Salve,
volevo solo presentarvi le nuove mostrine del IX Rgt.d'Ass.Par."Col Moschin" meglio conosciuti come INCURSORI,punta di diamante dell'esercito italiano.
Eredi del IX Reparto d'assalto derivano il loro nome dal fatto d'arme del 16 giugno 1918 quando dopo un breve riposo di un'ora il comando della Brigata Basilicata comunica che urge riconquistare il Col Moschin a qualunque costo. L'artiglieria eseguirā* un tiro di repressione fino alle ore 07.00 e seguirā* un allungamento del tiro al quale dovrā* corrispondere lo scatto degli arditi. Alle 06.00 del 16 giugno giungono le Fiamme Nere dai rovesci del Fenilon, raggiungono la rotabile sottostante che guarda la Valsugana e si portano sulla selletta del Col Moschin. All'ora prefissata e ancora sotto il tiro dell'artiglieria volano verso la conquista della vetta. Ancora una volta al loro grido di guerra "Messe! Messe!" ingaggiano una breve e cruenta lotta a colpi di pugnale e bombe a mano ed in soli 10 minuti raggiungono la quota distruggendo e annientando ogni resistenza nemica. La preda č magnifica: 27 ufficiali,250 uomini di truppa, 17 mitragliatrici, un cannoncino da trincea, 2 batterie da montagna ed una colonna di 20 muli con tutto il loro munizionamento oltre a numeroso materiale bellico di ogni specie. Il IX Reparto d'assalto si riporta sui rovesci di quota 1318 e di lā* in seguito sulla testata della Valle dei Spini. A sera si conteranno 6 morti e 81 feriti. Nel volgere di 24 ore ,la linea di resistenza sul versante occidentale del Grappa era stata perduta dal IX Corpo d'Armata e riconquistata dal IX Reparto d'Assalto, che aveva condotto tre assalti vittoriosi in 18 ore.Gli assalti del IX furono tra i pių efficaci di tutta la guerra italiana, perchč sferrati da un reparto bene addestrato e di alto morale, nel momento giusto e con il massimo del risultato.
Il 24 giugno 2006 dopo 5 anni dalla proposta di ridisegnare la mostreggiatura, proposta ideata e sostenuta nelle opportune sedi istituzionali da parte del Senatore Cossiga, alla presenza dello stesso, del capo di Stato Maggiore e davanti al reparto perfettamente inquadrato e schierato, venivano finalmente consegnate le mostrine a due fiamme nere in memoria degli illustri predecessori.
MVSN 1923
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