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Signori Senatori ! Signori Deputati !
L`orizzonte in mezzo a cui sorge il nuovo anno non è pienamente sereno; ciò non di meno vi accingerete colla consueta alacrità* ai vostri lavori parlamentari.
Confortati dall`esperienza del passato andiamo risolutamente incontro alle eventualità* dell`avvenire.
Quest`avvenire sarà* felice, riposando la nostra politica sulla giustizia, sull`amore della libertà* e della patria.
Il nostro Paese piccolo per territorio, acquistò credito nei Consigli d`Europa perché grande per le idee che rappresenta, per le simpatie che esso inspira.
Questa condizione non è scevra di pericoli, giacchè nel mentre rispettiamo i trattati, non siamo insensibili al grido di dolore che da tante parti d`Italia si leva verso di Noi.
Forti nella concordia, fidenti nel nostro buon diritto, aspettiamo prudenti e decisi i decreti della Divina Provvidenza.
[center:3bqmfia5]Vittorio Emanuele[/center:3bqmfia5]
Al rinnovato grido di: Fuori i barbari ! la petite bonne Armée, come aveva definito l`Armata Sarda il grande Napoleone, avviava la sua preparazione alla seconda guerra per l`Indipendenza nazionale.
Evviva Vittorio Emanuele II, viva l`unico sovrano italiano di stirpe guerriera. Viva il re !
Furiere Maggiore di Fanteria