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La Repubblica d'Estonia ottenne riconoscimento internazionale nel
1920 ed entrò nella Società delle Nazioni nel 1921. L'indipendenza durò 22 anni. In questo periodo fu intrapresa una stagione riformistica per adeguarsi agli standard europei per uno Stato sovrano: la più importante fu la riforma agraria del 1919, con cui furono ridistribuite le terre appartenenti alla nobiltà al popolo, in particolare ai volontari durante la guerra di liberazione. Il mercato principale dell'Estonia divenne la Scandinavia e il Regno Unito, l'Europa occidentale e saltuariamente Stati Uniti e Unione Sovietica. La prima costituzione, adottata nel 1920, stabilì una forma di governo parlamentare. Il parlamento (Riigikogu) constava di cento membri eletti ogni tre anni. Tra il 1921 e il 1931 si succedettero undici governi: nel 1934 fu sancita così l'abrograzione dei partiti politici e il parlamento non fu chiamato più fino al 1938. Nel frattempo il potere era retto dal Reggente: Konstantin Päts, la cui carica di Presidente della Repubblica fu formalizzata con le elezioni del 1938.

Il periodo dell'indipendenza segnò un fiorente sviluppo culturale: furono erette scuole in lingua estone e le arti in generale fiorirono. Una delle azioni più importanti in questo senso fu il riconoscimento dell'autonomia culturale delle minoranze che contassero almeno 3.000 persone, compresi gli ebrei: fu un provvedimento assolutamente unico nell'Europa del 1925.

La politica estera dell'Estonia era improntata sulla neutralità, ma ciò non ebbe rilevanza quando la Germania Nazionalsocialista stipulò, il 23 agosto 1939, con l'Unione Sovietica il patto Molotov-Ribbentrop, con cui definirono le sfere di influenza delle due potenze: i tre stati baltici furono costretti alla firma del "patto di assistenza e mutua difesa", che consentiva l'accesso militare ai sovietici. Dopo l'invasione della Polonia, il sottomarino polacco ORP Orzeł cercò riparo presso Tallinn ma fuggì dopo che i sovietici invasero la loro parte di Polonia: l'Unione Sovietica ne approfittò per dichiarare che il governo estone, incapace di disarmare o trattare con il sottomarino, stava aiutando i polacchi e ne dedusse la mancata neutralità. Il 24 agosto 1939 Stalin minacciò di dichiarare guerra all'Estonia se non avesse concesso la creazione di basi militari sovietiche nel territorio e il debole governo estone fu così costretto ad acconsentire.
Il 16 giugno 1940 le truppe sovietiche varcarono il confine e occuparono l'Estonia, insediando un nuovo governo-fantoccio filosovietico: similmente agli altri due Stati Baltici, Lituania e Lettonia, anche in Estonia si tennero le elezioni parlamentari alle quali tutti i partiti, ad eccezione di quelli filocomunisti, furono banditi.
L'occupazione sovietica della piccola nazione provocò una reazione diplomatica da parte degli Stati Uniti d'America, che nel luglio del 1940 notificarono al governo sovietico la dichiarazione di Welles, un documento redatto dall'allora Sottosegretario di StatoSumner Welles, con il quale esortavano al governo della potenza occupante, che gli Stati Uniti non avrebbero mai riconosciuto ufficialmente variazioni di territori determinate con l'uso della forza o dalla minaccia di ricorrervi.
Allorché la Germania di Hitler scatenò il suo attacco generalizzato contro l'Unione Sovietica il 22 giugno
1941, la Wehrmacht raggiunse l'Estonia in meno di un mese, gli estoni salutarono immediatamente i soldati del Reich credendoli liberatori dall'occupazione sovietica. L'iniziale entusiasmo cominciò a smorzarsi quando il paese entrò a far parte del Reichskommissariat Ostland. A dimostrazione di ciò, con l'introduzione della leva da parte dei tedeschi, alcune fonti ricordano che circa tremilaquattrocento estoni migrarono in Finlandia per unirsi al fronte di resistenza finlandese Jalkaväkirykmentti 200(Reggimento di Fanteria Finlandese 200). Ciò nonostante, per quanto la Germania non riconobbe mai la piena sovranità dell'Estonia, molti estoni aderirono alla chiamata alle armi contro i sovietici: in particolare nel 1944, quando ormai la vittoria degli Alleati sembrava certa, combattere l'URSS sarebbe stato l'unico modo per dichiarare l'indipendenza della piccola nazione prima che i sovietici si riprendessero nuovamente l'Estonia, una volta capitolata la Germania. In questo senso si distinse la figura carismatica di un colonnello estone, Alfons Rebane, che ottenne durante la sua carriera con l'esercito estone prima, con quello tedesco poi, le massime riconoscenze militari e sfuggito avventurosamente alla cattura dell'Armata Rossa, contribuì alla nascita ed al sostegno - attraverso il MI6 britannico, di cui era collaboratore - del movimento di resistenza dei Metsavennad (Fratelli della foresta)
Tuttavia, la formazione originaria della legione
SS di volontari estoni divenne per l'occasione una ben organizzata divisione della Waffen-SS, la ben nota 20. Waffen-Grenadier-Division der SS, nata nel gennaio 1944: questa prese parte all'eroica difesa del Narva, durante il 1944. Pressoché annientata nell’ultima disperata difesa del territorio nazionale, venne ricostituita nell’ottobre - novembre 1944 in Slesia, dove si confronterà di nuovo contro l'Armata Rossa, a cui tuttavia si consegnerà l'8 maggio 1945.(estratto da Wikipedia).
est_M40.jpg estowz-39.jpgest©m40.jpg
Il nostro elmetto Mod.1940, sino ad ora pressoché sconosciuto e' una via di mezzo tra l'elmetto svedese Mod.1937
ed il polacco wz31.Curiosamente ha un'imbottitura stile francese ed un soggolo a volte polacco ed a volte sovietico.
Gli estoni che combatterono forzatamente assieme all'esercito sovietico, seguitarono ad impiegare il loro elmetto.
Interessante la storia di questo che diventera' poi l'elmetto Estone Mod.1940. Esso in origine fu acquistato dalla Polonia
in Svezia e modificato nell'imbottitura e nel soggolo.In Polonia assunse la classificazione di elmetto
prototipo wz39,ma venne tosto venduto all'Estonia nell'estate del 1939 in circa 5000 esemplari che seguitarono ad
essere portati anche dagli Estoni entrati nell'Armata Rossa.Indubbia la rarita' anche se sino ad ora si ignoravano tutti
questi 'movimenti', e si pensava trattarsi dell'elmetto svedese Mod.1937 che esteticamente, nella parte d'acciaio e'
identico.Alcuni esemplari (Courtesy HelmNet):
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Versione con soggolo sovietico.

estDSC00153.JPG estDSC00154.JPG Estonian M39,40, exterior & interior, (Large).jpg
Versioni con soggolo polacco.

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Un modo per riconoscere il Mod.1940 estone: all'interno vi sono le graffette reggi-imbottitura
di tipo francese, che corrispondono, all'esterno a relativi 4 bulloni.L'M.37 svedese o l'M.40 finnico
hanno una quantita' maggiore di bulloni (almeno 6).
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Un marinaio estone ,tiratore scelto, combattente a fianco dei sovietici.
PaoloM