Quindi, è chiaro, che essendoci la scimitarra si pensi alla Bosnia, ma da ciò che è scritto, si capisce che erano Croati quelli della Handschar
Pensa te che roba,non la sapevo proprio sta cosa.
Quindi, è chiaro, che essendoci la scimitarra si pensi alla Bosnia, ma da ciò che è scritto, si capisce che erano Croati quelli della Handschar
Pensa te che roba,non la sapevo proprio sta cosa.
Siamo partiti dalle insegne UstaŠ¡a e siamo arrivati alla Handschar !Originariamente Scritto da Alpino X
Mi sa che si è messa troppa zuppa in questo minestrone
Quanto scritto potrebbe risultare fuori contesto se non si cita il capo del movimento UstaŠ¡a, il Poglavnik Ante Pavelic. Senza stare a riassumere la complicata genesi - tutta balcanica - dello Stato Indipendente croato (Nezavisna Drzava Hrvatska - NDH) , proclamato ufficialmente il 10 aprile 1941, bisogna però ricordare che il movimento UstaŠ¡a ( Insorti) nasce sì come ribelle e clandestino (negli anni '20) ma al momento della presa di potere di Pavelic, non lo si può più considerare tale. Potremmo paragonarlo, come inquadramento e ruoli, a quello che la Milizia (alla quale peraltro gli UstaŠ¡a si ispiravano anche nelle divise) fu nel Fascismo prima, e le Brigate Nere poi. Oppure le SA per Hitler. Gli USTASA non combatterono CON i tedeschi, ed anzi sia Pavelic che gli ustaŠ¡a non trovarono mai la piena fiducia dell'alleato germanico, proprio perchè si trattava di un movimento nazionalista giudicato non completamente affidabile.
Tutta un'altra storia è quella della 13ma Waffen Gebirgs Division "Handschar", composta prevalentemente da mussulmani bosniaci e peraltro fortemente osteggiata da Pavelic perchè sottraeva effettivi alle forze armate croate e per il suo carattere spiccatamente regionale (la bosnia dipendeva dalla croazia) e religioso (come detto, erano principalmente mussulmani).
Ma grande, BKG!!! Con le tue integrazioni direi che abbiamo chiuso il cerchio!!! Ottimo!!!
Comincio a incuriosirmi anche io. Tra ustasha, domobranzi e cetnici, io non ci ho mai capito niente.
Grazie Matteo,sei stato molto chiaro!
bkg ha tirato le linee guida riguardo gli ustaha, citando Pavelic indissolubilmente legato ad essi.Originariamente Scritto da serlilian
i domobranzi erano anticomunisti sloveni, chiamati alle armi sotto protettorato tedesco, e parecchi di loro....infoibati.
Per i cetnici bisogna addirittura tornare alla lotta contro gli ottomani, monarchici(la barba lunga era "dedicata" al re) e anticomunisti serbi, in pratica "collaborarono" tutti sia con tedeschi che con italiani..
" "Con simile gente si va in capo al mondo. Occorrerà frenarli, anziché sospingerli in battaglia"”
un altro "bignamino" balcanico 1941-45 :
Domobrani (Hrvatsko domobranstvo) - guardia territoriale croata, suddivisa in 10 brigate (se non ricordo male) ed un effettivo di 130.000 uomini.Era in pratica l'esercito regolare croato, spesso in attrito e conflitto con gli UstaŠ¡a (dai metodi meno ortodossi e più spicci).
Domobranci (Slovensko domobranstvo) - fu una specie di Difesa Territoriale Slovena, guidata da Leon Rupnik, e forte di circa 13.000 uomini. Nati inizialmente per difendere i villaggi dall'azione dei partigiani, e fortemente anticomunisti (rappresentavano la parte colta e cattolica della slovenia), operarono poi anche con azioni antipartigiane a fianco degli alleati tedeschi e italiani. Nel 1945 si ritirarono a St Veit (Sveti Vid), arrendendosi agli Inglesi,i quali con l'inganno e la promessa di spostarli in Italia, li convinsero (fra di loro vi erano anche donne e bambini) a salire su convogli ferroviari che poi venivano regolarmente consegnati ai partigiani. Dopo un viaggio attraverso tutta la Slovenia, i domobranci vennero quasi integralmente trucidati nel kocevski rog, una bellissima foresta vergine a 60 km circa da Trieste in linea d'aria. Oggi in quella foresta esiste un monumento che ricorda quei massacri, dove vi erano le principali fosse comuni, ed è visitabile. Sull'argomento, consiglio il libro "Slovenia 1945", recentemente tradotto in italiano.
?etnici - fu un movimento sorto dopo la sconfitta della Yugoslavia e la spartizione della stessa fra Germania,Italia ed Ungheria. Inizialmente alleati dei partigiani, riuscirono a liberare il 75% della Serbia dall'occupazione straniera. Poi però i rapporti con Tito si interruppero ed anzi, si combatterono ferocemente sino alla fine della guerra. I Cetnici erano di forte connotazione nazionalista serba e realista. Solo teoricamente comandati da Draza Mihailovic,in pratica esistevano diverse "bande" con posizioni molto più integraliste del moderato Mihalovic,il cui obbiettivo ultimo era di costruire una Grande Serbia indipendente. Essi combattevano contro i partigiani ed a volte i croati, ma raramente contro i tedeschi, a causa delle forti rappresaglie. Questo creò loro la rottura con gli inglesi, che all'inizio avevano fortemente sostenuto questi guerriglieri.Un leader dei Cetnici fu il pope Djujic, il quale fece alleare i suoi uomini agli italiani (grato anche della protezione data alla popolazione ortodossa dai nostri). Vennero successivamente anche create le Bande MVAC (Milizia Volontaria Anti Comunista), formate da serbi; alla fine del 1943 erano 30 battaglioni per 10.000 combattenti.
Il legame fra italiani e Cetnici risale anche al fatto che nel 1915, la nostra Regia Marina soccorse Pietro I e suo figlio Alessandro I, messi in fuga dall'esercito austro-ungarico.
Fu questo un fatto curiosamente riportatomi anche da un anziano veterano, al quale una volta chiesi com'erano i rapporti fra loro,italiani, e cetnici,domobranci e ustasa, con cui si trovò ad operare durante la Seconda Guerra mondiale. La risposta potrebbe essere valida anche 50 anni dopo: mi rispose che con i domobranzi i rapporti erano spesso di conflitto, causa le rispettive rivendicazioni territoriali (mi raccontò di "dispute" nella zona del goriziano, a momenti finite a fucilate, con rispettive esposizioni di bandiera nei caposaldi comuni),con gli UstaŠ¡a pure peggio, mentre con i serbi (Cetnici) erano generalmente di gran lunga migliori,proprio per questo senso di gratitudine riconosciuto agli italiani. Mi fa venire in mente l'estemporanea "offerta" dell'Istria da parte della Serbia durante l'ultimo conflitto balcanico...
Grazie. Adesso è tutto più chiaro.
Si,vero,chi leggerà* questo topic avrà* decisamente le idee più chiare.
Sempre affascinante e drammaticamente complicata la storia della regione dell'Istria!
DANIELE
"Ad unum pro civibus vigilantes"
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