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Discussione: "Raro" Adrian senza fregio

  1. #11
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    Bello l'adrianello, ha qualche marchio? Ad occhio potrebbe essere un Le Jouet De Paris, in quanto a proporzione tra fregiati e non credo si possa parlare di un 50% esistono adrian blu o verdi, con o senza fregio come pure m16, indubbiamente il fatto di poter riconoscere speditamente a quale reggimento un soldato appartenesse fece si che in proporzione esistano molti più fanteria rispetto ad altre armi, è da tener presente che dal 17 vennero indicati solo i numeri di reggimento privi della corona reale.
    Detto ciò il discorso fregi sugli adrian o sui 33 può essere vero in parte ad un' occhio allenato è relativamente facile riconoscere un' originale da un falso indubbiamente esistono armi più difficili a trovarsi e ovviamente fregi più riprodotti di altri, come mero esempio nelle 2 ultime settimane sui siti d'aste specializzati ben 2 33 originali sono stati venduti tutto sommato a prezzi decisamente contenuti; un Sanità (stella con croce rossa + corona) e uno SMOM un po giù di colore ma interessante se non altroi per il fregio non comune. [ciao2][ciao2]
    Cerco "avidamente" copricapi italiani, soprattutto Alpini, ed austro-tedeschi fino al 1945 nonchè foto italiane e austriache della Zona Carnia, Alto Isonzo e occupazione austro tedesca del Friuli I° guerra mondiale, foto Alpini divisione Julia e occupazione tedesca Friuli fino al 1945.

  2. #12
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    Eh si, gli adrian fregiati croce e delizia.
    Per le proporzioni giustissima la precisazione di Lafitte, i fanteria a ragione sono i piu numerosi rispetto alle altre armi.
    Molti in ogni caso i non fregiati sia nel modello 15 francese che nel modello 16 italiano.
    Dopo Caporetto l'obbligo di indicare sui copricapi i numeri dei reparti di appartenenza divenne infatti un imperativo, come capitava, anche a matita copiativa come si discusse in questo vecchio topic:

    http://www.milistory.net/forumtopic.asp?TOPIC_ID=531

    [ciao2]
    HANDE WEG VOM LAND TIROL

  3. #13
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    Ciao a tutti[ciao2], penso anch'io che durante la prima guerra mondiale fossero in maggioranza gli adrian utilizzati senza fregio, e che oggi l'alta percentuale degli elmetti italiani con fregio non siano altro che patacche, ben camuffate ma sempre...patacche[II]. In tanti anni di passione ho visto di tutto[Panic2], dai rifacimenti degli esterni (talvolta ad arte)agli interni aggiunti in modo più o meno posticcio per completare l'elmetto ed aumentarne il valore [panic3]. Iniziative poco meritorie che altro non fanno che aumentare la confusione e la poca fiducia nel mercato collezionistico[B)]. Per dare il mio contributo[innocent], anche se tardivo[self], data l'importanza del topic, posto alcune foto d'epoca scattate dal 19esimo reggimento cavalleggeri guide tra il 1916 ed il 1917 nella zona dell'Isonzo, ed alcuni primi piani di adrian della mia collezione[]. I due fregi postati, sono completamente differenti uno dall'altro anche se dalle foto purtroppo non si nota come dal vero, il cavalleria è a spessore, con vernice grassa e lucida, mentre l'artiglieria è sottilissimo ed impercettibile al tatto, opaco e quasi vanescente. Sono entrambi originalissimi (data la provenienza[Star]) perciò ritengo che non si possa verificare l'originalità di un fregio italiano, della 1a gm, dallo spessore della vernicie[]. Un'altra cosa, i miei adrian sono tutti di provenienza da reduci della 1a g.m. perciò sarebbe interessante decifrare una scala colori della vernice esterna degli adrian della 1a g.m., io provo ad ipotizzare: blu orizont (francese), grigio-verde chiaro, grigio verde più scuro, verde muschio. Sarebbe anche molto interessante capire se con l'introduzione del modello 16 sono state abbandonate particolari colorazioni o se hanno continuato ad essere usate anche dopo fino al 1918. Per quel che ho potuto notare si possono trovare fregi su ogni categoria di colore d'elmetto adrian e di modello. Un caro saluto a tutti[:P]. [ciao2][ciao2]Celtico.

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  4. #14
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    Foto e pezzi bellissimi! creare una scala della colorazione credo sia pazzesco, chissà* cos'hanno passato prima di arrivare ai giorni nostri.

    Saluti
    Corrado
    Il campo di fango di Rovigo, coi pali delle porte più alti del mondo,fatti apposta per farti prendere paura. (Marco Paolini)

  5. #15
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    Ciao Corrado[^], grazie per l'apprezzamento[], concordo con te sulla difficoltà* dell'impresa[self], probabilmente utopistica. In effetti oggi sono rari gli elmetti che hanno conservato inalterata la tonalità* originale della vernice, per di più occorrerebbe conoscere se esistano circolari o provvedimenti d'epoca istituenti l'obbligo di usare specifiche colorazioni, tuttavia non dispero[vedo]. Ciao a tutti[ciao2][ciao2]. celtico[viking]

  6. #16
    Utente registrato L'avatar di mauro
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    ciao!
    Elmi molto belli, complimenti
    Interessanti le foto delle Guide con il cupolino (m.15) con fregio in lana nera che certifica l'abbandono del cosidetto "due pizzi" nel 1916.
    A proposito di colori ti è mai capitato di vedere
    M.16 (in 2 pezzi) di colore azzurro? Ovviamente della guerra.
    ciao!

  7. #17
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    Ciao Mauro[ciao2], grazie, no personalmente non ho mai trovato m16 italiani bellici colorati di azzurro, non escludo che ve ne fossero ma non so. Il mio m15 dei cavalleggeri guide ad esempio è un blu orizont riverniciato solo esternamente dai nostri in guerra di grigio verde chiaro. Però debbo dire ad onor del vero che non avevo nel passato l'abitudine di controllare il colore sotto l'interno di pelle[innocent], perciò negli anni addietro potrebbero anche essermene capitati e non averlo notato[!], recentemente direi proprio di no. Dalle foto in mio possesso direi che nel 1915 i cavalleggeri usavano il berretto due pizzi, poi è stato abbandonato per il cupolino, presente nelle foto di inizio guerra ed assente nelle altre, te ne posto qualcuna[], ciao[ciao2][ciao2]. Celtico[viking]

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