili, dopodichè si ritirarono. La missione poteva dirsi compiuta: malgrado la pronta reazione tedesca e il sopraggiungere di nuovi reparti nemici, i commandos riuscirono a reimbarcarsi portando con sé anche i feriti.
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  10. #10
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    Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !

    A est di Dieppe, durante l'assalto dei commando, stava per sbarcare il Royal Regiment of Canada sulla spiaggia di Puys...e fu un suicidio di massa(durante la mia visita, c'è una foto emblematica di questa spiaggia, dove non si vede un sasso, solo corpi) In questo settore l'ostacolo principale era costituito dal muro frangiflutti che si ergeva a ridosso della battigia sul quale i tedeschi avevano costruito barriere e posto centinaia di metri di filo spinato. La brevissima spiaggia era poi dominata dall'alto da numerose casematte e fortini che rendevano quasi impossibile una penetrazione all'interno.
    L'obiettivo dei canadesi era quello di neutralizzare la batteria Bismark, attestarsi sulla scogliera di Neuville e proteggere lo sbarco degli altri reparti sulla spiaggia di Dieppe.
    Il successo di questa operazione richiedeva due fattori: il silenzio e l'oscurità*. Inutile dire che non si attuò nessuno dei due. Alle 5.05 quando i soldati sbarcarono sulla spiaggia furono accolti da un violento fuoco delle mitragliatrici e dei mortai tedeschi appostati sulla costa. Con l'intensificarsi della luce con il sopraggiungere dell'alba i tedeschi aggiustarono il loro tiro falciando le truppe nemiche...
    Alle 6.30 l'operazione poteva dirsi tragicamente conclusa. Le truppe canadesi erano immobilizzate sul bagnasciuga dal fuoco nemico, senza possibilità* di avanzare o ritirarsi. L'unica soluzione per uscire da quell'inferno era arrendersi.
    Su più di 550 soldati sbarcati, 231 erano morti e gli altri fatti tutti prigionieri. Mai in tutto il corso della guerra una unità* canadese subirà* tante perdite come a Puys: tutto in sole due ore.

    Dalla parte opposta,a Pourville, le cose andarono un pò meglio i canadesi beneficiarono dell'effetto sorpresa: il South Saskatchewan Regiment e l'Own Cameron Highlanders of Canada incontrarono al momento dello sbarco una scarsa resistenza.
    La prima compagnia del South Saskatchewan venne fermata a metà* strada dal suo obiettivo: la locale postazione tedesca e il radar Freya, situato sulla costa verso est. Verso le 7.00, quando arrivarono i reparti del Cameron Regiment, si portarono a sostegno delle tre compagnie del South Saskatchewan partite in direzione di Petit-Appeville per incontrarsi con i carri del Calgary Regiment sbarcati a Dieppe. Il mancato appoggio dei carri, bloccati dal fuoco tedesco sul bagnasciuga e l'intensificarsi della resistenza tedesca, non consentì ai canadesi di proseguire la loro marcia verso l'aereoporto di Saint-Aubin sur-Scie al di là* di Petit-Appeville.
    Le truppe canadesi batterono dunque in ritirata subendo notevoli perdite sotto il massiccio fuoco dei reparti tedeschi posizionati sulle alture a est e ad ovest di Pourville.
    A partire dalle 9.30 si scatenò l'inferno: i canadesi sotto il fuoco nemico tentavano di recuperare i feriti; grazie all'arrivo di una vagante retroguardia forte di un centinaio di uomini, una parte della truppe riuscì a raggiungere il mare e malgrado la bassa marea a risalire sulle imbarcazioni.
    I soldati rimasti di retroguardia non furono così fortunati: finite le munizioni dovettero arrendersi per evitare di finire uccisi.
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