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Ciao a tutti, finalmente si riparla di MUSEI....!!!!!
Intanto una nota di merito all`amico Max (adrian) che ci ha deliziato – e rovinato la giornata – con le stupende foto dei musei olandesi.....davvero un altro pianeta!!!
Ho letto con piacere e attenzione tutte le considerazioni fatte sui musei stranieri e su quelli di casa nostra (ci sono, ci sono...), il sogno mai sopito di un grande museo militare italiano sul tipo del War Museum di Londra, tanto per intenderci.....ed ecco le mie considerazioni:
Intanto non credo che in Italia si tratti di tempi maturi o meno. Probabilmente nel nostro Paese i tempi maturi non lo saranno mai, e i motivi sono chiari.
Grandi musei militari in Inghilterra, in Francia, in Olanda, negli USA, in Russia, in Canada persino.......ma il punto è proprio lì! Le nazioni che hanno affrontato e vinto una Guerra (o più d`una) sono naturalmente inclini a celebrare quelle vittorie, quelle glorie, quegli eroi!
Storia diversa per quelle Nazioni che invece la guerra l`hanno persa (o più d`una....) e che in molti casi hanno perso anche il dopo-guerra (per chi vuole capire....). L`Italia fra tutte è quella che ha messo più distanza possibile, nel senso di memoria storica, tra le sue guerre (anche quelle vinte) e il presente, e mi riferisco naturalmente alla pressoché totale assenza di cultura e conoscenza dei fatti bellici, di ciò che li ha provocati e di ciò che hanno provocato, al di fuori dello stretto ambito di cultori della materia. Basta sfogliare un qualsiasi libro di Storia di una qualunque scuola italiana per rendersi conto della difficoltà* – dopo 60 anni – di presentare i fatti in maniera oggettiva, senza demonizzare e senza condannare. Il fatto è che le ferite dell`ultima guerra non si sono di fatto mai rimarginate, la politica – nei due schieramenti – si è servita e nutrita di quanto accaduto per supportare e perpetuare ideologie ormai stanche e desuete. Col risultato di continuare per decenni a fomentare odi e vendette e allontanare e disgregare un popolo che tanto unito non lo è in vero mai stato. Credo che i leader italiani siano gli unici (quando lo fanno) a dover ancora fare appello e auspicare una ritrovata unità* nazionale.....pensate che in Germania o in Inghilterra o in Francia abbiano di questi problemi? Non credo.
Ma la mia non voleva essere - e non è - una nota polemica e meno che mai politica, i fatti cui accenno sono ben noti a tutti noi.
Cercavo invece una risposta alla difficoltà* di proporre in Italia la costituzione di un Museo Militare che possa, per capienza e contenuto, eguagliare le fortunate esperienze europee.
Già* vedo il putiferio che si alzerebbe nel "Palazzo" alla sola proposta di un progetto del genere!
Un museo sulla 2gm è probabilmente irrealizzabile perché quel conflitto è irrimediabilmente legato a noti avvenimenti politici che lo hanno contraddistinto e indotto. Stessa sorte toccherebbe probabilmente ad un Museo del Regio Esercito (ma ne esiste comunque uno!) perché l`opinione comune non distingue affatto tra Esercito del Re ed Esercito di Benito.
Ho organizzato negli anni diverse mostre storiche e i nasi che si storcevano non si contavano davvero. Ho dovuto curare sempre un allestimento che fosse attento più alla storia e alla tradizione che all`avvenimento bellico in sè, che trasudasse par condicio, che raccontasse i fatti da entrambi i punti di vista......ed ha funzionato!
In Italia le guerre non si raccontano perché si aggiunge al ricordo doloroso di lutti e sventure il sapore amaro della sconfitta e l`inutilità* di un così grande sacrificio.
E così nel secondo dopoguerra sono sparite anche le commemorazioni dei fatti bellici precedenti, dalla Grande Guerra al Risorgimento, perché di guerra non si voleva mai più sentir parlare, in nessuna sua forma.
Insomma, cari amici, il discorso deve seguire un iter diverso. A mio avviso non è impossibile realizzare un grande Museo, difficile forse ma non impossibile.
Ma ci si deve mettere in gioco in prima persona, non aspettarsi che l`Istituzione si muova da sola e organizzi e crei e proponga.
I Musei militari in Italia ci sono, ci sono quelli privati, ci sono i piccoli e ricchissimi musei della Grande Guerra, quelli del Risorgimento, ci sono i bei Musei d`Arma di Roma (Carabinieri, Granatieri, Bersaglieri, Genio, il Museo della Fanteria, il Museo della Motorizzazione), il Museo Aeronautico di Vigna di Valle, il Museo del Sacrario d`Oltremare di Bari, etc.
Questo per dire che l`Istituzione ha già* dato, ha già* fatto quello che le era possibile e concesso, ha aggirato l`ostacolo ideologico dando lustro e gloria alle proprie tradizioni di Corpo e realizzando spesso delle bellissime e ricchissime raccolte che vale la pena andare a visitare.
Ma il sogno del bravo collezionista rimane, resta il progetto di un museo ancora più grande e ricco, anche inter-arma, un museo con ricostruzioni di ambienti, con mezzi, armi, uniformi e quant`altro.....e perché no?
Ma, amici cari, quanti di noi sono davvero disposti a mettersi in gioco in prima persona in questo progetto? Quanti di noi sono DAVVERO disposti a dare (con formula da definirsi) l`intera collezione al costituendo museo? Secondo me è di questo che dovremmo discutere, da qui partire per fare un computo serio delle possibilità*.
L`Istituzione va invogliata, coccolata, motivata, è sempre necessario comunicare in burocratichese e l`unico modo per farlo è presentare un progetto organico, strutturato che preveda per loro la minima spesa e il minimo sforzo. E lo dico per esperienza!
Ma il risultato può venire, perché si parla sempre di cultura, di tradizioni, di unità* nazionale, perché i contenuti dell`esposizione accomunano "buoni e cattivi" senza distinguerli e c`è posto per tutta la storia e per tutte le storie. Sembra un`analisi un po` campata in aria ma se ci riflettete un po` la cosa diverrà* più chiara, fattibile.
Io possiedo una discreta collezione di uniformi del regio esercito, diciamo una carrellata da metà* ‘800 alla 2gm e poi giù fino ai nostri giorni (non inorridisca nessuno, proporre nelle mostre anche le uniformi post-belliche mi ha risolto più di un problema!) e sto cercando da tempo il modo di realizzare una esposizione permanente. Mi sto proponendo (insieme agli amici di MILES - http://crea.html.it/sito/miles ) a privati, istituzioni, associazioni culturali, enti militari. Le risposte sono state poche, quasi nessuna degna di considerazione. Stranamente una è venuta proprio dall`ente militare (nella "persona" della Brigata Pinerolo) che però proponeva dei locali all`interno della caserma quindi di fatto inaccessibili al pubblico. Si consideri però che se in Italia in generale non c`è cultura storico-militare, nel Sud del paese la cosa assume note drammatiche!
Ecco perché i vari avvisi pubblicati allargano la proposta e la richiesta a tutto il territorio nazionale ma.....chi mi segue? Chi di voi è disposto a stilare un elenco dei propri preziosi beni da mettere in vetrina nel nuovo Museo? Dai, partiamo da qui e cominciamo a discutere, le idee ci sono e le possibilità* pure, vediamo però se c`è davvero la voglia, ok?
Aspetto di sentirvi.....a presto!!!! Max (si, un altro, ma l`originale sono io!!!)
P.S. Vi posto alcune foto delle mie mostre!!!


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