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Discussione: CAPPELLI ALPINI

  1. #31
    Utente registrato L'avatar di H
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    per il ridimensionamento...
    se hai windows,io faccio così:

    apri la foto con il programma microsoft photo editor
    sulla barra di comando in alto,il 4° da sinistra,clicca su immagine
    poi su ridimensiona...si apre una finestrina
    scegli come unità* di misura px...come valore della larghezza metti un valore tra 600 e 700...clicca ok
    se sei soddisfatto delle dimensioni salva,altrimenti aumenta o diminuisci il valore numerico.
    In genere le dimensioni 600/700 vanno bene!
    H/Haflinger

  2. #32
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    Grazie Mauro, ho notato come diceva LAFITTE che il numerino del reggimento è in ferro, spero mi sappia dire qualcosa di più sul cappello[]
    Ciao
    Giovanni[]

  3. #33
    Utente registrato L'avatar di H
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    per il fregio,sono d'accordo con Mau,non è gaf.
    perchè Mau dici che è art. someggiata?
    a me sembra un fregio d'artiglieria normale[:I]

    ciao
    H
    H/Haflinger

  4. #34
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    Mio zio era ufficiale di complemento nel 29° artiglieria poi, a causa delle perdite (così mi dissero) cofluì coi superstiti nel 59° su alcuni documenti il 29° è definito come someggiato o "reggimento artiglieria D.F.Modena" non ho però trovato alcun documento riguardante il 59° quindi ho preso per buono quello che era scritto sul 29°.
    Il cappello da sottotenente del 29° ha il fregio uguale, mi sembra che la someggiata avesse il fragio dell' artiglieria normale con cappello alpino e equipaggiamento da fanteria(giberne M07 e fasce mollettiere).

  5. #35
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    Ciao a tutti, risposta veloce, i due cappelli vanno bene come sono!
    Gilge:
    il tuo cappello è senza cuciture sul davanti perchè è un ufficiale nato da ufficiale, così se ne trovano dal periodo prebellico (1910 - 1915) alla fine della II guerra mondiale, li dipende dagli accessori che porta e dalla forma, quasi tutti i cappelli da servizio da ufficiale anni 30 erano senza cuciture ma quelli si riconoscono dal feltro castorino più fine e solitamente tendente al griastro o al verdolino, (in seguito posterò delle foto), il tuo assomiglierebbe più a un modello da combattimento in quanto il feltro è grigioverde scuro della tonalità* simile alla truppa, di questo tipo sono relativamente meno comuni rispetto a quelli da servizio perchè per realizzare i cappelli da ufficiale da combattimento nella maggior parte dei casi venivano utilizzati normali cappelli da truppa modificati, con le fasce in seta sul bordo e sulla tesa, ciò si spiega con il fatto che i cappelli realizzati in sartoria ad hoc per il combattimento erano molto più costosi rispetto ai truppa recuperati dall' intendenza militare (e successivamente modificati tramite l'aggiunta delle fasce), infatti la tenuta di combattimento era passata dall' intendenza (tramite trattenuta sullo stipendio) anche agli ufficiali, mentre un cappello comprato in sartoria costava il prezzo pieno.
    Anche io credo che la nappina sia da kepì ma si dovrebbe vederla meglio, perchè presenta lo scalino tra tulipa e portanappina.
    Endopat:
    il tuo cappello è un'artiglieria someggiata in quanto il fregio dell' art.som. era lo stesso dell' artiglieria da campagna che cedeva alcune batteria a supporto dell' artiglieria alpina, da cui ereditavano il copricapo.
    L'artiglieria GAF era al comando del corpo d'armata e il fregio che portava sul cappello alpino era quello dell' artiglieria con la fiamma dritta e le palline sotto, cioè Artiglieria Pesante di Corpo d'Armata, dei vari reggimenti (11 o 12 non ricordo bene) solo gli ultimi tre erano dell' artiglieria GAF, solitamente i fregi di questi 3 reggimenti portavano il tondo di colore verde erba come le altre specialità* della Gaf ( ufficiali compresi), ma con numeri arabi e non romani (almeno per i tipi che mi è capitato di vedere).
    Cerco "avidamente" copricapi italiani, soprattutto Alpini, ed austro-tedeschi fino al 1945 nonchè foto italiane e austriache della Zona Carnia, Alto Isonzo e occupazione austro tedesca del Friuli I° guerra mondiale, foto Alpini divisione Julia e occupazione tedesca Friuli fino al 1945.

  6. #36
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    Grazie Lafitte per l'esauriente risposta[]
    Ora posso metterlo tra i miei cappelli senza dubbi.
    La nappina anche se non d'alpino è stata messa nel cappello da molto tempo visto l'ossidazine verde passata dalla stessa al cappello. Leggendo i tuoi interventi precedenti ho anche capito il perchè del numerino in ferro.
    Dovrebbe trattarsi di un cappello del secondo reggimento Cuneense.
    Grazie ancora
    Gioavanni[]

  7. #37
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    Eccoci qui nuovamente. Appena possibile modificherò alcune foto e/o ne aggiungerò di altre.

    4° puntata Fregi Coloniali e Metallici:


    Immagine:

    86,82*KB

    Aquila per ufficiale dell'artiglieria Alpina in AOI.
    Il fregio presenta il tondo verde con il numero ricamato in filo giallo, ( 5° reggimento Art Alp divisione Pusteria), l'aquila è messa a confronto con una metropolitana con tondo nero, senza dubbi le 2 aquile presentano lo stresso clichet in cartone e furono realizzate dallo stesso opificio giacchè i materiali utilizzati nel ricamo sono gli stessi.
    Tali Aquile coloniali potevano essere portate indistintamente sui cappelli all' alpina, sui caschi coloniali da ufficiale e sui cappelli m.34 con visiera realizzati in tela color sabbia e visiera marrone.



    Immagine:

    34,33*KB



    Aquila sagomata m.25 in lamierino d'ottone per casco coloniale in sughero.
    Il fregio rappresentato è dell' battaglione Uork Amba, al centro del tondino c'è la croce dei fuori corpo in quanto il battaglione non era irrigementato, a rigor di logica dovrebbero esistere anche i fregi di tutti 5 i reggimenti di artiglieria alpina in quanto già* in uso dal 25 per cappelli e elmi adrian transizionali ma risultano di difficile reperibilità*.

    Immagine:

    76,26*KB

    Aquila sagomata m.25 in argentana da truppa e ufficiali per elmi transizionali.
    Il fregio è in metallo bianco (colore tipico dell' arma) ed è realizzato in argentana, porta nel tondo il numero di reggimento realizzato a stampo ed evidenziato in catramina. tale fregio veniva portato sugli elmi transizionali ma da evidenze fotografiche furono utilizzati anche sui normali cappelli alpini.
    Anche qui vale il discorso dei numeri di reggimento (da 1 a 9) e la scarsa reperibilità* degli stessi.
    Cerco "avidamente" copricapi italiani, soprattutto Alpini, ed austro-tedeschi fino al 1945 nonchè foto italiane e austriache della Zona Carnia, Alto Isonzo e occupazione austro tedesca del Friuli I° guerra mondiale, foto Alpini divisione Julia e occupazione tedesca Friuli fino al 1945.

  8. #38
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    Si Giovanni, il cappello è a posto, e apparteneva ad un sottotenente della 4° divisione Cuneense.
    Cerco "avidamente" copricapi italiani, soprattutto Alpini, ed austro-tedeschi fino al 1945 nonchè foto italiane e austriache della Zona Carnia, Alto Isonzo e occupazione austro tedesca del Friuli I° guerra mondiale, foto Alpini divisione Julia e occupazione tedesca Friuli fino al 1945.

  9. #39
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    Proseguendo ecco alcuni copricapi alpini. Cominciamo dai cappelli all'alpina veri e propri:

    5° Puntata: Cappelli Alpini

    Immagine:

    91,77Â KB


    Immagine:

    90,92Â KB

    Cappello alpino truppa 8° reggimento Alpini, battaglione Cividale, divisione alpina Julia


    Immagine:

    89,73Â KB


    Immagine:

    86,88Â KB

    Cappello alpino truppa 3° reggimento artiglieria alpina 13° batteria gruppo Udine, div alp. Julia.


    Immagine:

    56,2 KB

    Cappello da sergente dell' 8° alpini post 1934, lo si riconosce oltre che per la mancanza del grado anche per la presenza del tondino verde.

    Immagine:

    76,1 KB

    Immagine:

    96,87 KB

    Particolare del fregio. Anche se per sergente il ricamo è ben curato.

    Immagine:

    88,4 KB


    Immagine:

    86,57Â KB

    Cappello da capitano del 2° regg. alp. Div. Cunneense, e del tipo in feltro castorino fine tendente al grigistro come i 2 successivi; stranamente la nappina è da truppa (è cucita sul cappello) e porta un nastrino di decorazione sul bordo.

    Immagine:

    90,27Â KB

    Immagine:

    79,09Â KB

    Cappello da ufficiale Medico Alpino, sottotenente.

    Immagine:

    90,7Â KB


    Particolare del fregio con tondo bianco e croce rossa.

    Immagine:

    53,73 KB

    Cappello da ufficiale medico con fregio a bassa visibilità m.40 da combattimento.

    Immagine:

    21,89 KB

    Particolare del fregio, l'aquila ha la stessa grafica di quella da ufficiale degli alpini precedentemente postata.

    Immagine:

    85,99Â KB

    Immagine:

    86,1Â KB

    Cappello da capitano dell'artiglieria alpina 2° regg. div. Tridentina.

    Immagine:

    50,78 KB

    Immagine:

    39,29 KB

    Cappello da Sottotenente del 3° battaglione misto Genio della divisione Julia con fregio prebellico ricamato in cannottiglia dorata.

    Immagine:

    48,13 KB

    Particolare del fregio.

    Immagine:

    89,77Â KB

    Immagine:

    90,32Â KB

    Cappello da tenente del Genio alpino con fregio a bassa visibilità m.40 del 6 battaglione misto Genio della 6° div alp. Alpi Graie.
    Il cappello è un truppa trasformato o un GdF. notate le smcchinature sulla visiera.
    Diffidate di cappelli da ufficiale del Genio alpino con gradi superiori a quello di maggiore in quanto i battaglioni misti all' interno delle divisioni erano comandati per l'appunto da questi ufficiali.
    Solitamente in combattimento la nappina dorata veniva sostituita da quella della truppa o non veniva portata affatto.


    Immagine:

    90,02Â KB

    Immagine:

    88,84Â KB

    Anche se esula un po dallo studio, posto un cappello all'alpina da sottotenente dell'artiglieria Someggiata del 27° regg.

    Immagine:

    81,42Â KB

    Particolare del fregio in cannottiglia.
    Cerco "avidamente" copricapi italiani, soprattutto Alpini, ed austro-tedeschi fino al 1945 nonchè foto italiane e austriache della Zona Carnia, Alto Isonzo e occupazione austro tedesca del Friuli I° guerra mondiale, foto Alpini divisione Julia e occupazione tedesca Friuli fino al 1945.

  10. #40
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    Azz.... che collezione e che competenza, da paura.....non può passare inosservata []
    Da fare invidia al "Doss Trento" dove è tutt'ora attivo il bel museo nazionale delle truppe alpine.
    I miei vivi apprezzamenti Lafitte []
    [][][]
    HANDE WEG VOM LAND TIROL

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