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Discussione: La battaglia di Creta

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    La battaglia di Creta

    La battaglia di Creta si riferisce ai combattimenti per l'occupazione dell'isola greca di Creta, iniziati il mattino del 20 maggio 1941, durante la seconda guerra mondiale, con il lancio di truppe aviotrasportate tedesche, nell'ambito dell'"Operazione Mercurio" Unternehmen Merkur. La conquista di Creta fu uno dei maggiori successi delle truppe aviotrasportate, ma le perdite, elevatissime, colpirono talmente Hitler al punto che in seguito queste truppe d'élite non combatterono più autonomamente ma come forza di fanteria.

    Gli Alleati
    Dopo l'invasione italiana della Grecia, iniziata il 28 ottobre 1940 le forze alleate inviarono, nell'aprile del 1941, un contingente composto da 9.000 soldati britannici e altri 25.000 soldati del Commonwealth (in particolare australiani e neozelandesi), per supportare la guarnigione dell'Esercito greco composta da circa 9.000 uomini.
    Il 30 aprile, il maggior generale neozelandese Bernard Freyberg venne nominato comandante delle forze alleate a Creta.

    I Tedeschi
    I tedeschi, nell'operazione impiegarono l'intero XI Corpo aereo, costituito dalla 7a Divisione aviotrasportata (22.000 uomini) al comando del Generalmajor Kurt Student, con il supporto della 5a Divisione da montagna del Generalleutnant Julius Ringel che doveva essere trasportata, con l'armamento pesante, con un solo piccolo convoglio di imbarcazioni eterogenee. Secondo i piani tedeschi, gli obiettivi iniziali e più importanti erano gli aeroporti di Maleme e La Canea, situati vicino alla baia e al porto di Suda. Gli Ju 52, lanciata la prima ondata di paracadutisti al mattino, avrebbero dovuto tornare sugli obiettivi nel pomeriggio, trasportando altre truppe per assicurare il controllo di Retimo e di una pista di decollo, nonché di Candia con il suo aeroporto.

    Gli Italiani
    Il piccolo convoglio di imbarcazioni eterogenee carichi di soldati era costituito da piccoli pescherecci requisiti ai greci, detti caicchi che avrebbero dovuto effettuare sbarchi secondari di truppe alpine sulle coste, con l'appoggio della Regia Marina per dirigere verso Creta i convogli. L'azione delle navi italiane doveva essere solo di direzione e non di scorta, in quanto la protezione dei convogli sarebbe stata assicurata dalla Luftwaffe, ma nella circostanza le torpediniere italiane Lupo e Sagittario finirono per agire da scorta

    La prima ondata di paracadutisti diretta a Creta decollò dai vari campi d'aviazione greci nel mattino del 20 maggio 1941, dopo che la Luftwaffe aveva effettuato un intenso bombardamento aereo sulla costa settentrionale dell'isola. Tuttavia le forze alleate poste a difesa degli obiettivi prefissati risultarono più consistenti e meglio addestrate del previsto: i paracadutisti tedeschi si trovarono così a fare da bersaglio a un preciso e intenso fuoco di sbarramento e molti furono colpiti nella fase di discesa.

    Il tentativo di conquistare l'aeroporto di Maleme, obiettivo di primaria importanza per consentire l'arrivo della seconda ondata, fallì. Al comando tedesco di Atene si pose in quel momento l'alternativa di sospendere l'operazione oppure di continuare, e alla fine Student decise di continuare con l'attacco: dovevano essere compiuti tutti gli sforzi possibili per conquistare la base aerea cretese. Nonostante un'accanita difesa dei soldati neozelandesi, dopo sette ore di durissimi combattimenti i paracadutisti tedeschi riuscirono a consolidare le loro posizioni. La mattina del 21 maggio l'aeroporto di Maleme era in mano tedesca e gli Ju 52 furono in grado di far affluire rinforzi con continuità*.

    Nella settimana successiva, nonostante pesanti scontri con le truppe alleate le forze tedesche occuparono uno a uno gli aeroporti di La Canea, Retimo e Candia. Il 1 giugno un comunicato del Ministero della Guerra britannico annunciò la caduta di Creta in mano tedesca. La Royal Navy riuscì a trarre in salvo, e a trasportare in Egitto, 16.500 uomini, raccogliendoli lungo la costa meridionale dell'isola, mentre altri 23.000 tra morti, feriti e prigionieri rimasero a Creta. I tedeschi persero 6.000 uomini di cui 3.674 paracadutisti.
    La conquista di Creta fu l'ultima operazione attuata dai paracadutisti tedeschi utilizzando gli aeroplani; da allora vennero utilizzati come truppe d'élite, dando ottima prova come reparti di fanteria di eccezionale qualità*.
    Da Web
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  2. #2
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    Un'originale mappa tedesca di Creta: PaoloM
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  3. #3
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