Ora bisogna continuare lungo il tracciato ferroviario, ma prima desidero ringraziare Dan che mi ha fatto una grossa cortesia indicandomi l`origine e la data delle sigle incise sui caricatori dei 91 che effettivamente compaiono dopo una buona pulita.
Resta la grande curiosità* di capire come mai quel materiale sparso a terra nel tratto iniziale e più oscuro della galleria, sia rimasto per 90 anni senza che nessuno lo abbia raccolto, forse qualche vecchietto del paese può avere la soluzione.
Riprendendo la passeggiata, dopo qualche ponte ed un`altra galleria si arriva a Plava (oggi Plave), un tranquillo paesotto incassato nella valle:
[attachment=10:7j8c4dln]01 - Plava paese.jpg[/attachment:7j8c4dln]
Durante la guerra era un sito importante per la sua stazione ferroviaria, che veniva utilizzata per i loro spostamenti dagli abitanti del Collio, che allora non era diviso dal confine. All`epoca, era dotata di un fascio di binari che attualmente si stanno smantellando perché la linea ha perduto tutta la sua importanza.
[attachment=9:7j8c4dln]02 - Plava stazione.jpg[/attachment:7j8c4dln]
Come altrettanto importante era la vicina centrale elettrica che è stata ricostruita dopo i danni subiti nel conflitto:
[attachment=8:7j8c4dln]03 - Plava centrale.jpg[/attachment:7j8c4dln]
Questi siti avevano attorno una serie di postazioni difensive, citate in un libro ma delle quali non ho trovato più traccia, a parte le due gallerie artificiali citate prima:
[attachment=7:7j8c4dln]04 - Postazioni di Plava.jpg[/attachment:7j8c4dln]
Il paese è stato tormentato dai partigiani e vi si registra un terribile episodio quando al 10 settembre 1944 l`intero presidio di Plava, tenuto dal 14° Btl. Difesa Costiera, diserta e si consegna ai partigiani della Divisione Garibaldi, probabilmente per la pressione della loro propaganda. Di conseguenza vennero disarmate le postazioni e fatto saltare il ponte ferroviario.
(NB: queste ed altre notizie sono tratte dal libro di Stefano Di Giusto – Operationszone Adriatisches Küstenland – 2005 IFSML Udine, un`opera basilare per la storia della allora regione Venezia Giulia, ricco di 800 pagine, una decina di mappe copia di originali tedeschi)
Ma dal paese si ricava ancora un mistero perché la stazione di Plava ho conservato per qualche tempo nei primi giorni del dopoguerra un interessante ricordo bellico simile a questo:
[attachment=6:7j8c4dln]05 - Piattaforma per cannoni.jpg[/attachment:7j8c4dln]
Si trattava di due piattaforme ferroviarie germaniche sulle quali erano installati dei cannoni ruotati di grosso calibro analoghi a quello fotografato che però è sempre tedesco ma della 1.a G.M.
Ho ricevuto una testimonianza sicura che tali vagoni privi dei pezzi di artiglieria erano fermi nella stazione, ma purtroppo non ho altre notizie riguardo al reparto di appartenenza, il calibro, dove erano posizionati e se hanno partecipato a qualche evento bellico.
A questo punto ho ritenuto di andare a fare una passeggiata lungo la strada statale, attraversando il ponte sull`Isonzo:
[attachment=5:7j8c4dln]06 - Ponte di Plava.jpg[/attachment:7j8c4dln]
Perché passando avevo notato una serie di imbocchi di gallerie artificiali ad un centinaio di metri dopo il ponte. Sicuramente risalivano alla 1.a G.M. ma volevo vedere se potevano essere state utilizzate anche durante la 2.a. Si tratta di alcune aperture mai finite e di un complesso interessante, forse era la sede di un comando austriaco perché molto curato, col pavimento di cemento, cosa che non ho mai visto nelle caverne di guerra:
[attachment=4:7j8c4dln]07 - Gallerie prima di chiudistrada.jpg[/attachment:7j8c4dln]
E nel fondo un tabernacolo:
[attachment=3:7j8c4dln]08 - Tabernacolo.jpg[/attachment:7j8c4dln]
Proseguendo sempre lungo la strada statale troviamo un`altra curiosità* bellica:
[attachment=2:7j8c4dln]09 - Chiudistrada.jpg[/attachment:7j8c4dln]
E` stato interrotto il muro di contenimento sopra la strada per ricavarvi una piccola camera lunga mt. 3,50, larga 1,50 ed alta 2,00, priva di feritoie, ed alla destra un tratto di muro rifatto con sopra una volta rotonda forse chiude una galleria.
Credo di avere visto su qualche pubblicazione che queste difese facevano parte di un`opera per il controllo del traffico formata da un muro con feritoie che sbarrava metà* della carreggiata mentre la cameretta era l`alloggio del personale.
Però non mi pare un`ipotesi convincente perché siccome a destra si arriva da Gorizia e verso sinistra si prosegue verso l`alta valle dell`Isonzo, allora dovrebbe essere un lavoro austriaco della 1.a G.M. ma come si vede nella foto, il cemento della cameretta sembra del tipo utilizzato nella 2.a guerra per cui di che epoca è questa costruzione ed a che cosa serviva?
[attachment=1:7j8c4dln]10 - Chiudistrada ARCHI.jpg[/attachment:7j8c4dln]
Ma ora vi lascio non con i miei saluti ma con quelli ufficiali del Principe Umberto di Savoia come si vede ancora oggi sul muro si una casa nel paese di Globina (oggi Globno) un paio di Km oltre Plava:
[attachment=0:7j8c4dln]11 - Globina.jpg[/attachment:7j8c4dln]