Un elemento della divisa poco raffigurato nelle foto d'epoca, a differenza dell'elegantissimo spencer a doppio petto, è il cappotto-soprabito in uso agli ufficiali di fanteria.
Introdotto nel luglio del 1861, in sostituzione del burnous, il cappotto, tagliato nel panno grigio-azzurro, era dritto e ampio, lungo fin sotto il ginocchio e veniva chiuso con due file di cinque bottoni. Il collo, di velluto turchino filettato di scarlatto, veniva abitualmente rovesciato ma poteva essere alzato e stretto sotto il mento tramite una linguetta di panno dotata di asole alle due estremità. Poco sopra la cucitura del collo erano fissati dei bottoncini d'osso nero ai quali, oltre che la linguetta, veniva agganciato un cappuccio di caucciù annerito da usare col cattivo tempo; i paramani erano dello stesso panno del cappotto e non avevano filettatura alcuna. Su ciascun fianco era aperta una tasca verticale lunga 22 centimetri; quella di sinistra era tagliata per la sciabola.
Sulle spalle erano cuciti due passanti simili a quelli delle tuniche; il soprabito utilizzava bottoni simili a quelli della della tunica ma misuravano 28 mm invece di 21. Era foderato in lana dello stesso colore del cappotto. Gli ufficiali dei granatieri avevano una granata, in ricamo d'argento sul bavero, nel tondino di questo fregio il numero del reggimento.
Qualche tavola....
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... e una bella CDV di un tenente dei granatieri ritratto in uno studio fotografico di Udine
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Particolare che permette di notare bene le granate al bavero
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Particolare del grado al paramano
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Dopo questa carrellata di immagini la mia idea circa le poche foto è che, data la poca eleganza di questo capo di abbigliamento, gli ufficiali fossero un po' restii a farsi immortalare con questo cappotto che, tra l'altro, copriva evenuali medaglie.
Ciao,
Arturo