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Discussione: La triste fine del Van Graf nel rio della Plata

  1. #1
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    La triste fine del Van Graf nel rio della Plata

    Stimolato dalla bella storia di Cocis mi sono detto da dove fossero venuti i prigionieri della nave Altmark.
    Quindi la curiosità* mi ha portato alla storia della Graf von spee e alla battaglia del rio della Plata.
    Purtroppo non ho trovato notizie sulla fine della Altmark.

    Il contesto è quello della guerra finta, cioè quel periodo compreso tra l'invasione della polonia e quella della francia, dove non ci furono battaglie in europa ma solo in mare, e questa fu una di quelle tristi battaglie.

    La Battaglia del Rà*o de la Plata (13 dicembre 1939) fu la prima grande battaglia navale della seconda guerra mondiale. L'incrociatore pesante tedesco Admiral Graf von Spee, che aveva affondato diverse navi mercantili, venne ingaggiata da tre incrociatori della Royal Navy, che infine costrinsero la Admiral Graf von Spee a rifugiarsi nel porto neutrale di Montevideo prima di autoaffondarsi. La Admiral Graf von Spee era in mare dall'inizio della seconda guerra mondiale, nel settembre 1939, e aveva già* affondato diversi mercantili.
    La Royal Navy raccolse le forze per andare alla ricerca della nave tedesca. La Forza G, la Divisione Sud Americana, comprendeva l'incrociatore pesante classe County HMS Exeter (8.400 tonnellate, 6 cannoni da 203 mm) e due incrociatori leggeri classe Leander (entrambi di 7.000 tonnellate, con 8 cannoni da 152 mm) â?? l'HMS Ajax e l'HMS Achilles[1]. La forza era comandata dal Commodoro Henry Harwood dall'Ajax, capitanato da Charles Woodhouse. L'Achilles apparteneva alla Divisione Nuova Zelanda (precorritrice della Reale Marina Neozelandese) e capitanata da Edward Parry. L'Exeter era capitanato da F.S. Bell. Un secondo incrociatore classe County, il HMS Cumberland (10.000 tonnellate, 8 cannoni da 203 mm) stava eseguendo delle riparazioni alle Isole Falkland in quel momento, anche se sarebbe stato disponibile a breve.
    Incapace di dividere la sua forza, Harwood sospettò che la nave tedesca avrebbe cercato di portare il prossimo colpo ai mercantili che lasciavano l'estuario del Rà*o de la Plata, tra Uruguay e Argentina. I tre incrociatori si radunarono al largo dell'estuario il 12 dicembre e iniziarono a manovrare.
    Attorno alle 06:14 ora locale (GMT -2) del 13 dicembre le navi si avvistarono l'un l'altra e si avvicinarono. La Admiral Graf von Spee, nonostante avesse correttamente identificato la Exeter, sospettò inizialmente che i due incrociatori leggeri fossero piccole cacciatorpediniere e che i britannici stessero proteggendo un convoglio mercantile, la distruzione del quale sarebbe stata un bel premio.
    I britannici eseguirono il loro piano di battaglia con l'obiettivo di dividere il fuoco della corazzata tascabile tedesca: la Exeter virò a nord-ovest, mentre la Ajax e la Achilles, operando assieme, virarono a nord-est. La Graf von Spee aprì il fuoco per prima, con i suoi sei cannoni da 280 mm alle 06.18, impiegando inizialmente le sue torrette dotate dei cannoni da 280 mm solo sulla Exeter, a differenza di quanto speravano i britannici. La Exeter aprì il fuoco alle 06:20, la Achilles alle 06:21, i cannoni di poppa della Exeter alle 06:22 e la Ajax alle 06:23.
    Alle 06:23 un proiettile da 280 esplose a breve distanza dalla Exeter, a circa metà* nave. Schegge di questo proiettile uccisero gli addetti ai tubi lanciasiluri, danneggiarono il sistema di comunicazioni della nave, e i proiettori. Un minuto più tardi la Exeter subì un colpo diretto. Questo proiettile colpì la torretta B, mettendola fuori uso assieme ai suoi due cannoni. Gli shrapnel spazzarono il ponte uccidendo o ferendo tutto il personale ad eccezione del capitano e di altri due. Le comunicazioni della cabina di pilotaggio erano in pezzi e la nave dovette essere manovrata per il resto della battaglia con una catena di messaggeri. La Exeter ricevette due altri colpi da parte di proiettili da 280. A questo punto, la Admiral Graf von Spee divise il fuoco pesante su entrambi gli obiettivi: la Exeter da una parte e Ajax e Achilles dall'altra (che ora vennero riconosciuti anch'essi per incrociatori).
    Nel frattempo la Ajax e la Achilles avevano chiuso la manovra ponendosi di fronte alla Admiral Graf von Spee, costringendola a rinunciare al suo armamento principale alle 06:30, e ad usare contro di loro i suoi cannoni da 150 mm.
    Alle 06:32 la Exeter lanciò due siluri dai tubi di dritta, ma entrambi mancarono il colpo. alle 06:37 la Ajax catapultò il suo aereo da osservazione. Alle 06:38 la Exeter virò in modo da poter sparare i siluri di sinistra, e ricevette altri due colpi diretti. Uno di questi colpì la torretta A mettendola fuori uso, l'altro entrò nello scafo facendo scoppiare degli incendi. La Exeter era gravemente danneggiata, con funzionante solo la torretta Y, si stava allagando e veniva fatta virare con l'uso della bussola piccola.
    Alle 06:40 un proiettile da 280 esplose a poca distanza dalla Achilles, in linea con il ponte, danneggiandola e causando qualche perdita, ma l'artiglieria continuò dalle postazioni di controllo secondarie. All'incirca in questo momento la Admiral Graf von Spee virò verso ovest con la copertura di una cortina fumogena. Gli incrociatori leggeri stavano ora viaggiando a 31 nodi, essendo partiti da una velocità* iniziale di 14.
    Alle 06:56, la Ajax e la Achilles virarono a dritta per portare a tiro tutti i loro cannoni, facendo si che alle 07:10 la Admiral Graf von Spee virasse allontanandosi emettendo fumo per coprire la propria manovra. Alle 07:10 i due incrociatori leggeri virarono per ridurre la distanza da 8 miglia, anche se ciò significava poter usare solo i cannoni di prua.
    Alla 07:16 la Admiral Graf von Spee virò a sinistra e puntò dritta verso la pesantemente danneggiata Exeter, ma il fuoco della Ajax e della Achilles la costrinsero a virare alle 07:20 e usare i suoi cannoni da 280 contro di loro. Le due navi britanniche virarono a dritta per portare a tiro tutti i loro cannoni.
    La Ajax virò a dritta alle 07:24 e lanciò i suoi siluri da una distanza di 4,5 miglia, facendo allontanare la Admiral Graf von Spee coperta dai fumogeni.
    Alle 07:25 la Ajax venne colpita da un proiettile da 280 che mise fuori gioco la torretta X e inceppò la torretta Y, provocando alcune vittime.
    Alle 07:30 la torretta restante della Exeter venne messa fuori causa dalla perdita di elettricità* provocata dall'allagamento. Gravemente danneggiata, incapace di sparare e di seguire l'azione, la Exeter si allontanò attorno alle 06:40 navigando lentamente verso le Falklands.
    Alle 07:40, la Ajax e la Achilles iniziavano a scarseggiare di munizioni e i britannici decisero di cambiare tattica, spostandosi verso est dietro ad una cortina fumogena. Harwood decise di pedinare la Admiral Graf von Spee e di cercare di attaccarla di notte, quando poteva usare i siluri e far valere maggiormente il vantaggio della velocità* e della manovrabilità*, minimizzando al tempo stesso le carenze di armamento. La Ajax venne colpita nuovamente da un proiettile da 280, che distrusse l'albero maestro e fece alcune vittime. La Admiral Graf von Spee continuò nella sua rotta verso ovest.
    La battaglia si trasformò in un inseguimento. L'incrociatore britannico e quello neozelandese si divisero e procedettero tenendosi a circa 15 miglia dalla Admiral Graf von Spee, l'Ajax sulla sinistra della nave tedesca e l'Achilles sulla dritta.
    Alle 09:15 l'Ajax recuperò il suo aereo. Alle 09:46 Harwood segnalò la Cumberland come rinforzo e l'ammiragliato ordinò alle navi che si trovavano nel raggio di 3.000 miglia di procedere verso il Rà*o de la Plata.
    Alle 10.05 l'Achilles, che aveva sovrastimato la velocità* della Admiral Graf von Spee, si trovò a tiro dei cannoni tedeschi. La Admiral Graf von Spee virò ed esplose due salve con i tre cannoni della torretta di prua. La Achilles virò coperta dai fumogeni.
    Il pedinamento continuò per il resto del giorno fino alle 19:15, quando la Admiral Graf Spee virò e aprì il fuoco sull'Ajax, che virò coperta dai fumogeni.
    Era ormai chiaro che la Admiral Graf von Spee stava entrando nel Rà*o de la Plata. Poiché l'estuario presenta delle secche sabbiose, Harwood ordinò che la Achilles pedinasse la Admiral Graf von Spee mentre la Ajax avrebbe bloccato qualsiasi tentativo di uscita attraverso un canale differente.
    Il sole tramontò alle 20:48, il profilo della Admiral Graf von Spee si stagliava contro il sole. La Achilles si era avvicinata ancora e la Admiral Graf von Spee aprì il fuoco, la Achilles si allontanò virando.
    La Admiral Graf von Spee entrò a Montevideo, nel neutrale Uruguay, e calò l'ancora all'incirca alle 00:10 del 14 dicembre.
    Inizialmente, i britannici cercarono di costringere la Admiral Graf von Spee a salpare velocemente, ma questo tentativo venne rivisto per permettere l'arrivo di altre navi da guerra che si stavano dirigendo verso l'estuario. Una regola che impediva alle navi belligeranti di lasciare un porto neutrale a meno di 24 ore dalla partenza di una nave mercantile della parte avversa, venne sfruttata a proprio vantaggio dai britannici. I mercantili britannici iniziarono a lasciare il porto con un tempismo studiato. I britannici fecero anche degli sforzi per fornire informazioni false ai tedeschi, secondo le quali una soverchiante forza navale stava venendo assemblata, comprendente la portaerei HMS Ark Royal e l'incrociatore da battaglia HMS Renown, quando in realtà* solo l'incrociatore pesante HMS Cumberland era disponibile, e stava arrivando dalle Isole Falkland. Il Cumberland arrivò alle 22:00 del 14 dicembre, dopo aver navigato a piena velocità* per 36 ore. Benché diverse unità* stessero dirigendosi sul posto a pieno regime, nessuna sarebbe arrivata prima di giorni. Il Cumberland, con i suoi cannoni da 200 mm, non era da solo in grado di impensierire la Admiral Graf von Spee, dotata di cannoni di più ampio raggio e più potenti.
    Vennero intrapresi dei negoziati intensi. Mentre alla nave veniva impedito di lasciare il porto, il Capitano Langsdorff si consultò col suo comando in Germania, ma anche se ricevette ordini che permettevano diverse opzioni, questi non comprendevano l'internamento in Uruguay. Decise quindi di affondare la sua nave nell'estuario del Rà*o de la Plata (17 dicembre) per evitare rischi all'equipaggio, una decisione che si disse fece infuriare Hitler. L'equipaggio della Admiral Graf Spee venne portato a Buenos Aires, dove il Capitano Langsdorff commise suicidio il 19 dicembre. Alcuni membri dell'equipaggio riuscirono a tornare a Montevideo, con l'aiuto della popolazione locale di origine tedesca.
    La macchina della propaganda tedesca riportò che la Admiral Graf von Spee aveva affondato un incrociatore pesante e danneggiato pesantemente i due incrociatori leggeri, riportando solo danni leggeri â?? il suo auto-affondamento fu quindi difficile da spiegare. L'accaduto contribuì alla scarsa opinione di Hitler nei confronti della flotta di superficie tedesca. La battaglia fu invece una grossa vittoria propagandistica per i britannici durante la finta guerra, e l'opinione sul Primo Lord del Mare Winston Churchill ne uscì migliorata.
    La Exeter, gravemente danneggiata, venne portata prima alle Isole Falkland e poi a Devonport per essere riparata. Si è detto che venne danneggiata al punto da non rendere economicamente conveniente ripararla, ma Churchill decise di farla aggiustare lo stesso per non doverla dare per distrutta.
    I prigionieri catturati dalla Admiral Graf von Spee alle navi mercantili affondate, che erano stati trasferiti sulla sua nave rifornimento Altmark, vennero liberati dagli uomini della cacciatorpediniere britannica HMS Cossack, con un arrembaggio passato alla storia come l'Incidente della Altmark (16 febbraio 1940) â?? mentre la nave tedesca si trovava nello Jà¸ssingfjord, nella acque neutrali della Norvegia. I prigionieri che non erano stati trasferiti sulla Altmark ed erano rimasti sulla Admiral Graf von Spee durante la battaglia, vennero rilasciati all'arrivo a Montevideo.
    Il 14 dicembre due esperti del ministero degli esteri uruguaiano salgono a bordo della corazzata tedesca per controllarne le condizioni. Secondo la Convenzione dell'Aja dell'8 ottobre 1907 una nave belligerante non può trattenersi per più di ventiquattro ore in un porto neutrale. Un prolungamento è consentito se lo stato del mare o i danni subiti possono pregiudicare la sicurezza della nave. Trascorso il periodo accordato, se il porto non viene lasciato, la nave deve essere disarmata e l'equipaggio internato.
    Mentre il Ministro degli Esteri dell'Uruguay, ALBERTO GUANI, è in attesa del rapporto dei tecnici inviati a bordo della Graf Spee, gli ambasciatori di Gran Bretagna, MILLINGTON-DRAKE, e di Francia, GENTIL, chiedono udienza al ministro, per consegnare una lettera dei rispettivi governi; lettera in cui si chiede di applicare la Convenzione dell'Aja.
    LANGSDORFF nel frattempo cerca di trovare il modo per riparare i danni della sua nave. L'unico cantiere a Montevideo è proprietà* dei VOULMINOT, di origine francese, che si rifiutano di eseguire i lavori. Questi dovranno essere fatti dagli stessi marinai e da qualche volontario reperito tra i numerosi simpatizzanti alla causa tedesca di Montevideo.
    Alle 19.00 i tecnici inviati a bordo consegnano il loro rapporto al Ministro degli Esteri. Nel rapporto si segnala la presenza di due falle a prora, una di 2 x 2 m, prossima al galleggiamento, e l'altra di 0.7 x 0.6 m, giudicate pericolose per la navigazione. Sulla base del rapporto il governo uruguayano concede alla Graf Spee una permanenza di 72 ore a partire dalle 20.00 del 14. Ciò significa che la nave dovrà* lasciare il porto entro le 20.00 del 17 dicembre.
    L'ambasciatore inglese protesta per il lungo periodo accordato ma il governo uruguayano conferma la sua decisione, anche perché sottoposto alle pressioni in senso contrario dell'ambasciatore tedesco. Mentre le ore passano, gli inglesi cambiano tattica, e da Londra arriva all'ambasciatore MILLINGTON-DRAKE la disposizione di fare di tutto per trattenere la corazzata tedesca nel porto di Montevideo per almeno altri 5 giorni. Così che la corazzata Renown e la portaerei Ark Royal possono raggiungere le navi di HARWOOD.
    Venerdì 15 dicembre MILLINGTON-DRAKE si incontra con il Ministro GUANI e chiede che, essendo una nave inglese, l'Ashworth, in procinto di salpare, alle 18.15, da Montevideo, in virtù del fatto che la Convenzione dell'Aja vieta ad una nave da guerra di lasciare un porto neutrale prima che siano passate ventiquattro ore dalla partenza, dallo stesso porto, di una nave mercantile del paese avversario, di proibire alla Graf Spee di lasciare il porto prima delle 18.15 di sabato.
    Stessa scena si ripete più tardi nella giornata quando MILLINGTON-DRAKE informa GUANI che il giorno successivo alle ore 17.00 il mercantile inglese Dunster Grange lascerà* Montevideo. Rinnova pertanto la richiesta di proibire alla Graf Spee di salpare prima che siano trascorse ventiquattro ore dalle 17.00 di sabato.
    Mentre gli inglesi si davano da fare per tenere bloccata in porto la corazzata tedesca, LANGSDORFF aveva inviato a Berlino un telegramma in cui, oltre a segnalare l'impossibilità* ormai di raggiungere la Germania, proponeva di forzare il blocco esercitato dalle navi inglesi in direzione di Buenos Aires; chiedeva inoltre l'autorizzazione ad auto affondare la nave nelle acque basse del Rio de la Plata se il tentativo di forzamento doveva risolversi a svantaggio della Graf Spee, oppure farsi internare in Uruguay. Il 16 dicembre il grandammiraglio READER invia a LANGSDORFF il telegramma di risposta in cui si invita a percorrere tutte le strade possibili per ottenere una dilazione del periodo di sosta, si autorizza a forzare il blocco in direzione di Buenos Aires, si autorizza l'auto affondamento piuttosto che l'internamento in Uruguay.
    Mentre HARWOOD riceve il grado di contrammiraglio e viene nominato commendatore dell'ordine del Bagno il comandante LANGSDORFF sbarca e si reca, attorno alle 19.00 del 16 dicembre, presso la legazione tedesca di Montevideo. Li viene raggiunto da un nuovo telegramma di READER che ordina, constatata l'impossibilità* di ottenere una dilazione, di forzare il blocco ed autoaffondarsi se la nave rischia la distruzione ad opera delle navi inglesi.
    Dalle notizie disponibili in quel momento la Graf Spee per dirigersi verso Buenos Aires avrebbe dovuto combattere contro la Renown, armata di sei cannoni da 381 mm, l'Ark Royal, con una sessantina di apparecchi, il Cumberland e, ancora, l'Ajax e l'Achilles. La decisione è presto presa. Alle ore 4.00 del 17 LANGSDORFF risale a bordo e all'alba la corazzata lascia gli ormeggi con una comandata incaricata dell'autoaffondamento, dopo avere fatto trasbordare il resto dell'equipaggio sul mercantile tedesco Tacoma. A bordo della Graf Spee il lavoro di distruzione prosegue per tutto il giorno. Alle 20.00 l'ultima lancia con a bordo LANGSDORFF lascia la nave. Pochi minuti ancora e la Graf Spee si posa sul fondo dell'estuario come una massa informe di lamiere.
    Quando ormai è troppo tardi LANGSDORFF viene a conoscenza che la corazzata Renown e la portaerei Ark Royal sono ancora lontane, a Rio de Janeiro.
    Sia LANGSDORFF che l'equipaggio raggiungono Buenos Aires, dove sperano in un trattamento migliore. All'alba del 20 dicembre, dopo avere passato una serata in un hotel di Buenos Aires con i suoi ufficiali, LANGSDORFF viene trovato morto nel suo letto. Si è suicidato sparandosi alla tempia.
    Il 22 dicembre 1939 oltre 1.000 marinai della Admiral Graf von Spee vennero portati a Buenos Aires ed internati. Esistono molte storie, ma poche informazioni affidabili, sulle loro attività* successive nel periodo bellico, comprese fughe, ritorni illegali nelle forze armate tedesche, spionaggio, e approdi clandestini di sottomarini tedeschi in Argentina. Dopo la guerra molti marinai tedeschi si stabilirono permanentemente in diverse parti dell'Argentina e dell'Uruguay, alcuni vi ritornarono dopo essere stati rimpatriati in Germania

    liberamente tratto da wikipedia e altri siti.
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    di Trilussa 1944
    Conterò poco, è vero, diceva l'Uno ar Zero
    ma tu che vali?Gnente!
    Sia ne l'azzione come ner pensiero rimani un coso voto e inconcrudente.
    lo invece, se me metto a capofila de cinque zeri tale e quale a te,lo sai quanto divento? Centomila.
    È questione de nummeri.E' quello che succede ar dittatore che cresce de potenza e de valore
    più so' li zeri che je vanno appresso.

  2. #2
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    Re: La triste fine del Van Graf nel rio della Plata

    Se non sbaglio ne abbiamo già* ampiamente discusso in questo topic "Breve vita di un Corsaro"
    viewtopic.php?f=83&t=13222&start=0
    Gigi "Viper 4"

    "...Non mi sento colpevole.. Ho fatto il mio lavoro senza fare del male a nessuno.. Non ho sparato un solo colpo durante tutta la guerra.. Non rimpiango niente.. Ho fatto il mio dovere di soldato come milioni di altri Tedeschi..." - Rochus Misch dal libro L'ultimo

  3. #3
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    Re: La triste fine del Van Graf nel rio della Plata

    Giusto Gigi se ne era già* parlato nel topic che hai indicato.
    luciano

  4. #4
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    Re: La triste fine del Van Graf nel rio della Plata

    ho cercato le parole van graf e rio della plata e mi ha dato esito negativo..........non avevo letto il completissimo topic.........mi scuso per la ripetizione
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    di Trilussa 1944
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  5. #5
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    Re: La triste fine del Van Graf nel rio della Plata

    Ciao Marcocougars, niente di grave.
    Probabilmente hai cercato digitando le parole sbagliate infatti trattasi della Admiral Graf Spee, comunque pur cercandola come van graf in fondo all'elenco l'avresti trovato.
    luciano

  6. #6
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    Re: La triste fine del Van Graf nel rio della Plata

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