Premesso che probabilmente avrei difficoltà* a accettarla nella mia collezione,allo stesso tempo non mi sento di bocciare e bollare come falsa o copia cinematografica questa giacca,accertato e assodato che abbia subito rimaneggiamenti recenti,vedi restauro passanti per spalline assolutamente non consoni ai canoni regolamentari,rimontaggio male eseguito di aquila e mostrine,ci sono però anche altri diversi particolari che propendono a collocare questo ibrido di giacca ( 36/41 ) in un contesto di indumenti fatti in territori occupati con materiale "annesso" in loco,è successo in tutti i territori occupati dalla Germania,Ceckoslovacchia,Olanda,Francia ecc.ecc. Ci sono diversi particolari che promettono bene in questa giacca,la costruzione e la tipologia della fodera interna,la mancanza di marchi con taglie alla Tedesca,i passanti per i sostegni del cinturone con piccole asole anzichè buchetti rotondi orlati,particolare già* riscontrato su giacche prodotte fuori dal Reich e su giacche di fine guerra,la presenza di quella anomala etichetta 50,fuori dagli schemi Tedeschi,i quali maniacalmente su giubbe d'ordinanza mettevano petto,lunghezza totale,lunghezza delle maniche ecc.ecc. possa essere stata prodotta in Olanda,in cui semplicemente erano abituati a segnare il capo con una sola taglia? Del resto noi in Italia,fieri alleati,identificavamo le taglie con 1,2 e 3
Escluderei la confezione per cinema,troppi particolari interni superflui per questo uso,i passanti per sorreggere il cinturone,il taschino per la medicazione e appunto la corretta disposizione della fodera all'interno.
Ultimo indizio che mi fà* ben sperare è l'usura e il consumo naturale con cui si presenta questa giubba,non si vedono segni di artefizi evidenti,la stoffa in generale ha un aspetto naturale di vecchio,per non parlare del colletto la cui giusta usura sembra evidente e palese,semmai a colpo d'occhio,questo può sembrare un capo che può aver subito svariati lavaggi.
Asso di Bastoni