Uno degli elmetti meno considerati di tutto il panorama collezionistico elmettifero: un "famigerato" nero cecoslovacco.....
Sì, però, tra sverniciati, smontati, cannibalizzati, riverniciati e corredati di decal false, pasticciati in tutte le salse, i veri ceki neri finiranno per diventare addirittura rari.....
Battute a parte, dato che in questo periodo sto facendo un po' di riordino e riorganizzazione della mia collezione, mi è capitato per le mani questo povero, derelitto elmettuccio di questo tipo e mi son detto, beh, tutti ne hanno sentito parlare, dei ricondizionati cecoslovacchi del dopo guerra, ma non è che in conclusione se ne vedano in giro....
Eccolo qui quindi, un guscio Quist di tarda produzione, marcato Q66 e T4685, tutto sulla falda posteriore come negli esemplari di fine guerra.
Questo elmetto forse non era neppure stato verniciato in colore tedesco ma direttamente in nero.
Ricordo che ci sono voci che vogliono che la Quist avesse almeno una unità* produttiva in territorio cecoslovacco e che abbia prodotto anche nel primo dopoguerra.
Comunque il nostro elmetto conserva anche i rivetti tedeschi coi relativi controrivetti, sopravvissuto per fortuna allo smontaggio per recuperare gli stessi; la cufia e il soggoli sono tipici ceki.
Il nostro elmetto non è scampato a qualche graffio, sul lato destro, volto a controllare se sotto la vernice non fosse celato uno stemma germanico; dato che non c'era, probabilmente è stato accantonato con disinteresse.
Lo acquistai anni fa per una trentina di euro, e mi sembrarono pure anche troppi....oggi sono contento di averlo e lo terrò anch'esso nella giusta considerazione, pur accanto a "cugini" mimetici o decallati, considerati ben più prestigiosi.