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Discussione: Hans Ulrich Rudel

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    Hans Ulrich Rudel

    Hans Ulrich Rudel nacque a Konradswaldau, in Alta Slesia che divenne una regione della Polonia dopo il 1945; il padre era un pastore protestante. Fin da piccolo si iscrisse alle organizzazioni giovanili del partito nazista, rimanendo per sempre un convinto sostenitore della Germania di Hitler. Dopo avere abbandonato gli studi entrò, il 4 dicembre 1936, a far parte della Luftwaffe, venne addestrato nel ruolo di pilota osservatore, principalmente a causa del suo limitato curriculum scolastico. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale Rudel, promosso Leutnant, ( Tenente ) partecipò alla campagna polacca nel ruolo di pilota ricognitore per missioni a lungo raggio meritando , per i risultati ottenuti, la Croce di Ferro di seconda classe l' 11 ottobre 1939. Il 2 marzo 1940 Rudel fece domanda per essere ammesso al corso di addestramento per la specialità* del bombardamento in picchiata ( Stuka ) e terminatolo con successo venne trasferito ad un reparto operativo nei pressi di Stuttgart. Partecipò alla campagna di Francia e all'invasione di Creta con il grado di Oberleutnant ma in entrambi i casi in ruoli non operativi. Nell'aprile 1941 venne trasferito presso il I Staffel/StukaGeschwader 2 Immelmann.
    Fu allo scoppio delle ostilità* contro l'Unione Sovietica che Rudel iniziò, il 23 giugno 1941, la sua vera esperienza bellica che lo portò ad ottenere già* il 18 luglio 1941 la Croce di Ferro di prima classe a seguito delle sue eccezionali capacità* nel bombardamento in picchiata. Il 23 settembre 1941, nell'attacco al porto di Kronstadt, durante le operazioni nei pressi di Leningrado, riuscì a colpire ed affondare ( con una speciale bomba da 1000 kg ) la corazzata sovietica Marat. In una successiva missione sugli stessi obbiettivi riuscì a distruggere un incrociatore ed un cacciatorpediniere. Il 15 agosto 1942 venne nominato comandante di squadriglia ( Staffelkapitän ) del III Staffel/StukaGeschwader 2, reparto con il quale operò fino al termine del conflitto. In totale Rudel effettuò 2.530 missioni di volo ( un record assoluto ) durante la guerra. Egli operò esclusivamente sul fronte orientale dove gli vennero accreditati i seguenti successi:

    519 carri armati (l'equivalente di due divisioni corazzate)
    150 cannoni contraerei e controcarro
    800 circa mezzi di trasporto e blindati
    11 vittorie aeree ( 9 caccia e 2 aerei da attacco al suolo Ilyushin Il-2 )
    70 mezzi da sbarco
    1 cacciatorpediniere
    2 incrociatori
    1 corazzata
    centinaia di ponti, bunker e linee di rifornimento nemiche

    Il 10 febbraio 1943 raggiunse la millesima missione di volo. Grazie a questi incredibili successi divenne presto un eroe in patria ed il soldato più decorato della Germania hitleriana ottenendo: la Croce Tedesca in Oro, l'emblema da Pilota e quello da Ossevatore in diamanti, la spilla per il raggiungimento delle 2000 missioni in diamanti e fu, inoltre, l'unico soldato tedesco della guerra ad essere decorato con la Croce di Cavaliere con fronde di quercia dorate, spade e diamanti. Tale decorazione gli venne conferita il 1 gennaio 1945 direttamente dalle mani di Adolf Hitler che cercò in quell'occasione di impedirgli di volare al fronte per divenire istruttore ( e veicolo propagandistico ) in patria. Rudel declinò l'onore e confermò la volontà* di continuare a volare insieme ai suoi compagni sul fronte occidentale minacciando di rifiutare l'onorificienza se il Fuhrer avesse insistito nel suo proposito. La maggior parte della carriera di Rudel si svolse sul bombardiere in picchiata Junkers Ju 87, inizialmente con le normali versioni per il bombardamento "a tuffo", per poi passare, appena disponibile, allo speciale Ju 87 G-2 Kanonenvogel ( cannone volante ) armato con due cannoni Rheinmetall-Borsig da 37 mm controcarro, alloggiati in due gondole alla base delle ali. Tale modello risultò letale contro le formazioni corazzate che contro i corazzatissimi aerei da attacco al suolo Ilyushin Il-2 sovietici, altrimenti considerati difficilmente attaccabili dall'aviazione germanica. Rudel ebbe anche occasione di provare il cacciabombardiere Focke-Wulf Fw 190 nel corso del 1944 ma con esso non si trovò mai pienamente a suo agio e preferì continuare a volare con il vecchio Ju 87. L'8 febbraio 1945 Rudel, durante una missione, venne colpito da un colpo di contraerea alla gamba destra che dovette essere successivamente amputata. Nonostante questa menomazione Rudel tornò a volare con un arto artificiale già* all'inizio di aprile dello stesso anno e combattè fino alla resa della Germania. Egli si arrese alle forze americane l' 8 maggio 1945, e dopo un breve periodo passato in prigionia si trasferì, nel 1948, in Argentina dove conobbe e divenne amico del presidente argentino Juan Peron.
    Nonostante la sua menomazione rimase un appassionato sportivo giocando a tennis e sciando oltre che compiendo spedizioni sulle più alte montagne del continente americano: l'Aconcagua ( 6.959 mt ) e il Llullay-Yacu ( il più alto vulcano al mondo, 6.920 mt ).
    Rudel rientrò in Germania Ovest nel 1953 dove non tradì l'antica ideologia nazista e si iscrisse al Deutsche Reichspartei, partito ultraconservatore di estrema destra.
    Rudel morì, all'età* di 66 anni, a Rosenheim, il 16 dicembre 1982 e venne sepolto presso il cimitero di Dornhausen.
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