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Discussione: rete mimetica individuale

  1. #1
    Moderatore L'avatar di hulk50
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    rete mimetica individuale

    posto le foto di due reti mimetiche che io presumo ad uso individuale(viste le dimensioni 1,50 mtl x 1,50 mtl).
    è racchiusa in un contenitore fatto con stoffa con il mimetismo tipico anni '60.
    la rete è cucita in un angolo a questo contenitore,che si chiude con due allude in legno in altrettante asole poste a croce.
    sulla rete vi sono cuciti pezzi di yuta colorata di varie dimensioni.
    il contenitore ha un passante cucito sul dorso,presumo per agganciarlo allo zaino o a qualsivoglia contenitore.
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    .....IO SONO E SARO' SEMPRE TUO AMICO! LUNGA VITA E PROSPERITA'!

  2. #2
    Utente registrato L'avatar di Hetzer
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    Re: rete mimetica individuale

    Esatto hulk è una rete mimetica ad uso individuale distribuita penso tra agli anni 60/70 a giudicare dall'apposito contenitore in tela mimetico.
    Noi ne abbiamo prese diverse a Gonzaga, due anche il lunedì di Pasqua per la modica cifra di 5 euri al pezzo, così ne abbiamo già un discreto numero per le nostre postazioni.
    Io gli ho scucito il contenitore, magari potrebbe venire buono...nn si sà mai!!
    Io non ho girato il mondo ma il mondo ha girato intorno a me.

  3. #3
    Moderatore L'avatar di hulk50
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    TORTONA(ALESSANDRIA)
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    Re: rete mimetica individuale

    Citazione Originariamente Scritto da Hetzer
    Esatto hulk è una rete mimetica ad uso individuale distribuita penso tra agli anni 60/70 a giudicare dall'apposito contenitore in tela mimetico.
    Noi ne abbiamo prese diverse a Gonzaga, due anche il lunedì di Pasqua per la modica cifra di 5 euri al pezzo, così ne abbiamo già un discreto numero per le nostre postazioni.
    Io gli ho scucito il contenitore, magari potrebbe venire buono...nn si sà mai!!
    .....IO SONO E SARO' SEMPRE TUO AMICO! LUNGA VITA E PROSPERITA'!

  4. #4
    Utente registrato L'avatar di wyngo
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    Re: rete mimetica individuale

    Citazione Originariamente Scritto da Hetzer
    Esatto hulk è una rete mimetica ad uso individuale distribuita penso tra agli anni 60/70 a giudicare dall'apposito contenitore in tela mimetico.
    Noi ne abbiamo prese diverse a Gonzaga, due anche il lunedì di Pasqua per la modica cifra di 5 euri al pezzo, così ne abbiamo già un discreto numero per le nostre postazioni.
    Io gli ho scucito il contenitore, magari potrebbe venire buono...nn si sà mai!!


    ...usati fino agli anni 90 e dismessi successivamente, ve ne erano versioni da postazione e da appostamento leggermente piu' grandi...ovviamente mai piu' sostituiti, quindi ora per mascherare le postazioni si usano gli italici ingegni!
    Ciao Francesco
    Chi nega la ragion delle cose, pubblica la sua ignoranza

    Leonardo da Vinci

  5. #5
    Moderatore L'avatar di squalone1976
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    Re: rete mimetica individuale

    Come sempre ci facciamo riconoscere.............

    ChM
    Virgo fidelis Usi ubbidir tacendo e tacendo morir

    Non nobis domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam

  6. #6
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    Re: rete mimetica individuale

    Citazione Originariamente Scritto da wyngo
    Citazione Originariamente Scritto da Hetzer
    Esatto hulk è una rete mimetica ad uso individuale distribuita penso tra agli anni 60/70 a giudicare dall'apposito contenitore in tela mimetico.
    Noi ne abbiamo prese diverse a Gonzaga, due anche il lunedì di Pasqua per la modica cifra di 5 euri al pezzo, così ne abbiamo già un discreto numero per le nostre postazioni.
    Io gli ho scucito il contenitore, magari potrebbe venire buono...nn si sà mai!!


    ...usati fino agli anni 90 e dismessi successivamente, ve ne erano versioni da postazione e da appostamento leggermente piu' grandi...ovviamente mai piu' sostituiti, quindi ora per mascherare le postazioni si usano gli italici ingegni!
    Ciao Francesco
    ...vero ma solo in parte. La dottrina e le condizioni di impiego di oggi danno molto meno importanza di un tempo al mimetismo . Anche il disegno "vegetato" è stato adottato più che altro per rendere i militari italiani DIVERSI e DISTINGUIBILI dagli altri eserciti, più che per mascherarli. Per contro, chi deve davvero "sparire", tipo le Forze Speciali o gli Acquisitori Obiettivi hanno in dotazione eccellenti materiali invisibili non solo all'occhio umano, ma anche alle camere termiche e ai sensori IR. La povera vecchia reticella con gli straccetti cuciti andava benissimo, ma trenta anni fa...e sulla Soglia di Gorizia. Oggi è un oggetto carino. Ma niente di più. Ciao.
    Al

  7. #7
    Utente registrato L'avatar di wyngo
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    Re: rete mimetica individuale

    ...vero ma solo in parte. La dottrina e le condizioni di impiego di oggi danno molto meno importanza di un tempo al mimetismo . Anche il disegno "vegetato" è stato adottato più che altro per rendere i militari italiani DIVERSI e DISTINGUIBILI dagli altri eserciti, più che per mascherarli. Per contro, chi deve davvero "sparire", tipo le Forze Speciali o gli Acquisitori Obiettivi hanno in dotazione eccellenti materiali invisibili non solo all'occhio umano, ma anche alle camere termiche e ai sensori IR. La povera vecchia reticella con gli straccetti cuciti andava benissimo, ma trenta anni fa...e sulla Soglia di Gorizia. Oggi è un oggetto carino. Ma niente di più. Ciao.
    Al[/quote]


    ...la dottrina serve solo a chi parla di queste cose...ai soldati servono i materiali, che a volte non ci sono piu'...i posti di osservazione non si mascherano nel 2012 con le barzellette e il mimetismo serve dal 1915, tempo in cui sparirono le giubbe rosse e si passo' al grigioverde.
    Il disegno vegetato è stato un'applicazione della scomposizione delle forme e in questo eravamo nel 2004 troppo uguali ai Marines americani, con la nostra mimetica desertica vegetata...quindi niente di piu' lontanamente errato...La barzelletta che ci dovevamo distinguere dagli altri perche' siamo italiani è tale e basta e il fatto che accade cio' che accade in Afghanistan o che è successo in Iraq lo dimostra ampiamente e drammaticamente...attualmente con i disegni a scomposizione di immagine a pixel adottati da molte Forze armate mondiali hanno recuperato terreno rispetto a noi e anche le uniformi delle Forze Speciali sono soltanto diverse dalle nostre solo per dettagli, essendo a ridotta marcatura IR come le vegetate!
    La povera vecchia reticella è degli anni 60, adesso le reti si fanno con materiali retroriflettenti e si mascherano anche pezzi d'artiglieria facendoli scomparire...le operazioni non si fanno con le sole SF, i Predator e gli Apache...serve l'uomo con tutte le sue componenti e le Forze Speciali e gli Acquisitori, che tra l'altro sono anche stati declassati da Forze Speciali a Forze per Operazioni Speciali, sono numeri insignificanti in una Operazione complessa come puo' essere ISAF o Enduring Freedom e con contributi in linea con i tempi...
    Le operazioni militari non sono un videogioco...e in Italia di sedicenti esperti, come di calcio ce ne sono anche troppi, i professionisti sono ben altri.
    Ciao Francesco
    Chi nega la ragion delle cose, pubblica la sua ignoranza

    Leonardo da Vinci

  8. #8
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    Re: rete mimetica individuale

    Verissimo che la dottrina serve solo a chi parla. Per il vero, io ho citato non la dottrina ma le mie esperienze. A inizio anni 2000 ho avuto la ventura di parlare con il team del col. Lupini che si stava occupando di progettare le nuove mimetiche; lo scopo dichiarato del nuovo disegno era davvero , oltre a rendere il soldato meno visibile, quello di distinguerlo da altri eserciti...ripeto che eravamo nei primi anni 2000, ci sentivamo "diversi" ... Nassiriya era ancora da venire. Il progetto prevedeva nuove magliette, felpe, buffetterie, ma si fermò alle tute. Dopo qualche tempo lo stesso team presentò una relazione in cui elencava un gran numero di difetti da correggere ( a partire prooprio dal tono dei colori), ma la cosa deve essere finita lì.

    Una buona conferma del fatto che il fattore "riconoscimento" è preminente su quello "mimetico" è proprio l'esempio della mimetica desertica, troppo simile a quella americana e ritirata quasi subito: il soldato italiano in Afghanistan con la mimetica continentale è più visibile, ma si sente più sicuro. E qui vengo a parlare del colore delle mimetiche italiane, che, come è facile vedere, mimetizzano assai poco nel teatro europeo. Infatti il progetto prevedeva colori molto più scuri, con macchie "quasi nere" che avrebbero dovuto garantire la "profondità". La ditta produttrice sbagliò il bagno di colore e le tute vennero prodotte nella tinta rossastra che conosciamo. La tendenza a scolorire fa poi il resto, per cui una tuta molto scolorita fa bene il suo lavoro in ambiente desertico, ma lo fa davvero per caso.

    Quanto al mimetismo in generale, chi abbia assistito ad un qualunque addestramento dell' esercito italiano negli ultimi anni si rende immediatamente conto che di mimetizzarsi ci si preoccupa ben poco. Dottrina o no.

    Mi scuso per l' eventuale OT. Ciao
    Al

  9. #9
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    Re: rete mimetica individuale

    Citazione Originariamente Scritto da alvise contarini
    Verissimo che la dottrina serve solo a chi parla. Per il vero, io ho citato non la dottrina ma le mie esperienze. A inizio anni 2000 ho avuto la ventura di parlare con il team del col. Lupini che si stava occupando di progettare le nuove mimetiche; lo scopo dichiarato del nuovo disegno era davvero , oltre a rendere il soldato meno visibile, quello di distinguerlo da altri eserciti...ripeto che eravamo nei primi anni 2000, ci sentivamo "diversi" ... Nassiriya era ancora da venire. Il progetto prevedeva nuove magliette, felpe, buffetterie, ma si fermò alle tute. Dopo qualche tempo lo stesso team presentò una relazione in cui elencava un gran numero di difetti da correggere ( a partire prooprio dal tono dei colori), ma la cosa deve essere finita lì.

    Una buona conferma del fatto che il fattore "riconoscimento" è preminente su quello "mimetico" è proprio l'esempio della mimetica desertica, troppo simile a quella americana e ritirata quasi subito: il soldato italiano in Afghanistan con la mimetica continentale è più visibile, ma si sente più sicuro. E qui vengo a parlare del colore delle mimetiche italiane, che, come è facile vedere, mimetizzano assai poco nel teatro europeo. Infatti il progetto prevedeva colori molto più scuri, con macchie "quasi nere" che avrebbero dovuto garantire la "profondità". La ditta produttrice sbagliò il bagno di colore e le tute vennero prodotte nella tinta rossastra che conosciamo. La tendenza a scolorire fa poi il resto, per cui una tuta molto scolorita fa bene il suo lavoro in ambiente desertico, ma lo fa davvero per caso.

    Quanto al mimetismo in generale, chi abbia assistito ad un qualunque addestramento dell' esercito italiano negli ultimi anni si rende immediatamente conto che di mimetizzarsi ci si preoccupa ben poco. Dottrina o no.


    Mi scuso per l' eventuale OT. Ciao
    Al
    ...l'obbiettivo era quello di distinguere il soldato italiano dagli altri ma in quel tempo erano gia' ampiamente noti gli sforzi, ovviamente piu' concreti, degli americani per una nuovo sistema di mimetismo e noi, che siamo un popolo di ingegnosi e intuitivi, ci siamo arrivati in meno tempo ma abbiamo perso quel vantaggio nel sistema produttivo...ovvero le nostre ditte hanno fatto quello che volevano perche' il nodo FFAA-Fabbriche è sempre stato un campo minato, dove per motivi ampiameente noti da decenni, nessuno è in grado di mettervi mano concretamente.
    Sta di fatto che a Nassiriya ci siamo andati con i materiali di 10 anni prima, scarpe e tute assolutamente inadatti e in via di dismissione...come al solito non vi erano taglie e numeri adatti a tutti e dopo poco ci si rese conto che il sistema stava collassando; il secondo contingente addirittura arrivo' con le uniformi continentali perche' le desertiche nel frattempo erano terminate o destinate ad altri contingenti...successivamente furono distribuite le nuove uniformi desertiche che erano spettacolari e sufficientemente robuste , con scarpe e materiali che furono acquistati al commercio perche' l'Amministrazione non aveva adottato nulla!...la Dottrina aveva colpito ancora e la spesa è stata enorme...
    La mimetica vegetata desertica non è stata affatto ritirata, la usano le SF e le FOS in diversi contesti, anzi, hanno prodotto anche giubbe e pantaloni in goretex con le stesse tonalita' e per terminare cito la beffa della distribuzione di questi capi ai partecipanti di "Vivi le Forze Armate", ovvero i novelli boy scout che effettuavano un piccolo periodo in caserma per incentivare gli arruolamenti, con costi esorbitanti per l'Amministrazione...
    Relativamente alla mimetica vegetata invece effettivamente la Ditta manco' l'obbiettivo produttivo e le divise erano e sono scolorite dopo pochi lavaggi, caratteristica mai risolta, ma da meno di un'anno la tonalita' del nero è stata introdotta, segno tangibile che forse qualcuno si è accorto che per il contesto europeo forse, il rosa non è davvero adatto...
    Il soldato italiano in Afghanistan lavora e combatte con la mimetica vegetata, ha smesso di sentirsi al sicuro perchè indossa quella divisa...perche' è un professionista e non crede piu' alle favole dei tempi della soglia di Gorizia!
    ...infine sul mimetismo...nelle esercitazioni dove assistono i civili o i grandi capi, il "must" è che i soldati si devono vedere...negli addestramenti reali e nelle simulazioni tipo il trasporto e l'evacuazione di un ferito, aspettando l'elicottero per l'esfiltrazione da zona ostile o nella torre di guardia a Bala Murghab il mimetismo fa la differenza e ti salva la vita...il problema principale dell'Italia è questo, chi progetta le cose per chi deve poi rischiare la pelle, è impregnato di dottrine o vive su un'altro pianeta oppure dovrebbe fare altro!
    La realta' è sotto gli occhi di tutti, se si guarda un gruppo di soldati si puo' constatare che hanno tutti capi di vestiario ed equipaggiamento diversi per colore, foggia e tipologia, questo per ricordare che non si è stati in grado di supportarli con materiali decenti o adatti all'uso che se ne deve fare e che per fare bene il loro lavoro, gli stessi soldati acquistano cio' che a loro serve sul libero mercato e nelle loro possibilita'...questa non è logistica ma disfatta e io non parlo di fatti ma della mia esperienza quotidiana...nel caso di dubbi, si puo' osservare le immagini di soldati in missione o chiedere di entrare in una qualsiasi Caserma per chiarirsi le idee!
    La dottrina infine, e chiudo profondamente e dolorosamente in OT, ci ha detto che siccome le reti di mascheramento sono state dismesse da qualche profondo conoscitore della cosa militare che magari non ha mai nemmeno sparato in poligono, i soldati che dovevano mimetizzare il posto comando a Nassiriya(Iraq), o il centro trasmissioni a Shindand (Afghanistan), oppure il veicolo del controllore avanzato dell'appoggio aereo a Bala Murghab(Afghanistan), si dovevano arrangiare...come quando avevano le scarpe di cartone in Russia un po di tempo fa...
    ...meditate gente...e non vi ricordate dei soldati, solo quando sono diventati o li fanno diventar eroi!
    Ciao Francesco
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    Leonardo da Vinci

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