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Discussione: La battaglia di Guadalcanal (parte prima)

  1. #1
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    La battaglia di Guadalcanal (parte prima)

    Il 22 luglio, la nuova forza anfibi partì da Wellington, Nuova Zelanda e si unì alla forza d'assalto di supporto a sud delle Fiji; dopo quattro giorni di esercitazioni in una remota isola del gruppo le forze si diressero a Guadlcanal. Era il 31 luglio . Quando si avvicinò, la forza non venne vista a causa di una foschia molto fitta e di burrasche di pioggia intermittenti. Il 7 agosto, senza alcuna opposizione vennero effettuati i primi sbarchi; al calare della notte 1100 Marines erano a terra.

    Il giorno successivo l'aeroporto venne fortificato e i Marines mandarono alcuni ricognitori per accertarsi dei piani dei giapponesi. La situazione a Tulagi non era così semplice; i giapponesi erano preparati meglio e i tre battaglioni di Marines incontrarono una forte resistenza. L'8 agosto Tulagi era completamente sotto il controllo dei Marines. Entrambi gli sbarchi avevano avuto successo.Nell'azione morirono 108 Marines e 140 rimasero feriti. La guarnigione giapponese di 1500 soldati fu praticamente sterminata. Per raggiungere il punto d'appoggio iniziale a "Canal" c'erano volute solo 48 ore,ma dovevano passare ancora 6 mesi di aspri e intensi combattimenti prima che gli americani potessero assicurarsi il controllo dell' isola. Questa fu una delle campagne più ardue nella storia del Corpo dei Marine.

    Le azioni giapponesi furono rapide: subito dopo gli sbarchi americani, una forza d'assalto della 25° flottiglia aerea fu inviata a bombardare da Rabaul. Il 7 e l'8 agosto, i bombardieri giapponesi attaccarono le navi da trasportoancorate a Lungga Point e avrebbero causato molti danni, se gli osservatori costieri australiani non avessero dato in tempo l'allarme. Gli attacchi furono intercettati dagli aerei delle portaerei americane,ma due caccia torpediniere vennero colpiti e una nave da trasporto fu messa fuori combattimento. I Marines si stavano trincerando intorno a Henderson Field ed erano pronti ad affrontare un attacco giapponese anche di grosse proporzioni.

    Quando la notizia arrivò a Rabaul, l'ammiraglio Gunichi Maikawa era a metà* dei preparativi di una grossa offensiva contro Port Moresby; egli si rese conto delle intenzioni degli americani e decise di inviare tutte le navi disponibiliad attaccare e distruggere le forze navali USA al largo di Guadalcanal e a sterminare la forza da sbarco dei Marines sull'isola. Per complicare le cose, il quartier generale imperiale ordinò di rinforzare la guarnigione sull'isola e di inviare un convoglio, con a bordo 500 soldati, scortato da un caccia torpediniere. Ma poco dopo la partenza, una delle navi da trasporto fu silurata da un sottomarino americano e fu costretta a tornare lentamente a Rabaul.

    Sulla spiaggia, intanto, per Vandergrift i problemi logistici e di rifornimento si stavano facendo sempre più complicati. Il generale stava cercando di seguire la sua tabella di marcia originale. Alle ore 14 ordinò al 1° battaglione del 5°Marines di avanzare verso il torrente Alligator in direzione ovest e di accamparsi lì per la notte. Alle ore 16 Vandergrift era a riva e aveva stabilito il suo posto di comando avanzato. Durante tutto questo tempo, i giapponesi non erano rimasti inattivi e avevano lanciato due assalti aerei.


    Gen. Alexander Archer Vandrgrift

    Il primo, alle ore 13:20, fu portato da 24 aerei appartenenti alla 25° flottiglia aerea. Un osservatore costiero australiano lanciò l'allarme e gli americani si prepararono
    ad accoglierli. Dodici aerei giapponesi furono abbattuti dai Wildcat decollati dalla portaerei Saratoga, ma il cacciatorpediniere Mugford fu colpitoe 22 uomini rimasero uccisi. Due ore più tardi, arrivò il secondo attacco di 10 bombardieri in picchiata Aichi 99, che però non provocarono nessun danno grave.
    Vandergrift ordinò al 2° battaglione del 1° Marine Regiment, comandato dal Colonnello Clifton Cates, di procedere verso il monte Austen, ma il caldo del sottobosco tropicale ostacolò l'avanzamento del battaglione. Vandergrift si rese conto che non era possibile raggiungere l' Austen quello stesso giorno, così decise di fortificare le posizioni e fare accampare i propri Marines per la notte.

    Il mattino successivo gli uomini di Vandergrift avrebbero proseguito verso Lunga, girando attorno al Monte Austen, e occupando la pista aerea da sud. Anche il 5th Marine Rgt. doveva avanzare verso Lunga e poi continuare vesrso Kokum. La prima notte molti Marines erano privi di forze, ma i giapponesi non sferrarono l'atteso contrattacco. Sabato 8 agosto, il 1st Btn. del 5th Mar. Rgt., sostenuto dal 1st Btn. carri, riuscì ad attraversare con successo il torrente Alligator. I Marines erano convinti che fosse il fiume Tenaru, quando invece si trattava del fiume Ilu. Il 1st Btn. 1st Mar. Reg., seguendo gli ordini, si diresse a ovest del monte Austen e cominciò ad avanzare. L'unità* procedeva molto lentamente ed ebbe dei problemi nell'attraversare uno dei tanti cosri d'acqua incontrati lungo il cammino. Le altre unità*, il 2nd ed il 3rd Btn., riuscirono invece a procedere attraverso la jungla. Verso sera il 1st Btn. aveva superato Henderson Field (all'epoca non si chamava ancora così), quando arrivò l'ordine di accamparsi per la notte; il 2nd Btn. ed il 3rd si trovavano ancora a sud dell'aeroporto.


  2. #2
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    Re: La battaglia di Guadalcanal (parte prima)

    Una battaglia che merita di essere raccontata un bel topic Col. Therry
    Senza intralciare il tuo racconto aggiungo qualcosina:
    La battaglia di Midway mandò in frantumi le speranze dei giapponesi di ulteriori avanzate e costrinse i comandanti nipponici a limitarsi a preparare piani per il consolidamento del nuovo impero.
    Ma la sconfitta vera e propria del Giappone non poteva cominciare che con la riconquista delle isole del Pacifico e il primo scontro si ebbe a Guadalcanal.
    I marines sbarcando sull'isola si trovarono di fronte a una resistenza così scarsa da insospettire, ma poi incominciò un'aspra lotta, destinata a durare 6 mesi, per il possesso di quel pezzo di terra reso quasi inabitabile dal clima malsano e tuttavia prezioso dal punto di vista strategico.
    Guadalcanal un'isola tropicale umid, collinosa e coperta di giungla, facente parte di un remoto arcipelago noto con il nome di isole Salomone, situato sulla rotta che da nord-est conduce all'Australia e che si trovò al principio del 1942 a rappresentare una posizione chiave dal punto di vista strategico.
    Le isole Salomone se fossero cadute in mano giapponese, avrebbero potuto essere utilizzate per tagliare la via rifornimento marittima tra l'America e l'Australia, mentre i mano americana sarebbero in primo luogo, servite da scudo per la preparazione bellica alleata in Australia e più tardi come trampolino di lancio per la cacciata dei giapponesi dal Pacifico meridionale.
    La posta in gioco, per l'una e per l'altra parte era perciò di indiscutibile valore.
    Tra l'altro lo stato maggiore giapponese si rifiutò erroneamente di prendere sul serio i marines che definì " insetti d'estate, gettatisi da soli nel fuoco"
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