Carissimo AMEGLIO, se marpo si è espresso in un senso, credo davvero sia come dice,
anche alla luce del database sulle borracce presente su questo forum e che penso tu non abbia consultatoQuindi puoi fidarti del suo giudizio che poi non e' solo il suo in questo caso.Certo possiamo sbagliare tutti, marpo compreso, ma è alquanto raro...nel suo caso specifico.Se ritieni il suo parere errato dovresti eventualmente dimostrare che egli è in errore.
Ti ringrazio per l'attenzione.
ChM
Virgo fidelis Usi ubbidir tacendo e tacendo morir
Non nobis domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam
Conosci il link della discussione ?
certo eccolo qui http://www.milistory.net/forum/borra...e-vt25912.html
ero con il tablet e non riuscivo a linkare prima.
ChM
Virgo fidelis Usi ubbidir tacendo e tacendo morir
Non nobis domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam
Buon giorno,
ringrazio di cuore squalone 76 per aver postato il link.
Mi sono letto tutte e 24 le pagine dell'interessante discussione, sinceramente oltre alle affermazioni non ho trovato risposta alla mia domanda , ovvero la documentazione oppure un confronto con materiali d'epoca che attesti che il panno color "ruggine" sia effettivamente usato in Africa Orientale...............................
Detto questo rimango in attesa di una risposta che sia esauriente per me,per Dor63 e per tutti quelli che un domani leggeranno questo topic.
Grazie della gentile attenzione
Ma è "ruggine" (indicazione di un colore convenzionale, ma non certo regolamentare), oppure cachi-oliva?
Immagino sia comunque da 2 litri.
Ciao,
la borraccia di cui si sta parlando è da un litro, è risaputo che il panno delle borracce sia fatto con i cascami (scarti) delle uniformi o di altri materiali regolamentari, il problema è che questa strana tonalità di cachi-marrone simile all'ossido del ferro (ruggine) non è mai stata usata per confezionare nessun materiale regolamentare coloniale Italiano.... si avvicina a questo colore il tessuto di panno utilizzato durante la Repubblica Sociale Italiana ma di coloniale nisba.
Credo di essere uno di quelli che ha messo in giro parecchie di queste borracce "ruggine" e da sempre, nonostante il parere solo ma voce degli esperti, le ho ritenute un adattamento postbellico, come detto più volte nella discussione richiamata.
Le mie, circa cinquanta, facevano parte di un lotto di circa cinquecento recuperate in una caserma nei primi anni duemila, caki tutte le altre, e con altro materiale sempre postbellico.
Ricordo che tempo fa ne avevo postato alcune, dimostrando anche che di quattro o cinque non ce n'era una uguale all'altra come tonalità.
Se volete continuare ad insistere che si tratta di una fantomatica borraccia "africa" fate pure, però mi piacerebbe che qualcuno portasse dei documenti per confermarlo, non delle ipotesi.
Non vediamo la storia per come è ma per come siamo.
Anche a me piacerebbe avere documentazioni e non ipotesi che stabiliscano che tale borraccia 'ruggine' e' postbellica. Il primo che ha messo in giro queste borracce 'ruggine' e' stato un noto collezionista che negli anni '70 le ritrovo' assieme ad un nutrito numero di elmetti M.15 ed un altrettanto nutrito numero di elmetti M.31 con fregi della Croce Rossa Militare. PaoloM
Magari qualche altro intervento potrebbe arricchire questo thread in modo più esteso e/o più esaustivo nei dettagli...
Non sempre sono disponibili documentazioni dettagliate per dissipare dubbi e/o ipotesi alternative ... se così fosse tutte le volte, sarebbe favoloso!
E' spesso l'esperienza e la conoscenza personale che subentra per dare giudizi e nozioni specifiche ...
Il confronto e ...proprio la discussione oggettiva ...ampliano e definiscono al meglio le materie trattate e postate ...
|
|