Oggi è il 25 aprile.
A prescindere da qualsiasi opinione politica, è una data storicamente importante.
Mi permetto di ricordarla con un elmetto che possiedo, che mi pare proprio in tema con la ricorrenza.
E' un elmetto che ho già* presentato su qualche altro forum, per cui mi scuso con quelli che già* lo conoscono.
Come vedete è un M33 con fregio fatto a mano del Comitalo Liberazione Nazionale; il simbolo è dipinto anche sui graffi, ma ciò non la considero una discriminante per l'eventuale autenticità*, in quanto ovviamente si tratta di un elmetto "catturato" e già* usato, e l'ignoto artista non si è preoccupato certo di restaurarlo prima di applicare il suo simbolo; la spada fiammeggiante è l'emblema dei partigiani di Giustizia e Libertà*, organizzazione seconda come consistenza ai Garibaldini di ispirazione comunista.
Giustizia e Libertà* era un movimento antifascista fondato nel 1929 in Francia da esuli fra i quali emerse come leader Carlo Rosselli; era un movimento, come si direbbe oggi "trasversale" di impostazione liberal-socialista, dove confluivano elementi republicani e democratici, di ispirazione Risorgimentale e che riprendeva le idee di Piero Gobetti e Gaetano Salvemini, in sostanza non tanto e non solo la lotta contro il regime Mussoliniano, ma anche e soprattutto delle premesse storico-politiche che lo avevano generato.
Durante la Resistenza "Giustizia e Libertà*" divenne il "braccio armato" del Partito d'Azione, movimento che oggi potremmo definire di centro sinistra e che raccoglieva numerosi personaggi antifascisti ma non disposti ad accettare le ambizioni e imposizioni egemoniche comuniste di ispirazione sovietica; fra i nomi più rappresentativi Ferruccio Parri, Ugo La Malfa, Emilio Lussu, Riccardo Lombardi.
Nel movimento però si scontravano numerosi "correnti" che, finita la guerra e venuto a mancare il "collante" ideologico della lotta antifascista, portò nel primissimo dopoguerra alla scissione in numerosi altri piccoli partiti e la fine del Partito d'Azione.
L'elmetto che propongo, uscendo da ogni canone normativo, ovviamente può essere "creduto" oppure no, può essere un elmetto "operativo" oppure un oggetto reducistico, creato ad arte per ricorrenze e manifestazioni, anzi, pare che in tale uso sia stato comunque impiegato fino a non molti anni fa, fin quando, probabilmente per ovvi motivi biologico-anagrafici, il possessore non ha più potuto esibirlo.
Credo comunque sia un documento importante e in ogni caso un bell'esemplare di elmetto bellico.
Inoltre ha una particolarità* che lo rende forse ancora più interessante: sul lato destro è evidente "qualcosa" di cancellato, potrebbe essere uno scudetto; non ne è rimasto che qualche microscopico frammento, per cui ognuno può immaginare cosa vuole.