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Discussione: Photoshop nella storia

  1. #21
    Utente registrato
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    Re: Photoshop nella storia

    Pubblico un'altra foto "simbolo" opera di uno dei più grandi fotografi di guerra mai esistiti:
    Robert Capa
    parlo del "miliziano che cade" foto anche questa non dubbia per taroccamento ma per sospetta messa in scena, chiaramente una foto ritoccata o inscenata o semplicemente accompagnata da una spiegazione fasulla può essere usata per falsificare o strumentalizzare la realtà ...............
    non voglio chiaramente prendere posizione ma soltanto riportare i sospetti che hanno circondato questa foto.
    La foto risale al 5 settembre 1936 e pubblicata la prima volta sulla rivista francese "VU"
    ed è proprio da lì che nasce il primo sospetto infatti viene pubblicata una seconda foto con un'altro miliziano che cade preticamente nello stesso punto, ma senza che si veda traccia di altri caduti, il titolo recita:"COMMENT ILS SONT TOMBES"..........
    Le contrastanti versioni a proposito di Robert Capa stesso sulla foto hanno fatto il resto, chiaramente vi sono anche molti fautori dell'autenticità della foto..........pubblico il giornale "VU" n. 445 pagg. 1106-1107 del 23 settembre 1936 e le due foto ingrandite.........
    Testimonianza questa che, come spesso succede, anche davanti alla storia passata è difficile mettersi d'accordo,
    Saluti
    Mario
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  2. #22
    Utente registrato L'avatar di kanister
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    Re: Photoshop nella storia

    Che si tratti di una messa in scena sembra sià* più che probabile: da qualche parte ho altre foto scattate in sequenza in cui si vede lo stesso miliziano vivo e vegeto, se mi date un po' di tempo le cerco, a meno che qualcuno non le abbia sottomano e le posti prima.
    Direi però che se il tema era "le foto ritoccate" stiamo passando (e forse ne sono il primo responsabile) alle foto "posate".
    Non vediamo la storia per come è ma per come siamo.

  3. #23
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    Re: Photoshop nella storia

    purtroppo ho trovato in rete solo questa, ma è ormai noto che la sequenza degli inglesi che entrano a Catania in piazza del duomo è fatta ad arte dalla propaganda...............ma vorrei vedere chi si metterebbe a scattare la foto durante degli scontri..........ma anche i soggetti dello scatto!!!!poi si sa la propaganda cerca scatti senza cose imbarazzanti.
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    NUMMERI
    di Trilussa 1944
    Conterò poco, è vero, diceva l'Uno ar Zero
    ma tu che vali?Gnente!
    Sia ne l'azzione come ner pensiero rimani un coso voto e inconcrudente.
    lo invece, se me metto a capofila de cinque zeri tale e quale a te,lo sai quanto divento? Centomila.
    È questione de nummeri.E' quello che succede ar dittatore che cresce de potenza e de valore
    più so' li zeri che je vanno appresso.

  4. #24
    Collaboratore L'avatar di Il Cav.
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    La storia del "cadavere cespuglio"del LRDG, fatto scomparire dai tecnici del LUCE in Tunisia, l' ho già raccontata altrove. I loro omologhi britannici molto spesso taroccavano i cadaveri dei caduti nemici spostandoli in posizioni tragiche o ridicole. Quanto agli italiani caduti sul campo gli operatori dei cinegiornali inglesi volevano dare l' immagine del R.E. come una massa di imbelli e servili "dagos" costretti a combattere la guerra di Hitler. Era perciò cosa comune e ripetuta su vari fronti (AOI, AS, Sicilia) frugare le tasche o il portafogli del cadavere, magari già in rigor mortis, e mettergli tra le mani la foto dei familiari, come fosse stato colto dalla morte in quell' atto patetico. Foto simili stampate su volantini furono poi aviolanciate sul territorio italiano. La popolazione civile di Derna e Bengasi occupate dall' VIII^ Armata fu costretta a inginocchiarsi e supplicare soldati colored (indiani, maori, africani) e cinematografati.

  5. #25
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    Una piccola considerazione : se 80 anni fa riuscivano a fare queste semplici elaborazioni fotografiche senza l'ausilio di computer.........cosa ci fanno credere gli organi di stampa, di governo e militari ai giorni nostri con computer e programmi sempre più sofisticati ?
    Meglio non sapere...
    Comincio un sacco di cose e non ne finisco nes

  6. #26
    Utente registrato L'avatar di tonle
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    beh, negli anni '90, sono riusciti a far credere che Saddam avesse il raggio fotonico iperspaziotemporale o la grande Bertha de noartri o chissà quale altra diavoleria ... e i risultati si godono adesso ...
    "se dan da bere al soldato, è per fregarlo o perchè è già spacciato ..." (Arturo Pérez Reverte, Il ponte degli assassini)

  7. #27
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    Di tutto e di più... ce ne accorgeremo un domani..
    Comincio un sacco di cose e non ne finisco nes

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