Attenzione a non confondere le cose. Vero che il rancio arrivava in prima linea negli appositi contenitori e ci fosse la necessità di arrangiarsi. Numericamente però il grosso della truppa non era in trincea di prima linea, per quanto a ridosso di questa si trovasse, ma si trovava dislocato in una fascia di alcuni km alle spalle. Ad esempio tutti i reparti del Genio non stazionavano in prima linea, ma vi si recavano alla bisogna per svolgere i servizi (stendimenti, lavori di muratura ecc.) ed erano acquartierati più indietro. Tutta la logistica coi magazzini e i trasporti, i comandi di reparto, le artiglierie, le truppe in riserva ecc. non stavano in prima linea, ma in luoghi defilati, magari talvolta anche raggiunti dalle artiglierie, dove comunque esistevano strutture di cucina attrezzate. In Friuli e verso il Carso praticamente tutte le osterie erano diventate mense. Anche in alta montagna e subito a ridosso delle prime linee, per chi ha potuto visitare quelli che furono villaggi di baracche, è del tutto evidente che c'erano baracche-cucina attrezzate.
Infine non dimentichiamo che le truppe a riposo o in riserva, o comunque lontane dalle linee, spesso integravano il rancio "ufficiale" con cibo acquistato privatamente (quando potevano permetterselo) o comunque procurato fuori dai canali ufficiali (rubato ai magazzini, arrivato da casa, rubacchiato qua e la dai campi e le cascine). Quindi esisteva un po' dovunque l'esigenza di arrangiarsi.
Franz