Salve,
vorrei conoscere il periodo d'uso di questi fregi da braccio EI
sono di piccole dimensioni in foto potete vederli confrontati
con una moneta da un euro; vi ringrazio per il vostro aiuto
saluti
Raffaello/Quex
Salve,
vorrei conoscere il periodo d'uso di questi fregi da braccio EI
sono di piccole dimensioni in foto potete vederli confrontati
con una moneta da un euro; vi ringrazio per il vostro aiuto
saluti
Raffaello/Quex
Occorre molto tempo affinche' una buona idea faccia il giro della testa di un coglione.
L.F.Celine
Sono tutti distintivi d'onore e di specializzazione dell' Esercito..........
Esistono tre tipi di uomini : Uomini , Ominicchi e Quaquaraquà.........
Caro 138^Legione,
ti offro un caffè se mi dici il periodo in cui erano in uso..
saluti
Raff
P.S. vabbè offrimelo tu come fai ogni domenica
Occorre molto tempo affinche' una buona idea faccia il giro della testa di un coglione.
L.F.Celine
... anni '50-'60 e anche '70...
ciao
fm
E' la somma che fa il totale.
Credo fino alla fine degli anni 80!
Esistono tre tipi di uomini : Uomini , Ominicchi e Quaquaraquà.........
Ciao, io ero del "XII '78"...Originariamente Scritto da 138^Legione
Avevo anch'io uno di questi fregi (fuori ordinanza) cucito sulla "drop"...
Ho la "drop" completa ancora in soffitta...
Il mio però era di materiale gommoso/plastico su fondo di panno, non ricamato...
A dire il vero non ne ho mai visto uno ricamato...
Penso siano anni '60 massimo '70...
Poi sono stati soppiantati da quelli "plastici"...
Ciao
La vita è un temporale... prenderlo nel .... è un lampo...!!!
El vento, el ... e i siori i gà sempre fato quel che i gà voludo lori...
"Se un bischero dice 'azzate vorti'osamente può apri' un varco spazio temporale, in cui può incontrassi po'i se'ondi prima, generando 'osì un'infinita e crescente marea di 'azzate"... Margherita Hack
Si tratta della prima serie di distintivi di carica e specializzazione dell'Esercito Italiano del dopoguerra, adottati con circ. n. 220 del Giornale Militare Ufficiale in data 30/05/1949.
Furono realizzati in due versioni: la prima era ricamata in filato di rayon su panno kaki (o nero per Carabinieri) - il ricamo poteva essere a macchina oppure a mano.
Successivamente fu introdotta una seconda versione, in plastica stampata a caldo su panno (per intenderci lo stesso tipo di lavorazione degli scudetti omerali di Grandi Unità o Scuole, ancora in uso tuttora).
Molti di questi distintivi furono progressivamente aboliti nel corso degli anni successivi e quindi si può affermare che il loro uso non andò oltre la metà degli anni Settanta, anche se alcuni di essi (ad esempio l'aiutante di sanità), non essendo stati sostituiti da nuovi modelli, potrebbero essere stati indossati pure in periodi successivi.
Sta di fatto che una buona parte di questi distintivi era descritta sul primo vero "Regolamento sulle Uniformi dell'Esercito" pubblicato nel dopoguerra, quello edito nel 1971.
Proprio dall'inizio degli anni Settanta entrarono nell'uso comune gli scudetti di specializzazione (in plastica stampata a caldo su panno oppure ricamati a mano), del tutto fuori ordinanza, anche se frequentemente tollerati, scudetti talora molto fantasiosi (ad es. macellaio, spaccista, ecc.)che fecero la fortuna dei tanti negozietti di articoli militari presenti vicino alle caserme.
saluti Giuseppe
Salve Giuseppe,
BENVENUTO su WorldWar! ti ringrazio per la tua esauriente e documentata risposta.
saluti
Raffaello/Quex
P.S. sei il Giuseppe L. di cui spesso leggo gli articoli su U.A.?
Occorre molto tempo affinche' una buona idea faccia il giro della testa di un coglione.
L.F.Celine
Sì, sono proprio io.
Ho scritto un articolo su questa serie di distintivi su un numero un po' vecchio di Uniformi & Armi, il n. 135 del Luglio 2007 (titolo: i primi dopo l'ultima guerra - "I primi distintivi di specializzazione dell'Esercito Italiano del dopoguerra, 1949-1955").
Saluti Giuseppe Lundari
QuotoOriginariamente Scritto da Furiere Maggiore
luciano
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