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Discussione: A bordo dell'Amerigo Vespucci

  1. #11
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    Re: A bordo dell'Amerigo Vespucci

    Citazione Originariamente Scritto da stecol
    Bellissima come sempre, non c'è altro da dire.
    E dietro a questa vecchia signora dei mari c'era anche l'ultima novità* della M.M.
    Meravigliosa la Cavour grazie della foto
    Purtroppo quando siamo arrivati noi era partita non più di un'ora prima
    Contiamo, e speriamo, comunque di organizzare una visita anche su questa
    Non conquisterai mai nuovi orizzonti senza il coraggio di perder di vista la riva

  2. #12
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    Re: A bordo dell'Amerigo Vespucci

    Ancora qualche scatto
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    Non conquisterai mai nuovi orizzonti senza il coraggio di perder di vista la riva

  3. #13
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    una nota...in ricordo dell'ammiraglio Straulino....

    Vento sui 30 nodi al traverso – mare mosso proveniente da poppa. La nave offre al vento tutte le vele, mentre la lancetta del solcometro oscilla intorno ai 10 nodi, una bella velocità per le sue 4.000 tonnellate di dislocamento.

    Sul lato sinistro, illuminato da un pallido sole che fa rimpiangere quello del mediterraneo, si intravede il profilo della bassa costa dell`isola di Gotland, dopo un giorno di navigazione da Stoccolma ad Oslo.




    Il capitano di vascello Agostino Straulino è il comandante della nave-scuola e passeggia sul cassero conversando con alcuni ufficiali, quando una vedetta, dopo aver scrutato verso poppa, annuncia "una vela ad ore sei".

    Tutti i binocoli disponibili in plancia scrutano un puntino appena visibile che si concretizza presto in un albero carico di vele. Si tratta certamente di un veliero di grandi dimensioni che non è difficile identificare con il Gorg Foch, la nave scuola della Marina tedesca, sulla stessa rotta in evidente e rapido avvicinamento: è un veliero dalle forme molte più slanciate del Vespucci e dispone di una superficie velica nettamente superiore.

    Straulino rinuncia nell`occasione a quel suo atteggiamento un po` sornione che lo caratterizza e ritrova tutto il suo istinto competitivo, dimenticando di essere su uno scafo costruito per addestrare gli Allievi e non per gareggiare.

    "sono certamente più veloci di noi , ma ci difenderemo"dice rivolgendosi all`Ufficiale di guardia in plancia. Poi aggiunse"faccia controllare la velatura e faccia armare le rande delle lance di sopravento" .

    In altri termini si trattava di alzare le vele sui due lancioni sistemati lateralmente, che venivano usati durante le soste per allenare gli allievi.

    Gran daffare per i nostromi e per la squadra di guardia, ma dopo una decina di minuti il Vespucci unisce ai tradizionali 2350 metri quadrati di vela quelli (una trentina) recuperati grazie a questo artificio. Se la nave avesse avuto gli "scopamare " ed i "coltellacci" , le vele aggiuntive dei clipper di fine Ottocento, Straulino non avrebbe esitato di esporli al vento. La lancetta del solcometro nel frattempo è ferma su 11;e non sarebbe stato umanamente possibile guadagnare anche un decimo di nodo.

    Il Comandante non si stanca di osservare l`"avversario" , sempre più vicino ed in cuor suo, sono certo, si rammarica di non essere al timone del Grifone il 5,5 SI con il quale nella primavera dello stesso anno aveva conquistato a Napoli l`alloro mondiale confermandosi praticamente imbattibile ...

    Ormai il bompresso del Gorg Foch si trova ad un centinaio di metri dalla poppa del Vespucci e Straulino paventa il momento in cui fatalmente sarebbe avvenuto il sorpasso. Però, a non più di una ottantina di metri il veliero tedesco, cavallerescamente, poggia deciso sulla dritta allontanandosi, mentre sulla plancia comincia a snocciolarsi un messaggio a lampi di luce.

    Sul registro del segnalatore una frase lentamente si compone "siete la nave più bella del mondo con il re della vela come comandante".

    L`espressione di Straulino ritorna ad essere quella sorniona di sempre, con la quale riesce a catturare la simpatia di chi gli sta vicino.

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