Se posso integrare, non deve lasciare perplessi tale sorpresa: molte volte si guarda in una sola direzione nel valutare, ma trattandosi di "guerra mondiale" bisogna guardare gli equilibri di un globo intero, per cui sia figurativamente sia letteralmente in questo caso bisogna considerare una cosa: la vastità* della Russia. Ebbene, il più grande timore di Stalin nel '41 non era la Germania, bensì il Giappone; tutta l'attenzione da parte sovietica era semplicemente orientata dalla parte opposta rispetto all'Europa, attenzione che si è spenta con un gran sospiro di sollievo quando i Giapponesi hanno attaccato Pearl Harbor, rivolgendosi quindi non contro la Russia ma contro gli USA; guardacaso nel giro di qualche settimana, a dicembre '41 furono spostate 40 divisioni siberiane dal'ormai inesistente fronte giapponese verso il settore di Mosca, arrestando l'avanzata tedesca e passando al contrattacco.
Sono stati in sostanza sei mesi di sacrifici sul "fronte tedesco" per scongiurare il pericolo di un "fronte giapponese".