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Abbattuta Ostacolo costituito da alberi tagliati e disposti con i rami rivolti verso la provenienza del nemico.
Accampamento Apprestamento a carattere provvisorio per la sosta dei reparti. Nonostante la sua provvisorietà, era generalmente protetto da specifici accorgimenti di sicurezza e di difesa.
Accantonamento Apprestamento a carattere semipermanente per riparare reparti in sosta.
Accompagnamento Azione di fuoco effettuata nell'attacco alle minori distanze, con immediatezza d'intervento e, di massima, a visione diretta, dalle armi della fanteria ed eventualmente dai più piccoli calibri dell`artiglieria, sulle resistenze isolate sfuggite ai tiri di spianamento e di appoggio o svelatesi di sorpresa.
Acido fulminico E' un composto chimico scoperto nel 1824 da Justus von Liebig ed è un acido organico. L'acido fulminico e i suoi sali (fulminati), sono molto pericolosi e vengono usati spesso come detonatori per altri materiali esplosivi. I vapori sono tossici.
Acido picrico E' un materiale altamente esplosivo. Nel 1873 Hermann Sprengel provò che l'acido picrico poteva essere detonato e dal 1894 i lavoratori russi escogitarono un metodo di manifattura per proiettili d'artiglieria. Poco dopo, i maggiori poteri militari usarono l'acido picrico come loro materiale esplosivo principale. Comunque, i proiettili riempiti con acido picrico diventano altamente pericolosi, in quanto la miscela reagisce con il metallo presente sull'involucro del proiettile, creando così un composto più instabile degli inneschi della cartuccia di fucile.
Acquartieramento Apprestamento a carattere permanente per l’alloggiamento delle truppe.
Affusto Dal francese "Affuster". Sostegno di una bocca da fuoco atto a consentire il puntamento il tiro e spesso anche il trasporto. Esisteva di tipo rigido o a deformazione. Nell'affusto rigido ( di tipo ottocentesco ) il pezzo rinculava all'indietro e per questo doveva essere messo nuovamente in posizione per il tiro successivo. Nel tipo a deformazione la canna scorre su una scanalatura dotata di freni idraulici (Culla) che controllano il rinculo e riposizionano la canna nella posizione iniziale. Gli affusti erano anche mobili o fissi o amovibili.
àggere Rialzo in terra, muratura o pietrame eretto a difesa degli accampamenti, tipico della tradizione fortificatoria romana.
Altaleno Antica macchina d’assalto a bilanciere, con la quale si lanciavano al di là delle mura di una fortezza grossi proiettili, e persino soldati.
Alzo di tiro L'angolo in gradi verticale entro il quale il pezzo può dirigere il fuoco.
Amatolo L'amatolo è una miscela esplosiva, costituita da nitrato d'ammonio e tritolo. Solitamente è seguito da due numeri, che ne indicano le proporzioni. Il colore varia da giallo-rosa a marrone, a seconda della concentrazione di TNT. Durante la prima e la seconda guerra mondiale veniva impiegato come esplodente per i bombardamenti aerei tedeschi, inglesi e americani. Fu impiegato anche nelle V1 e nelle V2.
Ammonal E' un esplosivo composto da nitrato d'ammonio, polvere di carbone e polvere d'alluminio. Ha bisogno di un forte innesco ad esempio un detonatore al azoturo di piombo. L'alluminio in esso contenuto una volta incendiatosi sviluppa temperature che si dovrebbero aggirare intorno ai 3000 °C. Questo esplosivo era molto utilizzato nel primo conflitto mondiale.
Andirivieni Particolare tracciato adottato per le strade coperte o a cielo aperto di una fortificazione bastionata e che permetteva di aumentare il tracciato da tenere sotto tiro.
Androne o Andito d'accesso Spazio coperto, generalmente sorvegliato da una torre, situato immediatamente all’interno del portone d’ingresso o del ponte levatoio di una porta fortificata.
Angolo di Gola Parametro fondamentale per la progettazione e descrizione di un’architettura bastionata. È l’angolo formato dal prolungamento ideale delle due cortine poste alla base di un bastione.
Angolo Morto Zona posta dietro ad un ostacolo , che non può essere colpita dai proiettili con una certa traiettoria. Può essere totale, se al riparo da ogni traiettoria, o parziale se la protezione è garantita solo lungo traiettorie prestabilite.
Annesso Costruzione minore che si affianca ad un'opera più importante.
Antifosso Fosso antistante il fossato principale, così da raddoppiarne l’efficacia difensiva.
Antimurale Fortificazione leggera, costruita con materiali diversi (muratura, abbattute, terra) e con mezzi di vario tipo e posta davanti a una linea di difesa, così da costituire il primo ostacolo incontrato dall’assalitore.
Antiporta Protezione esterna anteposta a un ingresso. È un accorgimento adottato per difendere ulteriormente la porta di una fortificazione smorzando il primo impeto dell’assalitore.
Apparato a sporgere Sistema difensivo entrato in uso nel tardo medioevo e consistente nel far sporgere il cammino di ronda in aggetto rispetto alla cortina sottostante, così da permettere la difesa piombante (fino alla fine del quattrocento).
Arcata ad aggettatura Merlatura o camminamento di ronda in aggetto che poggia non su una semplice mensolatura, ma su una successione di archi.
Archetto Elemento architettonico, usato per collegare le mensole della merlatura in aggetto, ma utilizzato anche talvolta per sostenere direttamente l’aggettatura del cammino di ronda.
Archibugiera Feritoia che consentiva il tiro con l'Archibugio.
Archibugio Deriva da “arco” e “buso” = “arcobucato”; fu la prima artiglieria di piccolo calibro. Fuso inizialmente in bronzo, poi in ferro, venne usato come arma per la difesa ravvicinata, per divenire poi con il tempo un’arma portatile. Vi furono a. a corda, a fucile, a fuoco, a ruota, a braccia, da muro, da porta, a canna liscia e a canna rigata, secondo il sistema di sparo adottato o secondo le loro caratteristiche di impiego.
Arciera Feritoia verticale per consentire il tiro con l’arco.
Ariete Antico strumento d’urto costituito da una grossa trave con testa rinforzata, usato per sfondare portali o per sbrecciare muri. Prendeva anche il nome di montone o di gatto (dizione adottata in particolare per indicare una trave montata a bilanciere su una incastellatura o arieti con elementi scorrenti su rulli a cannocchiale entro un castello mobile).
Arma bianca Strumento atto ad offendere che sfrutta la sola forza fisica del combattente. Può essere da taglio (una sciabola per esempio) o da punta (pugnale, baionetta, picca). Fino all’avvento delle armi da fuoco fu il principale tipo di arma usata sui campi di battaglia.
Arma da fuoco Strumento di offesa che sfrutta la velocità di espansione dei gas prodotti dalla combustione della polvere da sparo. Questa innovazione, comparsa sporadicamente sui campi di battaglia a partire dal XIV secolo e affermatasi in quello successivo, ha rivoluzionato l’arte militare.
Armeria Deposito D'armi.
Arpa Ponte volante con cui si scavalcavano o si assaltavano mura e torri.
Arpione Applicato all’estremità di una corda, costituiva un usatissimo espediente di lancio per la scalata individuale di torri o muraglie.
Arresto Azione propria delle armi della fanteria svolta a visione diretta e alle brevi distanze contro nemico che attacca o contrattacca; per l`artiglieria, tiri eseguiti per pezzo a puntamento diretto ed alle brevi distanze, contro carri armati.
Arsenale Officina nelle quali si apprestano navi, ma anche artiglierie o altre armi.
Artificiere E' la figura tecnica preposta ad effettuare la bonifica degli ordigni esplosivi. Tale processo è finalizzato a neutralizzare, disattivare e a rendere sicuri tutti gli ordigni inesplosi e gli ordigni improvvisati.
Artiglieria "Nel 1940 le artiglierie erano classificate in: leggere, di piccolo calibro (proietto fino a 100 mm di diametro) /di medio calibro da 100mm a 210 mm / di grosso calibro, oltre 210 mm. Cannoni - artiglierie a tiro teso / obici e mortai - artiglierie a tiro curvo.
Rispetto all'impiego esistevano: artiglierie di armata / di corpo d`armata /artiglierie di divisione /contraerei /da posizione e da posizione costiera.
L'unità basilare dell'artiglieria è la batteria, corrispondente alla compagnia di fanteria ed armata con 4 pezzi dello stesso calibro e modello."

Assedio Azione militare di attacco a oltranza contro un nemico riparatosi entro una fortificazione (castello, città, linea di difesa).
Attacco a parallele Sistema di attacco contro difese bastionate, ideato nel XVII secolo dal maresciallo francese Vauban e consistente nello spingere contro le difese nemiche linee successive di trincee, che consentono all’assalitore di arrivare a ridosso della fortificazione stando al coperto.
Attacco in capitale Attacco di una fortificazione condotto lungo le linee capitali.
Avamposto Termine tattico militare impiegato, in architettura, per indicare un edificio costruito davanti ad una linea difensiva. In antico, si riferiva a torri di avvistamento e segnalazione.
Avancorazza Era la protezione in ghisa indurita che veniva applicata all'orlo dei pozzi in calcestruzzo in modo da avvolgere il diametro della cupola.
Balestra Strumento offensivo con cui si lanciavano saette o quadrelle, sfruttando la forza di un arco di acciaio collocato trasversalmente su un fusto di legno sagomato (teniere).
Balestriera Feritoia orizzontale che consentiva l’impiego della balestra.
Balestrone Grossa balestra che si caricava con particolari e ingombranti congegni. Per questo motivo era impiegata, per solito, nella difesa.
Balista Antica macchina da guerra con cui si lanciavano dardi a grande distanza e con notevole potenza di penetrazione.
Balistica La scienza che studia il movimento dei proiettili.
Balistite La balistite è una polvere senza fumo prodotta con due esplosivi, nitrocellulosa e nitroglicerina.
Ballatoio Corridoio aperto, generalmente a sbalzo su mensole di pietra o di legno, molto usato nell’architettura fortificata, dapprima solo a scopi funzionali, poi anche con intenti decorativi.
Ballotta Tipo di proiettile che veniva lanciato con la balestra.
Baluardo Opera di muratura che esce dalla cinta di difesa ( vedi bastione ). A forma pentagonale o a cuore sostituì le torri angolari come risposta alla comparsa sui campi di battaglia delle armi da fuoco .
Banchetta O Banchina è un innalzamento di terra posto ai piedi del parapetto dove montano i difensori.
Barbacane "Costruzione avanzata, talvolta staccata dalle mura vere e proprie, per la difesa bassa ( al piede ) delle stesse. Un rinforzo della base della costruzione. Era il "" propugnacolo"" dei Romani, ""l`antemurale "" del medioevo. Ebbe molta applicazione nelle difese sia occidentali che orientali.
Il molteplice uso del termine ( in Francesco di Giorgio è opera anteposta all'ingresso, per Vauban sono le tenaglie situate davanti alle cortine ) ha nuociuto alla sua chiarezza : oggi nella sua più diffusa accezione significa solo muro scarapato."

Barbetta Si dice "in barbetta" ogni pezzo di artiglieria montato sulla parte superiore di una fortificazione e riparato solo da un parapetto. Il nome deriva dal fatto che la fiammata dello sparo "faceva la barba" allo spalto antistante.
Bastia O Bastita o Bastida. Caposaldo avanzato, a carattere semipermanente, o addirittura mobile, diffuso in Italia dai Francesi nel corso del XIII secolo. Era utilizzato per fortificare luoghi sui quali non era possibile o conveniente costruire una fortificazione stabile, oppure per cingere d’assedio una città: in questo caso si allestivano tante bastide quante ne occorrevano per riparare tutti gli assedianti. Il nome è poi rimasto a numerose località.
Bastionatura Sistema difensivo basato sulle mura bastionate .
Bastione Elemento delle antiche fortificazioni ; è un elemento ad impianto pentagonale (di solito pentagonale – due facce, due fianchi, una gola ), con il compito di rinforzare lo spigolo di due cortine murarie e assicurare il fuoco di fiancheggiamento lungo di esse. Per alcuni trattasti opera in terra battuta : ma già dal 500 sinonimo di baluardo. Va detto comunque che baluardo è usato anche al di fuori dl suo stretto significato tecnico in senso, generale, di ostacolo, mentre questo non avviene per il termine bastione.
Batteria Reparto organico dell'arma di Artiglieria , comprendente di solito quattro - sei pezzi ed il personale necessario al funzionamento . Mettere in batteria significa preparare le artiglierie ad un 'azione di fuoco.
Battiferro O Battiferro o Belfedo. Anticamente, torre di vedetta in legno, con campana per dare l’allarme. Più tardi, torre mobile per assedio, talvolta munita di ariete oscillante.
Battifolle Caposaldo mobile sul tipo della bastia o posto a guardia di punti di passaggio obbligato.
Battiponte Estremità rafforzata del ponte fisso, in muratura o in legno, su cui andava ad appoggiarsi (cioè a battere) l’estremità del ponte levatoio.
Becatello Mensola sostenente il parapetto del cammino di ronda quando esso era in aggetto, come divenne d’uso alla fine del medioevo nei castelli di architettura più evoluta (il cosiddetto apparato a sporgere). Non di rado nel beccatello si ricercarono effetti decorativi usando materiale diverso da quello delle cortine, in particolare la pietra lavorata: tipico il beccatello in pietra a triplice mensola.
Bertesca Opera leggera in legno o in muratura, sporgente dal filo delle mura, nei punti di maggiore impegno difensivo; oltre a un più facile avvistamento, permetteva una più concentrata difesa piombante. Piccole bertesche munite di feritoie erano spesso utilizzate come guardiole o garitte negli angoli di torri o edifici per consentire anche una buona difesa fiancheggiante.
Bicocca Piccola rocca od opera difensiva avanzata, destinata all’avvistamento. In passato ebbe anche significato dispregiativo, nato dall’essere di solito una fortificazione leggera o addirittura improvvisata alla bell’e meglio, poco adatta a una difesa prolungata ed efficace.
Blockhaus Dall'Olandese "Casa di Tronchi" opera fortificata campale in legno e terra. Durante la prima guerra mondiale si fece uso di questo termine per indicare opere in cemento armato o acciaio , per le quali oggi si preferisce usare il termine Bunker o Casamatta.
Bocca di fuoco Nome con cui si indicano i pezzi d'artiglieria.
Boccare Termine usato nel Forte Dossobuono per indicare una caponiera con due ordini di feritoie a orecchie di gatto.
Bolzone Si indicava un particolare tipo di saetta lanciata con balestre a bolzoni o una trave per mezzo della quale, con particolare sistema di verricelli, si manovrava il ponte levatoio e che andava a incastrarsi in apposite scanalature ricavate nelle mura.
Bomba Un ordigno consiste essenzialmente in tre parti:materiale esplosivo /meccanismo di innesco /l'involucro.
Bombarda Macchina bellica con cui, prima della invenzione delle armi da fuoco, si scagliavano pietre, saette e fuochi. Dopo l’invenzione delle armi da fuoco, divenne nome generico di ogni artiglieria.
Bombardiera Prima significò vano delle mura per cui venivano lanciati i proiettili delle bombarde; poi indicò la feritoia per i cannoni: in questo secondo senso fu il nome primitivo con cui si indicò quel particolare architettonico poi noto come cannoniera o troniera
Braga Raddoppio esterno e basso delle mura di una fortificazione; costituì spesso un camminamento di ronda aggiunto, in funzione di avvistamento, di protezione antimina e di piattaforma per il tiro radente. Fu adottata soprattutto nei primi tempi d’impiego delle armi da fuoco.
Brandeggio Movimento che una bocca da fuoco compie sul piano orizzontale.
Breccia Apertura praticata per mezzo delle armi nelle mura di una fortezza o di una cinta muraria.
Briccola Congegno con cui si lanciavano proiettili nei castelli assediati, prima dell’invenzione delle armi da fuoco. Corrispondeva all’antica catapulta romana.
Buca di lupo Ostacolo e trabocchetto per il nemico avanzante e consistente in un pozzo profondo, con la base più stretta nel fondo e con uno steccone appuntito piantato nel centro. Le bocche di lupo venivano solitamente scavate in tre o quattro filari, disposti a scacchiere, sul fondo del fossato della fortificazione.
Buca pontaia Foro a sezione rotonda o quadrata lasciato nella struttura delle mura e delle torri allo scopo di servire per le riparazioni, ma soprattutto per facilmente protendere incastellature o sbalzi occasionali per la difesa.
Bunker Casamatta in cemento Armato. Dal Tedesco "Bunker" , mutuato dall'Inglese che a sua volta usava tale parola dialettale scozzese con un ampio ventaglio semantico: "Mucchio di sassi" , "Deposito di Combustibile" oppure "Casa fortificata con tavolini in legno".
Caditoia Vano ricavato tra i beccatelli dell’apparato a sporgere. Da questo vano si facevano piombare sugli assalitori pietre, dardi, oppure acqua, olio o pece bollenti. Oggi indica un elemento del drenaggio delle acqua piovana
Calastrelli E' il nome dato alle “cosce” degli affusti per le artiglierie.
Calibro Diametro interno di una bocca da fuoco misurato fra i perni opposti della rigatura, espresso in mm o cm.
Camera di tiro Spazio ricavato nello spessore delle mura, verso l’interno della fortificazione, in corrispondenza di una feritoia, di una troniera o di una cannoniera e utilizzato per il movimento dei serventi dell’arma.
Camicia Ogni rinforzo ( di solito raddoppio ) o fasciatura di opera difensiva allo scopo di incrementare la resistenza all`offesa.
Caminada o caminadella Stradina interna, corrente lungo le mura dei castelli, allo scopo di agevolare lo spostamento dei difensori da un punto all’altro delle mura stesse.
Camminamento di Ronda O corritora o corridoio di ronda o rondello o girone: passaggio ricavato inizialmente sullo spessore delle mura, poi mediante mensolatura in aggetto, subito dietro il pettorale o parapetto , e che consentiva ai difensori di effettuare un costante controllo interno ed esterno del circuito difensivo mediante passaggi regolari di pattuglie (ronde). Attraverso le caditoie praticate nella sua parte in aggetto serviva anche per realizzare una difesa piombante su tutto il perimetro murario.
Campo Trincerato Piazzaforte costituita da una cinta continua ( che può anche mancare ) e da una linea di opere staccate più o meno lontane dalla cinta o dal nucleo difendente (Piazzaforte). Il termine venne coniato per indicare che le truppe accampate tra il nucleo e la corona staccata erano trincerate e quindi protette.
Cannone I pezzi di artiglieria con il calibro superiore ai 20 mm. Vengono comunemente indicati con il calibro ( in mm o cm ) e con il tipo di costruzione B per bronzo A per acciaio e G per ghisa: Meno comunemente S per sterro ( lega di rame-ferro-zinco-stagno). Vengono divisi in R per rigati o L per lisci. Con la lettera C viene indicata la cerchiatura della canna. Il simbolo Ret indica la possibilità di carica dal retro del pezzo. Es. 20 GRC ret indica 20 cm in Gisa, canna rigata , cerchiata , a retrocarica.
Cannoniera Alloggiamento nella parte della casamatta entro cui trovano sistemazione le bocche da fuoco.
Capacità combattiva Possibilità di un reparto, scosso nella capacità offensiva, di restare in lotta sia pure per soli compiti difensivi.
Capannato Sinonimo di caponiera,quando la costruzione era situata a fianco e sul prolungamento del piede del bastione.
Capitale Bisettrice dell’angolo costituito da due cortine adiacenti ed angolate, sulla cui direttrice è innestato il bastione.
Capitale (linea) Bisettrice dell'angolo formato dai fianchi di un saliente o di un rientrante di una fortificazione. Perpendicolare che parte dal centro del fronte di una fortificazione.
Capitale del fronte La perpendicolare innalzata sulla metà del fronte di un lato di base ( vedi Fronte ).
Capitale di un campo di Tiro Bisettrice di un campo di tiro di un'arma da fuoco.
Caponiera Detta anche "Capannato". Basso elemento difensivo e di ridotte dimensioni immesso in un fossato e destinato a difenderlo con tiro radente. Spesso nei forti ottocenteschi a lato dell`ingresso. Nei testi più antichi viene indicato come capannato. Introdotta dall'architetto militare Giorgio Martini sul finire del XV secolo.
Caposaldo Elemento fortificatorio che insieme ad altri costituisce un centro di resistenza.Nella difesa costiera, i capisaldi sono occupati da unità apposite (di norma Mitraglieri e fucilieri), dalle riserve di copertura e da aliquote delle unità di manovra.
Cappello del prete Particolare denominazione del corno . Vedi Corno.
Carbonaia Antica denominazione delle buche che venivano praticate davanti alle porte, di là del fossato, per opporre un ulteriore ostacolo agli assalitori. Il nome può giustificarsi con l’ipotesi che in tali buche fosse raccolto del carbone che, acceso, poteva costituire un ostacolo difficilmente sormontabile.
Carica Cava La carica cava è un tipo di carica esplosiva perforante che si basa sull'effetto Munroe ed usata principalmente nelle munizioni anticarro e nell'industria delle demolizioni.
Carica Satchel E' un dispositivo esplosivo di fortuna capace di eliminare un bunker dall'interno. Fu utilizzata frequentemente nel corso della seconda guerra mondiale. La carica era solitamente dinamite o C4
Cartoccio Confezione di esplosivo per lanciare i proiettili di artiglieria.
Casaforte Edificio dotato di alcuni accorgimenti fortificatori (per esempio, finestre strette a feritoia, porta sopraelevata, piombatoie sugli ingressi, eventualmente merlature) e capace di contenere un certo numero di difensori in grado di offrire una prima resistenza agli assalti nemici.
Casamatta Letteralmente "Falsa Casa". Opera muraria cementizia o metallica , in cui sono collocate artiglieri o altre armi. Talvolta il termine è usato, impropriamente per alloggiamento o per opera staccata, e avanzata, dalla principale.
Cassero Nome frequentemente attribuito, soprattutto nelle regioni dell’Italia peninsulare, al mastio ; sinonimo talvolta di torre con funzioni di vedetta e controllo (soprattutto di uno specchio di mare).
Castello Complesso architettonico fortificato, atto a difendere la dimora di un nobile o comunque di una autorità riconosciuta. Inizialmente la funzione residenziale si unisce a quella militare; col tempo in alcuni esemplari hanno finito per prevalere gli aspetti residenziali, fino alla trasformazione in residenza signorile (spesso, soprattutto in alcune regioni, ancora chiamata “castello”) o in villa. In altri casi ha prevalso la funzione militare, con la creazione di rocche e poi di forti.
Cavaliere Nella fortificazione bastionata era una costruzione sopraelevata posta all'interno dei bastioni per dominare le opere esterne e facilitare la sorveglianza. Nel periodo dei campi trincerati i forti si dicevano a cavaliere quando le artiglierie erano posizionati sul ramparo in posizione retrostante e sovrastante rispetto a quella della fanteria.
Cavallo di Frisia Ostacolo formato da legni appuntiti , usato per la prima volta durante l'assedio di Groninga , in Frisia , nel 1658. Indica oggi qualsiasi sbarramento mobile formato da cavalletti in legno avvolti dal filo spinato.
Centro di Fuoco Elemento attivo della difesa costituito da una o più armi in postazione, sottoposte a unico comando ed agenti col fuoco in una determinata direzione di tiro e in un determinato settore.
Ciclotetrametilentetranitroammina Conosciuto anche come HMX oppure ottogene è un esplosivo molto potente e insensibile agli urti. Venne prodotto per la prima volta nel 1930 e venne subito impiegato soprattutto per scopi militari, nei detonatori, come esplosivo al plastico, nelle armi nucleari e anche come combustibile solido (propellente) per razzi.
Ciglio di controscarpa La parte superiore del pendio di controscarpa e il saliente.
Cinta Opera di fortificazione permanente eretta attorno a una fortezza o una città fortificata per consentire ai difensori di combattere da una posizione dominante e protetti da mura o terrapieni.
Circonvallazione Linea o fosso continuo eretto dagli assedianti all’esterno del proprio campo, cioè verso la campagna, per impedire ogni azione di alleggerimento o di rifornimento degli assediati da parte di soccorsi esterni. Nell’epoca dell’architettura bastionata si provvide a normalizzarne dimensioni e caratteristiche.
Clavicola Riparo in muratura (vedi anche rivellino), solitamente a forma di mezzaluna, anteposto alle porte del castrum romano.
Coda Parte posteriore degli affusti , quella che poggia a terra.
Coda di rondine Particolare denominazione del corno . Vedi Corno.
Cofano Era un elemento difensivo on casamatta ricavato o sulla gola o nella controscarpa . Le feritoie erano rivolte al fossato ed erano collegate con un corridoio alla fortificazione.
Colombaia Era la stanza ( nei forti Austriaci ) con le nicchie dove venivano posizionate le casse con i morti, in attesa di sepoltura.
Colubrina Artiglieria ad avancarica più lunga, più grossa e di maggiore portata dei cannoni ordinari.
Composition B Chiamata colloquialmente "comp B", è un esplosivo composto da quantità variabili di RDX e TNT. È usata come la carica principale in granate, missili, bombe a mano, mine ed altri tipi di munizione. Era molto comune nelle munizioni degli Stati Uniti ed altri paesi occidentali, ed era l'esplosivo standard dall'inizio della Seconda Guerra Mondiale fino agli inizi degli anni '90.
Concorso di Fuoco Apporto di fuoco che una unità dà ad altra per consentirle di raggiungere, nel tempo voluto, lo scopo tattico che la sua azione si propone.
Contrafforte Muro con cui si rafforzava la base di una fortificazione per meglio sostenere la spinta del terrapieno retrostante e al tempo stesso per rendere il tutto più resistente ai colpi di artiglieria.
Contrafosso Si tratta di un secondo fosso che gira ai piedi dello spalto.
Controguardia Nel fronte bastionato, opera esterna di rinforzo e di raddoppio del bastione; aveva una sezione a V con facce parallele (ma più basse) a quelle del bastione.
Contromina Opera sotterranea, realizzata da una fortezza assediata per controbattere le opere di mina del nemico. Può esservi ricavata una camera di scoppio il cui brillamento provoca la rovina della mina nemica.
Contropreparazione Insieme di azioni di fuoco (soprattutto di artiglieria) intesa a diminuire la capacità offensiva del nemico, in previsione di un imminente suo attacco.
Controscarpa Pendio esterno del fosso di un'opera fortificata. A differenza della scarpa doveva essere il più verticale possibile per dare maggiore efficacia all'ostacolo (fosso)
Controvallazione Linea continua disposta dall’assediante tra il suo campo e la fortezza assediata per difendersi da eventuali sortite degli assediati.
Copertura Insieme di mezzi e predisposizioni per opporsi a irruzioni nemiche nel nostro territorio e per facilitare il nostro sbocco oltre frontiera.
Coprifaccia Opera in terra realizzata per la difesa delle facce dei bastioni.
Cordite La cordite è un tipo di polvere infume, un esplosivo a basso potere dirompente a base di nitroglicerina, nitrocellulosa ed oli minerali, usato essenzialmente per le cariche di lancio nelle armi da fuoco, da quelle portatili alle artiglierie navali. La cordite è stata utilizzata in "Little Boy", la bomba atomica sganciata su Hiroshima, in Giappone durante la Seconda Guerra Mondiale, sparando con cordite un pezzo subcritico di U-235 contro un altro, in un cilindro metallico, per formare una massa supercritica.
Cordolo Espediente architettonico adottato sull’esterno dei parapetti o dei merli per impedire lo scivolamento o il rimbalzo dei proiettili lanciati dal basso.
Corno (opera) Opera a Corno . Era una opera addizionale eterna costruita in corrispondenza dei fronti più importanti o più deboli delle cinte bastionate. Tra le opere addizionali è la meno usata. Poteva essere addossata allo spalto o staccata da esso. Era composta da due mezzi bastioni uniti da due ali. Se l'opera comprendeva più fronti si diceva a corona.
Corona ( opera ) Tipo particolare di Opera a Corno . Costituito da due o tre rivellini collegati tra loro
Corpo di guardia Locale destinato alle guardie e situato nei pressi della porta d'ingresso.
Corridoio di ronda Vedi Camminamento di ronda.
Corritoia Vedi Camminamento di ronda.
Cortile d'armi piccolo cortile ricavato subito dopo l’ingresso del castello, dove, con diversi accorgimenti, si conteneva l’urto di eventuali assalitori che fossero riusciti a forzare l’ingresso. Per penetrare nel castello vero e proprio occorreva di solito superare una seconda porta, sfalsata o angolata rispetto alla prima e generalmente protetta da fortificazioni ai lati. Qualche Volta il cortile d’armi prende la forma di galleria o di galleria ad andirivieni, cioè angolata, con caditoie nella volta, feritoie sui fianchi e con trabocchetti nell’impiantito. Il cortile d’armi serviva anche per organizzare eventuali sortite in controffensiva. Il nome fu successivamente dato anche al cortile interno dove si svolgevano le esercitazioni della guarnigione.
Cortina Il tratto delle mura di difesa da un vertice all'altro del perimetro.
Corvée In origine, prestazione personale richiesta dal feudatario ai suoi servi della gleba, in particolare per la costruzione delle fortificazioni; indicò in seguito, per estensione, personale adibito alle pulizie all’interno del castello e, poi, delle caserme.
Culatta La culatta è quella parte delle armi da fuoco, rafforzata, destinata a contenere la carica ed a sopportare lo sforzo dell’espansione dei gas quando parte il colpo.
Culla Parte del pezzo dove appoggia la bocca da fuoco . Spesso la troviamo munita di scudo d'acciaio e di freni idraulici.
Cupola corazzata Normalmente le nuove installazioni a pozzo erano coperte da cupole in acciaio .
Dardo Freccia con punta allargata in due lati taglienti.
Defilamento Si dicono defilate le postazioni sottratte alla vista del nemico e non vulnerabili al tiro diretto.
Deflagrazione E'un termine tecnico che descrive una combustione subsonica, che usualmente si propaga tramite conduttività termica. La deflagrazione è caratterizzata da una grande diminuzione della densità del gas a valle dell'onda d'urto e da una leggera caduta di pressione.
Dente di Drago Ostacolo anticarro in calcestruzzo , a forma di piramide o di tronco di Piramide.
Detonatore Il detonatore è un artifizio esplosivo primario, contenente una piccola quantità di un alto esplosivo, di solito PETN o T4, innescato a sua volta da pochissimo esplosivo primario o innescante, in genere molto sensibile alla fiamma o al calore, (azoturo o stifnato di piombo, fulminato di mercurio), la cui esplosione produce pressioni e temperature altissime in grado di produrre una rottura molecolare nell'esplosivo secondario, e di iniziare quel processo a catena che si chiama detonazione.
Detonazione Il detonatore è un artifizio esplosivo primario, contenente una piccola quantità di un alto esplosivo, di solito PETN o T4, innescato a sua volta da pochissimo esplosivo primario o innescante, in genere molto sensibile alla fiamma o al calore, (azoturo o stifnato di piombo, fulminato di mercurio), la cui esplosione produce pressioni e temperature altissime in grado di produrre una rottura molecolare nell'esplosivo secondario, e di iniziare quel processo a catena che si chiama detonazione.
Diateichisma Mura interne di una fortezza erette allo scopo di creare una compartimentazione del complesso difensivo, così che in caso di cedimento di una parte delle difese si potesse contrarre il fronte abbandonando la sola porzione forzata dal nemico e continuare la resistenza nella porzione rimanente.
Difesa Attiva Ogni metodo difensivo che si opponga all’assalto nemico non aspettandolo dietro le mura, ma contrastandolo durante l’avvicinamento e al momento dell’assalto.
Difesa fiancheggiante Metodo di difesa volto a difendere una fortificazione mediante il fiancheggiamento , cioè con un tiro d’infilata che cogliesse gli assalitori sul fianco. Per ottenere questo risultato si costruivano torri sporgenti dal filo delle mura, così da poter effettuare tiri paralleli alle cortine.
Difesa manovrata Consiste nello spostare un nucleo di difensori da una parte all’altra del fronte difensivo, concentrandoli là dove più se ne avverte la necessità. Per poterla attuare con efficacia era essenziale disporre di veloci comunicazioni tra le varie parti della fortificazione, mediante cammini di ronda continui o gallerie coperte che collegassero le varie opere difensive.
Difesa Passiva E' quella che si affida unicamente alla protezione offerta dalla distanza, dalla inaccessibilità e dallo spessore delle fortificazioni, senza contrastare il nemico.
Difesa piombante Tattica difensiva tipica nell’epoca delle armi bianche, basata essenzialmente nel lancio contro gli assalitori di proiettili solidi o liquidi (pietre, oppure acqua, olio, pece o sabbia bollenti). Per attuarla era fondamentale disporre di una posizione sopraelevata rispetto al nemico, ottenuta scegliendo un luogo naturalmente alto o elevandosi dal terreno tramite manufatti architettonici (mura, torri).
Difesa radente Tipica difesa attuata con l’impiego delle armi da fuoco, mediante tiri il più possibile vicini o paralleli al piano di attacco o piano di campagna , cioè impiegando le armi con quello che si dice “alzo zero”.
Dinamite Si tratta di un preparato inventato da Alfred Nobel nel 1867, destinato a causare un'esplosione, considerato più sicuro (poiché più stabile) degli altri esplosivi in uso all'epoca della sua scoperta.
Doghe Liste di ferro con cui (come nelle botti) si componeva l’anima delle bombarde; le liste erano tenute insieme da anelli di ferro.
Ecrasite Vedi anche "Acido Pirico" . Si tratta di una variante. Nel 1887 il governo francese adottò sotto il nome di melinite, Acido pirico pressato e disteso per cariche esplosive e proiettili d'artiglieria, con l'aggiunta di nitrocellulosa. La Gran Bretagna iniziò a produrre una miscela molto simile con il nome di lyddite. Il Giappone trovò un composto ugualmente simile con una formula migliorata nota come schimose. Nel 1889, , una miscela di ammonio cresilato con trinitrocresolo, o sale di ammonio di trinitrocresolo, cominciò ad essere prodotto con il nome di ecrasite.
Effetto Munroe "Si intende la parziale concentrazione dell'energia esplosiva causata da un vuoto incavato in un pezzo di esplosivo, una proprietà utilizzata dal principio della carica cava.
L'energia esplosiva viene rilasciata direttamente dalla superficie di un esplosivo, così sagomando l'esplosivo si concentrerà l'energia dell'esplosione nell'incavo. Se il vuoto possiede una forma appropriata (solitamente conica), si formerà un getto di plasma ad alta velocità."

Elepoli Termine arcaico per indicare la torre mobile d’assedio, arma principale dell’assedio all’epoca delle armi bianche. La torre, spinta contro le mura della fortificazione, ne permetteva prima il dominio col tiro e poi l’attacco, attuato solitamente con passerelle volanti o con ponticelle mobili a battente.
Elevatore Meccanismo ( anche manuale ) per sollevare e portare i proiettili e materiali vari ad una diversa altezza.
Esanitrodifenilamina E' stata scoperta per caso nel 1850. Molti anni dopo la sua scoperta questo potente esplosivo venne iniziato ad essere utilizzato dai tedeschi in ambito militare soprattutto per la costruzione di bombe aeree.
Esostro Ponte situato al secondo piano delle torri d’assalto, per mezzo del quale gli assalitori potevano assaltare le mura all’altezza della merlatura.
Estradosso Superficie esterna di un arco.
Faccia Elemento del tracciato di un'opera che varia con il sistema di fortificazione ; in quello poligonale è il lato di base; in quello tanagliato sono i due lati che formano il rientrante; in quello bastionato sono i due lati esterni al bastione
Falcone O Falconetto. Artiglierie del XVI secolo che si differenziavano per potenza.
Fascinata Gruppi di fascine ammassate alla rinfusa o legate a fasci che venivano usate per costruire ripari (trincee) o per riempire fossati.
Feritoia Fessura ricavata nelle mura per poter bersagliare gli assalitori senza esporsi. Prendeva nome dall’arma per la quale era prevista: si hanno così feritoie arciere, balestriere o archibugiere, ma esistevano anche feritoie composite che consentivano l’impiego di due o tre diverse armi.
Fiancheggiamento Tiro effettuato lungo il filo esterno delle mura in maniera da colpire di fianco chiunque avesse tentato di assalire la fortificazione, con risultati ovviamente più efficaci del tiro frontale. La sua comparsa segnò un’importante evoluzione nei sistemi difensivi, consentendo di difendere lunghi tratti di cortina con relativamente pochi difensori.
Fianco Il tratto dal quale si effettua il tiro fiancheggiante a favore della faccia o della cortina o parte costitutiva del bastione .
Ficcante Tiro effettuato dall’alto su un assalitore. Si contrappone al tiro radente, rispetto al quale ha minore efficacia, perché basta un piccolo errore nella direzione per mancare il bersaglio.
Flak Abbreviazione della parola tedesca "FLUGZEUGABWEHRKANONE" : Cannone contraereo. Il termine era utilizzato anche per indicare genericamente i reparti contraerei tedeschi.
Fornello di mina Si tratta di piccole caverne accessibili tramite una galleria e situate sotto punti strategici ( sotto gli accampamenti nemici ) dove veniva collocato l'esplosivo. L'esplosione coglieva il nemico impreparato e alla sprovvista.
Foro da Ponte Altro nome della buca pontaia. Particolarmente utilizzato nelle parti più alte delle torri, dove risultava più efficiente la messa in opera, in caso di pericolo, di una incastellatura supplementare in legno per accrescere l’efficienza difensiva.
Forte Opera di limitate estensioni , racchiudente nel suo interno soltanto costruzioni militari : è costituita con il compito di guardare un passo od una località , oppure come elemento costituente di una piazza di forti staccati , di un campo trincerato o di una regione fortificata.
Fortezza Fortificazione di solito a cinta continua con opere addizionali aderenti o avanzate : è usata come sinonimo di campo trincerato.
Fortificazione Qualsiasi struttura atta a proteggere i suoi costruttori dalle offese di un eventuale nemico.
Fortificazione Permanente Complesso di strutture in calcestruzzo o metalliche o ricavate in roccia in zone di previsto contratto con il nemico.
Fortino Piccola opera fortificata , in grado di autodifendersi.
Fortino Campale Complesso di elementi costruttivi mediante lavori in terra ed integrati possibilmente , con materiali di rinforzo.
Fosso Lo scavo di terreno praticato attorno al perimetro della fortezza tra la scarpa e la controscarpa.
Fosso anticarro E' una particolare fortificazione militare passiva per impedire l'avanzata di mezzi corazzati nemici in un determinato territorio.
Freccia Tipico proiettile del tempo delle armi bianche costituito da un’asticella con punta di ferro e con coda alettata (per meglio guidarne la traiettoria), che veniva lanciata con l’arco.
Fronte Il complesso delle costruzioni elevate sopra ogni lato del poligono base. Ciascun fronte poteva essere costruito da un solo tratto rettilineo i da più tratti ( facce e fianchi ) disposti in linea spezzata. L'insieme di più fronti forma una cinta.
Fronte Bastionato Sistema difensivo basato sull’impiego del bastione e della difesa radente mediante le armi da fuoco.
Fronte di Attacco Ampiezza frontale del settore d`attacco assegnata ad una unità e definita sulla posizione avversaria.
Fronte di Gola Vedi Gola.
Fronte di Terra Linea difensiva , composta di capisaldi con opere a carattere permanente e semipermanente, a sbarramento delle linee di comunicazione di Piazze militari marittime e porti molto importanti.
Fronte tenagliato Sistema difensivo derivato dall’elaborazione del fronte bastionato tradizionale, ideato tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento.
Fucile Arma da fuoco portatile, a canna lunga, che divenne di adozione universale fino a costituire, nel XVIII secolo, l’arma individuale standard della fanteria.
Fulmicotone Esplosivo costituito da nitrocellulosa , ottenuto trattando il cotone con una miscela di acido nitrico e solforico.
Fulminato di Mercurio Altamente sensibile alla frizione e shock meccanico è principalmente usato nella produzione di detonatori per esplosivi e di inneschi per cartuccia. Sino al XX secolo il fulminato di mercurio fu praticamente l'unico esplosivo da innesco usato.
Fuoco Greco Artificio esplosivo di cui non si conosce oggi l’esatta composizione né il funzionamento e la cui invenzione era attribuita ai Bizantini. Si lanciava da lontano con macchine adatte, ed era inestinguibile. Utilizzato soprattutto in mare, poteva essere anche impiegato per la difesa di fortificazioni.
Fustigata Canaletto centrale ricavato nel fondo dei fossati per consentire, in tempo di pace, di mantenere l’acqua corrente pur economizzandone l’uso.
Gabbionata Copertura mobile, ottenuta con cilindri fatti di rami, fascine e terriccio, utilizzato come trincea di fortuna o come ostacolo. Essenziale per le operazioni d’assedio di fortificazioni bastionate, consentendo di avvicinarsi alle mura godendo di una discreta protezione.
Galleria Condotto sotterraneo o coperto, utile per consentire un sicuro e segreto trasferimento da un settore a un altro del sistema difensivo. Utilizzata anche per azioni di mina e di contromina.
Galleria rampante Galleria ricavata in spessore di mura nelle cortine o nelle torri di una fortificazione per consentire lo spostamento di truppe verso i piani superiori al riparo dei proiettile e della vista del nemico.
Garritta Piccola bertesca sporgente dalle mura, con funzioni di avvistamento o per combattimento dall’alto con le armi bianche. Il termine è poi diventato generico per indicare qualsiasi torretta posta agli angoli delle fortificazioni, ed è stato poi attribuito alla guardiola (ancora spesso di forma cilindrica) usata come riparo dalle sentinelle.
Gatta Leggera torre mobile per assedio, munita in genere solo di balestrieri, con il compito di colpire da posizione sopraelevata i difensori delle mura.
Gatto Tipo di ariete di notevoli dimensioni, che veniva usato al coperto su incastellatura mobile, talvolta con sezioni avanzanti a cannocchiale.
Gattone Mensola sporgente sotto il piano di ronda e davanti alla merlatura, prevista per consentire ulteriori apprestamenti difensivi in legno, a integrazione di quelli in muratura già esistenti, così da dar vita a un apparato a sporgere provvisorio.
Genio Nome dato alla specializzazione militare riguardante la costruzione e l’assedio di fortificazioni, il lancio di ponti su fiumi e fossati, lo scavo di mine, insomma tutta la parte ossidionale e tecnica del combattimento; in seguito, denominazione del Corpo d’Arma preposto alle fortificazioni e a queste attività tecniche.
Girone Vedi Camminamento di ronda.
Gittata Distanza raggiungibile da un proiettile, sia esso lanciato: a mano, da un mezzo meccanico, o da un’arma da fuoco
Gola Parte posteriore di una fortificazione , opposta al fronte nemico. era di solito vuoto per un più rapido afflusso di rinforzi e rifornimenti e per impedire, se fosse caduto in mano nemica, che potesse diventare un punto di forza contro gli assediati.
Granata La granata è un proietto, generalmente lanciato utilizzando armi da fuoco, contenente materiali atti a danneggiare il nemico. I materiali offensivi possono essere esplosivi /incendiari/fumogeni/aggressivi (granata a gas)
Gruppo Reparto organico dell'arma di Artiglieria , comprendente più batterie ( di solito 3 ) : ha rango pari al battaglione ed è comandato di un maggiore o di un tenete colonnello.
Guardia di Frontiera (G.a.F) Corpo armato del Regio Esercito istituito il 4 dicembre 1934, formato da reparti di fanteria, artiglieria, genio e servizi con il compito di presidiare le opere di fortificazione poste a difesa della frontiera.
Guardingo Nome con cui si indicava in alcune zone la torre di vedetta o di segnalazione.
Guardiola Piccola bertesca sporgente per l’avvistamento o per il combattimento dall’alto. Vedi anche garritta.








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Messaggio Originale di Mulon
....ma non sarebbe anche il caso che facciate un topic/glossario con la spiegazione dei nomi che utilizzate per descrivere le vostre amate fortificazioni?Mi spiego meglio,io no so cosa sia un "malloppo" ad esempio,o fatico a classificare un ricovero piuttosto che una casamatta etc!
Non se questo lavoro è già* stato fatto,ma penso possa tornare utile a chi non ne capisc e niente e per avere una più rapida comprensione di quello di cui parlate