C'è un erroretto che continua a ripetersi: denominare MAB38 quello che è in effetti un 38/A.
Secondo il Balzi, che ha scritto la bibbia dei mitra italiani, il mod. 38 fu prodotto in pochissimi esemplari di prova e si distingue visivamente dal 38/A perchè qualcuno ha la camiciatura della canna in alluminio e tutti hanno la finestra di espulsione bossoli superiore, anzichè laterale come nel 38/A.
Sempre secondo il Balzi, che però riporta notizie da un tecnico Beretta, la A starebbe ad indicare il modello Africa, dato che in effetti il primo ordine statale giunse dalla PAI nel giugno 1938. I primi 500 avevano il rompifiamma a due tagli ed alcuni avevano il copricanna con tagli rettangolari e non tondi, sintomo evidente di sperimentazione in corso.
E' quindi un errore parlare di modello 38 come adottato in quanto si tratta di pochi esemplari di transizione, molti diversi tra loro, di cui solo alcuni uscirono dalla Beretta per dei test e che comunque non raggiunsero mai un qualche reparto.