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Discussione: Prigionieri austro-ungarici

  1. #1
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    Prigionieri austro-ungarici

    austriaimper_320x198.gif

    Salve,

    domanda da 1 milione di dollari....

    Non ho ancora trovato alcun libro dove siano ritratti prigionieri austriaci, fronte italiano, con elmetto indossato.

    Siccome vi sono molte foto di prigionieri italiani, anche portati nelle retrovie, che ancora indossano o hanno l' Adrian con se', mi chiedevo come mai tutte le foto di austriaci catturati ci rappresentino gli stessi con i kappen, ma mai con gli sthalhelm....
    (forse gli austriaci facevano foto subito?.....)

    Grazie.


    Ch

  2. #2
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    Re: Foto Prigionieri Austriaaci con elmetto?

    forse in quanto parecchio più pesante e ingombrante dell'Adrian, preferivano liberarsene subito? Se non altro il kappe riparava da sole e freddo .... ma è solo una mia ipotesi .... non penso che lo stahlhelm venisse requisito per altro utilizzo. Parere personale chiaramente ....... ciao, Tonle
    P.S. Amedeo Tosti nel suo racconto "Piccoli cimeli di una grande tragedia" scrive di "torme di uomini sudici e malvestiti, dall'aspetto denutrito e stanco, con un senso di supina e quasi animalesca rassegnazione dipinto sul volto. Più che l'onta della sconfitta, pesava su quell'enorme gregge umano l'ansia di tornare in patria, l'incertezza del domani; se taluno atteggiava la bocca ad un sorriso, che sembrava piuttosto un ghigno, era probabilmente per la soddisfazione di veder finita finalmente la guerra e di poter saziare la fame: poiché in Italia - lo sapevano e lo dicevano tutti - c'era ancora tanto e bono manciare. I primi contatti d'ordinario, dei prigionieri con i nostri soldati e con i civili, si risolvevano in una richiesta di alimenti; in cambio offrivano di tutto, denaro, orologi, oggetti di equipaggiamento, e soprattutto quelle targhette commemorative dei fatti più salienti della guerra, ch'erano una caratteristica dell'esercito austriaco, ed i distintivi metallici di unità e reparti. Di queste targhette e distintivi ne possedevano tutti in numero più o meno grande; c'erano dei soldati, che ne avevano addirittura costellati i sudici berretti".

    Forse qualche elmetto veniva anche scambiato in cambio di tabacco o un pezzo di pane .... vai a sapere.
    "se dan da bere al soldato, è per fregarlo o perchè è già spacciato ..." (Arturo Pérez Reverte, Il ponte degli assassini)

  3. #3
    Utente registrato L'avatar di leon1949
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    Re: Foto Prigionieri Austriaaci con elmetto?

    la mosca bianca prigioniero con elemetto ,ma io penso che sia stato cattturato durante un servzio magari di guardia cioè di sorpresa e non abbia fatto in tempo a disfarsene . ciao
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  4. #4
    Utente registrato L'avatar di leon1949
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    Re: Foto Prigionieri Austriaaci con elmetto?

    mi scuso ma la fonte della foto e la grande guerra dolomiti di wachtler e obwegas tanto per precisione ciao

  5. #5
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    Re: Foto Prigionieri Austriaaci con elmetto?

    Citazione Originariamente Scritto da tonle
    forse in quanto parecchio più pesante e ingombrante dell'Adrian, preferivano liberarsene subito? Se non altro il kappe riparava da sole e freddo .... ma è solo una mia ipotesi .... non penso che lo stahlhelm venisse requisito per altro utilizzo. Parere personale chiaramente ....... ciao, Tonle
    P.S. Amedeo Tosti nel suo racconto "Piccoli cimeli di una grande tragedia" scrive di "torme di uomini sudici e malvestiti, dall'aspetto denutrito e stanco, con un senso di supina e quasi animalesca rassegnazione dipinto sul volto. Più che l'onta della sconfitta, pesava su quell'enorme gregge umano l'ansia di tornare in patria, l'incertezza del domani; se taluno atteggiava la bocca ad un sorriso, che sembrava piuttosto un ghigno, era probabilmente per la soddisfazione di veder finita finalmente la guerra e di poter saziare la fame: poiché in Italia - lo sapevano e lo dicevano tutti - c'era ancora tanto e bono manciare. I primi contatti d'ordinario, dei prigionieri con i nostri soldati e con i civili, si risolvevano in una richiesta di alimenti; in cambio offrivano di tutto, denaro, orologi, oggetti di equipaggiamento, e soprattutto quelle targhette commemorative dei fatti più salienti della guerra, ch'erano una caratteristica dell'esercito austriaco, ed i distintivi metallici di unità e reparti. Di queste targhette e distintivi ne possedevano tutti in numero più o meno grande; c'erano dei soldati, che ne avevano addirittura costellati i sudici berretti".

    Forse qualche elmetto veniva anche scambiato in cambio di tabacco o un pezzo di pane .... vai a sapere.
    Tutto può essere, ma...
    Francamente ho qualche riserva su entrambe le cose...
    Innanzitutto credo che Amedeo Tosti scrivesse anche sull'onda di una propaganda, che interpretava e descriveva la realtà delle parti in modo tutt'altro che obiettivo e sincero: è vero che, nell ultime fasi della guerra il pane degli austriaci era impastato anche con la segatura, ma anche in Italia la fame si tagliava col coltello, altro che "tanto e bono manciare"... di pellagra ed altre malattie da denutrizione, di TBC e di malaria si moriva tranquillamente in ampie zone del Bel Paese...
    Ovviamente la propaganda amava illustrare il nemico affamato e in braghe di tela e l'Italia in comode pantofole, al sicuro e al calduccio, con rancio "ottimo e abbondante, signor Generale..."... ma se tra le due guerre si è dovuta bonificare la pianura pontina e colonizzare la Libia non è stato tanto per distribuire la ricchezza, quanto, piuttosto, per ammortizzare la fame...
    Che poi ci fosse qualcuno disposto a scambiare anche un solo tozzo di pane per un inutile copricapo di ferraglia, peraltro disponibile in quantità ad ogni piè sospinto... ci credo poco...

  6. #6
    Utente registrato L'avatar di Hetzer
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    Re: Foto Prigionieri Austriaci con elmetto?

    Io ricordo su una vecchia rivista, potrebbe essere un vecchio numero di Storia Illustrata o uno speciale di un vecchio Epoca dedicato alla battaglia di Vitorio Veneto, una foto di 4/5 soldati austriaci appena catturati col capppottone lungo, l'elmetto in testa e l'aria parecchia dimessa.....
    Dire però con certezza dove la vidi, ma soprattutto ricordare dove misi la rivista è un bel problema, dovrei aver tempo di cercarla, ma questa primavera però perchè in soffitta c'è un freddo che si gela....

    Ma circa l'elmetto in testa ai prigionieri ho un racconto di mio nonno Vincenzo.
    Scrivo con crescente difficoltà i suoi racconti in quanto mi prende un groppo in gola tale da nn riuscire più a scrivere. A raccontarli ho ormai rinunciato da tempo, da quando 4 o 5 anni fa mi misi a piangere a singhiozzo in mezzo agli amici, forse sarà l'età, la consapevolezza forse di nn aver potuto a comprendere fino in fondo tutto l'orrore che suo malgrado visse e di non averlo potuto aiutare in nessum modo.

    Dicevo mio nonno mi raccontava la prima volta che vide dei prigionieri austriaci. Era da poco arrivato al fronte, nel 1916, non era più giovanissimo (era del 1888 ed aveva già tre figli piccoli) per cui nn lo avevano chiamato subito. In prima linea si sparse la voce che un gruppo di austriaci erano stati catturati e venivano avviati alle retrovie. Mio nonno che nn aveva mai visto un nemico da vicino (...cosa che succederà purtroppo in futuro...) con altri commilitoni lì andò a vedere sfilare, con l'intento di urlargli improperi e sberleffi.
    Mi raccontava che procedevano lentamente a testa bassa, saranno stati un centinaio, erano sporchi con le divise infangate e la faccia imbrattata e mio nonno rimase stupito nel vedere che - mi diceva - se nn avessero avuto il loro elmetto in testa potevano essere benissimo scambiati per nostri soldati, in quanto anche i nostri erano sporchi e logori, come i nemici. Mio nonno rimase molto stupito da questa cosa, aveva sempre immaginato i nemici come chissà cosa, invece erano uomini, identici a loro. Nessuno dei soldati italiani, dopo le prime urla, insultò i prigionieri, anzi li videro passare in silenzio, quasi commiserando il loro stato.
    Mio nonno non considerò mai gli austriaci come nemici, erano per lui uomini, come lui, mandati a combattere e a morire in una guerra non voluta certo da loro ma dai governi, dalle potenze e dagli industriali, gli unici che nelle guerre traevano guadagno.

    Beh ho fatto qualche sosta, ma sono riuscito a raccontarla, spero di non avervi annoiato.

    Un saluto
    Io non ho girato il mondo ma il mondo ha girato intorno a me.

  7. #7
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    Re: Foto Prigionieri Austriaci con elmetto?

    Altro che noia... Grazie, piuttosto...
    Peccato che tutti questi ricordi rischino di svanire nel nulla...

    Quello che trovo assurdo è che i diversi regnanti, pur essendo tutti più o meno imparentati tra loro, riuscirono, per biechi interessi di potere, facendo leva sull'ignoranza dei più, a fare odiare, tra loro, i propri sudditi, dipingendo lo straniero come un mostro assetato di sangue...

    Di qui la stupita sorpresa nel vedere che anche il nemico ama i bambini...

    Già che siamo in tema, vi racconto che un paio di anni fa circa, mia moglie ed io siamo stati invitati al matrimonio di una nostra amica giornalista nella città di Amburgo.
    Ci hanno accomodato ad un tavolo con una giovane famiglia di austriaci, poichè conoscevano qualche parola di italiano e di inglese.
    Abbiamo passato una splendida serata, ma è difficile immaginare la mia faccia nel riconoscere, in quella adorabile famiglia in costume tradizionale tirolese, con tanto di bimba allattata dalla mamma, l'identica scena raffigurata su un famoso kappenabzeichen d'epoca...

    Eppure era proprio questa la gente che ci pigliava a schioppettate, caldamente ricambiata...

  8. #8
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    Re: Foto Prigionieri Austriaci con elmetto?

    Le foto di prigionieri tedeschi con l'elmetto nell'immediatezza della battaglia è senz'altro più facile da trovare, credo che una volta fatti prigionieri molti preferissero semplicemente tenere una volta lontano dal fronte, un berretto di panno senza dubbio più pratico e più caldo di un elmetto di ferro, se fossi fatto prigioniero cosa mi servirebbe tenermi sul capo un peso inutile e per niente pratico?
    Però, anche quanto avete detto circa le motivazioni, esse non sono del tutto da escludere, ma maggiornente ritengo, sia solo una questione di praticità.

    Zona Piave, prigionieri cominciano ad affluire verso i centri di raccolta.
    [attachment=0:1jefjm8k]tedeschi 2.jpg[/attachment:1jefjm8k]
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    luciano

  9. #9
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    Re: Foto Prigionieri Austriaci con elmetto?

    Parlo da ignorante in materia, ma... non è che l'elmetto veniva sequestrato in quanto un "potenziale strumento di offesa"...???
    Mi spiego meglio, magari si temeva che il prigioniero potesse usare a mo' di arma impropria un elmetto di acciaio comunque pesante...
    Se ho detto una castronata accetto tutte le correzioni...
    Ciao.
    La vita è un temporale... prenderlo nel .... è un lampo...!!!
    El vento, el ... e i siori i gà sempre fato quel che i gà voludo lori...

    "Se un bischero dice 'azzate vorti'osamente può apri' un varco spazio temporale, in cui può incontrassi po'i se'ondi prima, generando 'osì un'infinita e crescente marea di 'azzate"... Margherita Hack

  10. #10
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    Re: Foto Prigionieri Austriaci con elmetto?

    Citazione Originariamente Scritto da Franz56
    Parlo da ignorante in materia, ma... non è che l'elmetto veniva sequestrato in quanto un "potenziale strumento di offesa"...???
    Mi spiego meglio, magari si temeva che il prigioniero potesse usare a mo' di arma impropria un elmetto di acciaio comunque pesante...
    Se ho detto una castronata accetto tutte le correzioni...
    Ciao.
    credo anch'io quello che scrivi
    H/Haflinger

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