13° Fanteria Pinerolo

[marco]

<font color="blue">Le foto sono di un caro amico del Forum
che, persona splendida di multiforme
ingegno e ricco di ogni sorta di virtù,
rimane affetto da atavica indolenza
partenopea.
Lo rimpiazza il suo laborioso amico polentone</font id="blue"> [][]

<font color="green">le fotografie sono tratte dall'album dell' Ufficiale <font color="red">Elia Peppino.</font id="red">Tenente del 13° Fanteria Pinerolo, partecipò alle Operazioni Militari in Francia, Albania e Grecia. Catturato il 9.9.43 dai tedeschi, fu internato per due anni in un campo di prigionia in Germania.</font id="green">


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[btgak47]

1939, alla vigilia della Guerra.
I volti sono spensierati ignori della sorte dell'Italia.
Io penso che gli anni '30 in generale comunque siano stati i migliori in generale di questo Secolo e sinceramente sono quelli che mi affascinano di più.
A quanto vedo poi i tedeschi non persero tempo a fare prigionieri tra gli Italiani già dal giorno dopo l'armistizio!

[andrej]

Marco, belle fotografie, complimenti veramente!

ne hai qualcuna anche sulla campagna di Francia?

A quanto vedo poi i tedeschi non persero tempo a fare prigionieri tra gli Italiani già* dal giorno dopo l'armistizio!

...ma i tedeschi avevano già* preparato tutto, figuriamoci....

tutti sapevano già* tutto, gli unici ignari erano i nostri soldati, marinai ed avieri...

i tedeschi schieraro loro unità* in giro per il nord Italia già* da agosto con la scusa di mandarle a rafforzare il fronte sud e in Friuli con fantomatici compiti di sicurezza contro i reparti titini.

Quando queste divisioni tentarono di passare la frontiera con l'Italia le nostre truppe di frontiera non avevano alcun ordine al riguardo e poterono opporre solo una protesta formale, tutavia lasciarono passare i tedeschi...

Un pò diversamente avvenne a Tarvisio e nel Friuli quando alla frontiera quando si presentarono i tedeschi; si schierarono e presero subito posizione le truppe della Julia che si stava riorganizzando dopo la ritirata in Russia, e non mancarono le inevitabili scaramucce fra tedeschi ed alpini, ben memori del comportamento dell'alleato nella campagna in URSS....

Saluti[]

[Col-Chabert]

Salve, sono l'indolente atavico, nonché genero (avendo sposato la figlia) dell'Ufficiale.
Vinta la mia pigrizia aggiungo alcune foto fresche di scansione:



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Concludo riportando una frase che mio suocero amava ricordare.

Lo scrittore Giovanni Guareschi, che fu suo compagno di prigionia, commentando l'arrivo degli americani e quindi la fine della guerra, rivolto a mio suocero disse: "Torno al mio paese quasi vincitore".
Una frase che ritengo racchiuda tutto il dramma di noi italiani.