Nel ricordo di questo pioniere dell'alta quota e nostro eroe:
Da La Sicilia di oggi
Elisuperficie Zipper, omaggio al pioniere d`alta quota
Domani alle ore 11, a Nicolosi nord, alla presenza del
presidente della Regione e delle massime autorità* civili
e militari, avrà* luogo la cerimonia inaugurale delle
locali strutture operative. Nel corso della stessa si
procederà* all`intitolazione dell`elisuperficie presente
a Sigfrido Zipper, che è stato uno dei pionieri della nostra
montagna.
Sigfrido Zipper, scomparso il 7 marzo scorso, laureatosi
in Giurisprudenza nel 1938, fu contitolare della
ditta "F. Zipper" (importazione-esportazione prodotti
del suolo); componente negli anni `50 della Giunta
della Camera di Commercio di Catania e componente
del consiglio di amministrazione dell`Istituto Tecnico
Commerciale "De Felice" di Catania; durante l`età*
avanzata collaborò quale amministratore con le società*
del gruppo della Funivia dell`Etna. Socio fondatore
del Circolo Canottieri Jonica di Catania, ne fu presidente
dal 1983 al 1986, componente di equipaggi di
regata, partecipò durante gli anni `30 a gare di rilievo
nazionale e con risultati significativi. Durante il suo
mandato, si dedicò al restauro del padiglione nautico
del Circolo al porto di Catania e si è impegnato nell`acquisto
di barche da destinare alla pratica del canottaggio
per i ragazzi dei quartieri disagiati di Catania. Iniziò
l`attività* di montagna negli anni `20. Invogliato dal
padre, Franz, che venuto in Italia dalla Germania, aveva
aderito al Club Alpino Italiano. Negli anni `30, insieme
con altri amici siciliani e dell`Associazione italo-tedesca
ed italo-svizzera, fu costante frequentatore dell`Etna,
ove conobbe le guide alpine dell`epoca e tra
queste in particolare Vincenzo Barbagallo e Giovanni
Carbonaro, con le quali poi strinse rapporti di ottima
amicizia. Nel 1938, insieme con altri compagni del
Club Alpino, scese all`interno del cratere centrale dell`Etna
e per tale impresa fu insignito da Benito Mussolini
di una particolare onorificenza, il Rostro d`oro. Praticò
sia sci di fondo che di discesa e partecipò per conto
del Club Alpino e del gruppo universitario catanese
a competizioni di rilievo nazionale, riportando risultati
lusinghieri.
Nel 1938, subito dopo aver conseguito la laurea,
partì per il servizio militare, che espletò a Bassano del
Grappa frequentando il 23° corso allievi ufficiali di
complemento degli Alpini. Conseguito il grado di sottotenente,
fu mobilitato nel 1939, nell`imminenza
della II guerra mondiale. Destinato al Gruppo "Arditi
sciatori" del V reggimento Alpini, 48ª Compagnia,
battaglione "Tirano" della divisione Tridentina, fu subito
impegnato nelle operazioni di guerra sul fronte
occidentale (francese), ove fu ferito. Rientrato in servizio
e inviato poi sul fronte greco-albanese, fu ferito
ancora riportando tra l`altro una menomazione permanente
dell`udito. Trascorsa la convalescenza, aderì
da volontario alla spedizione dell`Armir (Armata italiana
in Russia), sempre con le truppe alpine. Fu uno
delle poche centinaia di fortunati della sua Divisione
a tornare a casa (erano partiti in 10.000). Per tale impegno
sui diversi fronti della II guerra mondiale è
stato decorato più volte al valore militare (medaglia
d`argento, medaglia di bronzo e croce di guerra). Presidente
del Club Alpino Italiano, sezione dell`Etna,
nel 1973-1974.