Ripeto per me enche il guscio č post, perō non ho capito come mai sia stato verniciato di GV, forse č uno dei primi lotti, chissā* [:O][:O]
Ripeto per me enche il guscio č post, perō non ho capito come mai sia stato verniciato di GV, forse č uno dei primi lotti, chissā* [:O][:O]
ciao
lo squadrista
-------------
Vā nuova Italia, combatti!
Stringi in un sol destino quanti hanno la bella tua lingua!
Pianta le insegne romane sui limiti antichi di Roma!
-------------
Cerco materiale del ventennio e italiano della 2^GM - cerco anche materiale del 7° Rgt. di Artiglieria di Corpo d'Armata e foto su Siena nel periodo 1919-1945
www.rabem.it
www.arsmilitaris.altervista.org
Dai colori che vedo sulle foto, il guscio a me pare bellico, mentre l'armatura, l'imbottitura, il
soggolo e i bulloni d'aereazione sono decisamente postbellici!
Il codice AL postbellico? Credo proprio di no. Il fatto e' che siamo portati a pensare che
l'Esercito Italiano abbia sempre avuto roba nuova per i propri soldati. Chi ha fatto il militare
sa che spesso la roba non era nuova, bensi' ricondizionata, spesso anche malamente.
Gli elmetti m.33 della 2^GM, tranne quelli prodotti tra gli anni '60 e'70,se non
presentavano crepe o bozze irrecuperabili, sono stati tutti riutilizzati dopo essere stati
ricondizionati.Questo credo sia uno di quelli.
Saluti[8D]PaoloM
Ciao, condivido quanto detto da Marpo. Il guscio e' bellico come comprovato dal colore grigioverde e dal codice AL21 atteso che codici appartenenti all'area del 20 e anche anteriori di questo produttore sono stati riscontrati su elmetti bellici (es. AL19, AL28, AL29 etc.). E' evidente che si tratta di un ricondizionamento operato in caserma nel dopoguerra (anni 60 come e' comprovato dal colore oliva del cerchione e dall'apertura ridotta dei petali dei rivetti) dove e' stato applicato l'interno (cerchione e cuffia). I rivetti di sfiato sono postbellici in colorazione oliva anni 60. Come sappiamo in caserma e' preminente la funzionalita' di un oggetto per questo motivo evidentemente l'elmetto non fu riverniciato in verde oliva anche perche' la colorazione grigioverde era ancora integra. Non dimentichiamo che negli anni 80 si sono continuati a usare in grande quantita' i 33 in verde oliva chiaro (colorazione degli anni 60) senza adeguarli nella colorazione alle mimetiche color verdone in dotazione con conseguente palese stonatura della cromaticita' della uniforme nel suo complesso (per ovviare alla stonatura cromatica ben si penso' di produrre e utilizzare telini in colore verdone scuro come le mimetiche). Pertanto questo 33 veterano si e' salvato nella sua austera livrea perche' anche lui vittima (fortunatamente) di questa filosofia spiccia da caserma. Tra l'altro i 33 con colorazione prebellica che ci sono pervenuti sono anch'essi vittima di questa "filosofia". Inoltre in caserma la casistica delle colorazioni post subite dai 33 bellici e' varia: in alcuni casi i 33 sono stati sverniciati solo esternamente e colorati (in alcuni casi solo all'esterno in altri anche internamente o limitatamente alle falde) in altri casi sono stati sverniciati esternamente e internamente e integralmente riverniciati, in altri casi ancora sono stati lasciati nel colore originario e verniciati (in alcuni casi solo esternamente in altri anche internamente o limitatamente alle sole falde interne. Peccato per l'alterazione subita dall'elmetto quale "replica" e per la sostanza lubrificante postagli addosso. Ciao.
|
|