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Discussione: Sherman M4A1(76) Lussemburgo , Gennaio 1945

  1. #1
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    Sherman M4A1(76) Lussemburgo , Gennaio 1945

    Siamo fortunati oltre alle foto ho trovato la bozza della scheda di accompagnamento che avevo preparato quando portavo il modello alle mostre-concorso ... riporto alcuni passaggi così come li avevo scritti ...

    Sherman M4A1(76) Medium Tank
    4th Armored Division – Lussemburgo , Gennaio 1945
    INTRODUZIONE:
    Visto come sono andate le cose poche persone immaginerebbero che durante l`inverno del 1944/45 i mezzi e le truppe a disposizione della 4th Armored Division erano logore e mal armate, infatti la quasi totalità* dei carri erano i medesimi dei giorni delle operazioni in Normandia e, causa l`ormai elevato chilometraggio, risentivano di gravi inefficienze tecniche (alcuni addirittura avevano problemi di brandeggio del pezzo o di rotazione della torretta). Spesso i nuovi mezzi che arrivavano erano già* provvisti d`equipaggio (quasi tutte reclute inesperte), inoltre gli uomini al comando non erano più gli stessi venendo di conseguenza a mancare l`affiatamento necessario. E` sulla base di questi fatti che ho preso spunto per il mio lavoro ovvero dovevo trovare un unico soggetto che raggruppasse tutto questo, i segni della storia passata rispetto all`attimo rappresentato, il nuovo ma nello stesso tempo vissuto e il senso di tranquillità* per il peggio ormai passato. Quindi da quest`idea è partita la mia ricerca; doveva essere sicuramente ambientato nel 1945, ma dove? Inoltre doveva essere un mezzo tipicamente americano e possibilmente di recente produzione ma che avesse partecipato alle principali operazioni nell`ETO (European Theater of Operations). La ricerca non è stata facile perché come luogo mi veniva in mente solo la Germania e le foto mostravano dei mezzi che non avevano nessun dettaglio tale da ricondurre un osservatore esterno alle precedenti operazioni; fino a quando ho trovato una foto da cui ho preso lo spunto per il mio lavoro, ovvero uno Sherman M4A1 con cannone da 76 appartenente alla 4th AD ripreso durante una pausa in Lussemburgo nel gennaio del 45, verniciato con schema mimetico invernale adottato durante i combattimenti nelle Ardenne e con gli spuntoni per lo sradicamento della vegetazione tipico dei mezzi che operarono in Normandia.
    CENNI STORICI:
    4th Armored Division
    Denominata anche Breakthrough la 4th Armored Division fu formata il 15 Aprile del 1941a Pine Camp (New York). Dopo un periodo di training in Inghilterra il 17 Luglio 1944 vengono inviati in Normandia i primi elementi e il 28 dello steso mese seguirà* l`intera divisione che parteciperà* ai combattimenti su tutto il territorio del nord della Francia, nelle Ardenne, sul Reno, in Cecoslovacchia e in Germania. Fiore all`occhiello della 3a Armata del Generale Patton fu epica la corsa a cui si dovette sottoporre per liberare la città* di Bastone dall`assedio tedesco (26 Dicembre 1944); più di 150 miglia in circa 19 ore. Rientrerà* negli USA il 25 Aprile del 1946, con all`attivo 230 giorni di combattimenti, per essere disciolta definitivamente il 26 Aprile 1946 a Camp Kilmer (New Jersey). Il distintivo è quello comune a tutte le divisioni corazzate; disegnato nel 1917 in Francia su suggerimento di George S. Patton (all`epoca Capitano), e rappresenta la Power Pyramid ovvero un triangolo tricolore diviso in tre: la base in blu a sinistra, rosso a destra e con la punta gialla. I tre colori rappresentano il giallo (cavalleria) = mobilità*, il blu (fanteria) = abilità* sul terreno, rosso ( artiglieria ) = la potenza di fuoco. A completare lo stemma nella parte alta vi è il numero della divisione in nero ed al centro (sempre in nero) un cingolo con la ruota motrice, la ruota di frizione e un affusto di cannone, il tutto sormontato da un fulmine rosso.
    REALIZZAZIONE:
    IL MODELLO
    Ho utilizzato il kit Italeri perché rappresenta esattamente la versione che dovevo realizzare e anche se sul mercato si trovano molteplici kit e accessori per dettagliare uno Sherman per il mio lavoro ho utilizzato avanzi di altri kit e di fotoincisioni autocostruendo le parti mancanti.
    Lo scafo
    ï?§ La parte bassa dello scafo non ha subito modifiche ma ha visto solo l`aggiunta del rostro per lo sradicamento della vegetazione; questa pezzo è stato completamente autocostruito con plasticard e per la riprodurre le saldature il milliput. Il non dedicare troppo tempo allo scafo inferiore è voluto in quanto a lavoro finito, causa l`aggiunta del fango, non sarebbe stato possibile apprezzare i dettagli.
    ï?§ Lo scafo superiore ha invece subito un lavoro completo di dettaglio. Come prima cosa sono stati eliminati tutti i dettagli ed a scafo ripulito è stato riprodotta la rugosità* tipica degli scafi a fusione unica testurizzando il tutto con trielina; successivamente è iniziato il lavoro di dettaglio creando i fori per gli sfoghi dei liquidi alle protezioni dei tappi per il carburante, ai tappi invece sono stati aggiunti i perni e le catenelle, sul muso è stato ricostruito il sistema di fissaggio del telo per la protezione della mitragliatrice cal 30. e gli sportelli sono stati migliorati con l`aggiunta delle maniglie, dei periscopi in posizione aperta e delle relative protezioni. Gli attrezzi che sono stati riposizionati in maniera più appropriata utilizzando ganci-cinghie fotoincise sono invece un mix di parti Tamiya-Italeri con alcune parti rifatte con plasticard e tondini. Con il lamierino sono stati riprodotti sul retro i supporti per le maglie supplementari dei cingoli e sui fianchi le fasce per il fissaggio delle paratie laterali antipolvere, mentre utilizzando tulle e filo di cotone è stata riprodotta la copertura in rete per la mimetizzazione del mezzo. I parafanghi anteriori sono quelli originali del kit ma assottigliati mentre le sporgenze posteriori sono autocostruite con plasticard. I fari sono stati prima svuotati e poi riempiti con colla trasparente per riprodurre l`effetto vetro. Rivetti e maniglie sono stati tutti ricostruiti come anche la canna della cal. 30.
    Il treno di rotolamento è quello originale del kit al quale sono state sostituite le ruote a raggiera (Open Spoked Wheels) con quelle piene (Solid Spoked Wheels) di provenienza Tamiya. I cingoli anche se in gomma sono quelli della Tamiya perché gli unici reperibili che riproducono il tipo T54E (non gommato – Steel Chevron) completi di estensioni (Duckbills) ma per poterli fare aderire correttamente al treno di rotolamento ogni cingolo è stato tagliato in due principali segmenti lineari per realizzare le parti dritte superiore e inferiore e il resto a maglie singole per poterle adattare alla ruota motrice e di frizione. Una volta ottenuti i vari pezzi quest`ultimi sono stati incollati direttamente al treno di rotolamento prima di essere verniciati e infangati.
    La torretta
    Anche la torretta ha subito il medesimo trattamento di testurizzazione utilizzato per lo scafo. Dalla torretta sono stati eliminati alcuni dettagli e poi ricostruiti con plasticard, lamierino e fotoincisioni come l`antenna, il mirino, i supporti e i bracci per il trasporto della mitragliatrice che sporgono nella parte posteriore completi di tutti i meccanismi di blocco. Anche i portelli hanno subito un lavoro di dettaglio, infatti, sono stati aggiunti i periscopi, maniglie e quello del capocarro è stato migliorato anche nella forma con l`ausilio di milliput, inoltre il portello per l`espulsione dei bossoli è stato riposizionato correttamente.
    Al cannone invece è stata sostituita la canna con una in metallo della "The Tank Work Shop" mentre lo scudo frontale ha subito solo qualche ritocco. Per terminare è stata applicata come per lo scafo la rete per la mimetizzazione.
    Il figurino in plastica è dalla Dragon ed è stato montato da scatola e migliorato con l`aggiunta dei cavi dell`interfono.
    LA COLORAZIONE
    Per realizzare lo schema invernale sul mezzo è stata data una mano di base bianca in acrilico su tutto il carro e a colore asciutto è stato ricreato l`effetto usura, ovvero la vernice bianca logora o mancante che lascia trasparire il verde sottostante; per realizzare questo invecchiamento è stato usato il verde oliva (sempre ad acrilico) molto diluito steso a pennello nelle zone interessate facendo più passaggi in base all`effetto da ottenere di minore o maggiore usura. Il treno di rotolamento, la parte bassa dello scafo e i cingoli sono stati infangati con un impasto di terriccio per fiori e colla bianca per legno; a questo punto tutto il carro, principalmente nella parte bassa, è stato sporcato utilizzando i colori ad olio (terra di siena bruciata, il terra d`ombra bruciata e l`ocra). Per ultimo ma non meno importante sono stati colorati gli equipaggiamenti (zaini; attrezzi ecc.) e riprodotti gli effetti della ruggine e del metallo nei punti ritenuti più idonei a questo trattamento.
    L`AMBIENTAZIONE è stata realizzata con pezzi di polistirolo sagomati e ricoperti di DAS. La collina è stata lavorata separatamente dal piano stradale e prima di essere incollata alla base sono stati incisi il muro in pietre e il masso; a questo punto l`insieme è stato incollato alla base ed utilizzando i colori ad olio sono state dipinte le parti che non sarebbero state ricoperte dalla neve.
    L`albero che è servito per dare il tocco finale all`opera ha richiesto un tempo discreto di realizzazione non tanto per la difficoltà* ma perché ha richiesto molte ore nella scelta dei rami; infatti, i rami per fare l`albero e quelli messi sul carro provengono da una confezione di muschio per presepi del tipo non sintetico (reperibile in qualsiasi negozio durante le feste natalizie). Come prima cosa l`intero contenuto è stato messo a mollo per un`ora in acqua per rinvigorirlo perché pressato e schiacciato all`interno del sacchetto. Il risultato finale è notevole in quanto con questa procedura i licheni essendo naturali si rigenerano ed una volta asciutti acquistano un aspetto più gonfio. Per il tronco è stato usato un vecchio pennello ricoperto con il milliput ed inciso per realizzare l`effetto corteccia, a stucco quasi asciutto è stata inserita l`ossatura dei rami utilizzando del filo di rame; non appena asciutto lo stucco è stata data una mano di base in nero e con varie tonalità* di marrone e grigio, con la tecnica del drybrush, sono stati fatti risaltare i dettagli della corteccia. A questo punto con molta pazienza sono stati selezionati ed incollati i rami e la punta; una volta terminato ed asciutto l`albero è stato inserito nella collina. Mentre con il milliput è stato sagomato direttamente sulla base il ceppo presente sul lato opposto della strada.
    La strada è stata realizzata cospargendo la base con il medesimo impasto fatto per sporcare il carro (terriccio e colla bianca).
    Il ghiaccio è stato riprodotto usando della colla trasparente del tipo simile a quella che si trova in alcune scatole di montaggio: I ghiaccioli non sono altro che la stessa colla messa a "palla" su un pezzo di plastica e quando quasi asciutta (al tatto è gommosa) staccata e sagomata tra le dita per poi essere posizionata nella scenetta.
    La neve. Per completare la scena tutta l`ambientazione compresi l`albero e i bordi della strada sono stati ricoperti da un impasto d`acqua, colla bianca e bicarbonato per simulare la neve. Giocando poi sulle quantità* delle parti si riesce a ricreare l`effetto della neve quasi sciolta (bordo strada) che lascia trasparire il terreno sottostante.
    Per finire a "fango" non ancora asciutto è stato posizionato il carro in modo che i cingoli aderissero al terreno
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    QUANDO RITORNI IN PATRIA PARLA A NOME NOSTRO E RICORDA CHE ABBIAMO DATO IL NOSTRO OGGI PER IL VOSTRO DOMANI
    (scritto da un anonimo all'ingresso del cimitero provvisorio dei Marines sull'isola di Iwo Jima)

  2. #2
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    Re: Sherman M4A1(76) – Lussemburgo , Gennaio 1945

    Top, una cosa davvero strabiliante! Mi fai pentire di non avere mai iniziato a fare modellismo WW2!
    Pvt Guy P Rossi

  3. #3
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    Re: Sherman M4A1(76) – Lussemburgo , Gennaio 1945

    Ma è meraviglioso, sei un vero artista. Ma quell'albero sembra vero

  4. #4
    Utente registrato L'avatar di Andrea58
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    Re: Sherman M4A1(76) – Lussemburgo , Gennaio 1945

    Posso solo complimentarmi, l'albero poi è quasi meglio del carro.
    Homo homini lupus. Draco dormiens nunquam titillandus
    lo spirito di Cesare, vagante in cerca di vendetta, con al suo fianco Ate uscita infocata dall'inferno, entro questi confini con voce di monarca griderà "Sterminio", e scioglierà i mastini della guerra, così che questa infame impresa ammorberà la terra col puzzo delle carogne umane gementi per la sepoltura.

  5. #5
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    Re: Sherman M4A1(76) – Lussemburgo , Gennaio 1945

    Mi dispiace ripetermi ma è stupendo: l'albero con i rami che sembrano appesantiti dalla neve, ma quell'effetto ghiaccio................................ che dire dei segni lasciati dai cingoli, la neve sporca e cingoli e rulli.
    Il carro poi........................
    Quello che mi ha sempre "impressionato" e attratto, è come voi artisti di modellismo, riusciate a riprodurre quello che può essere, una foto presa dal vivo.

    p.s. più foto ci hanno fatto apprezzare maggiormente il tuo lavoro
    luciano

  6. #6
    Utente registrato L'avatar di Doppeladlerkorb
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    Re: Sherman M4A1(76) – Lussemburgo , Gennaio 1945

    Soltanto pochi verbi, ma: realmente fantastico modello --come in natura!!!!
    Saluti Gerhard
    "Scio me nihil scire"----"Sine ira et studio"

  7. #7
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    Re: Sherman M4A1(76) – Lussemburgo , Gennaio 1945

    Grazie ... grazie ... troppo buoni se leggete la descrizione di come ho fatto l'albero (quasi quasi è la cosa che vi è piaciuta di più ) ma anche tutto il resto vi renderete conto che il tutto è abbastanza semplice , ok i primi esperimenti magari non riusciranno alla perfezione ma vedrete che con un po` di pazienza e dedicandogli il giusto tempo non solo al modello ma anche all'ambientazione i risultati arrivano ... l'importante è non avere fretta di finire e non avere paura di sperimentare nuove tecniche .
    Grazie ancora a tutti voi
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  8. #8
    Utente registrato
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    Re: Sherman M4A1(76) – Lussemburgo , Gennaio 1945

    Ecco la foto presa da uno dei miei libri dalla quale è scaturita l'idea ... c'è una "macchia" (sulla foto originale) proprio in prossimità* del muso del carro dove ci sono le gambe del carrista ma ho evidenziato con la freccia il punto in cui si intravede chiaramente il rostro, tipica modifica campale adottata in Normandia per lo sradicamento del "brocage" ... come spiegavo ecco qual'è stato il dettaglio che mi ha colpito e l'insieme di cose che questa apparente "banale" foto invece racchiude:
    Uno Sherman M4A1 con cannone da 76, versione che vide il fronte a partire dalla tarda primavera quasi estate del 44 scattata in Lussemburgo nel 45 quindi a battaglia delle Ardenne giunta oramai al termine nella classica colorazione invernale ma con una modifica campale adottata in Normandia ... che aggiungere era un'occasione troppo ghiotta per non prendere la cosa come spunto per un modello.
    ... comunque complimenti a parte non esitate a fare domande , osservazioni , curiosità* ...
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  9. #9
    Banned
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    Re: Sherman M4A1(76) – Lussemburgo , Gennaio 1945

    Non posso che farti i miei complimenti!!!

  10. #10
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    Re: Sherman M4A1(76) – Lussemburgo , Gennaio 1945

    Non essendo in grado di eseguire determinate opere, devo accontentarmi di quelli già* fatti...la differenza si vede!!!! azz...

    Tutto perfetto!!! Complimenti!!!!
    Il campo di fango di Rovigo, coi pali delle porte più alti del mondo,fatti apposta per farti prendere paura. (Marco Paolini)

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