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Discussione: PIASTRINI DEI LAGER NAZISTI

  1. #11
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    Citazione Originariamente Scritto da kanister

    Come giustamente dice Waffen questi piastrini erano destinati ai prigionieri di guerra tedeschi. L'unico che lascia un poco interdetti è quello che definirei artigianale, probabilmente si tratta della sostituzione di uno regolamentare perduto. Se avete dei dubbi sull'efficienza tedesca vi racconto un fatto che ho trovato esposto in un museo in Inghilterra: Un ufficiale inglese fu catturato a Dunkirk, quindi nel 1940 e gli furono sequestrati vari oggetti tra cui diverso contante ed un coltellino tascabile. Quando nel 1945, dopo diversi cambi di campo di prigionia, fu liberato, si vide riconsegnare in una busta il suo coltello e l'equivalente in marchi, purtroppo supersvalutati, del contante che gli era stato sequestrato cinque anni prima. Forse i tedeschi riuscivano ad affamare i prigionieri, a sfruttarli in ogni modo, ad annullarli,... però come efficienza burocratica.....
    Forse sul trattamento che i tedeschi riservavano ai prigionieri di guerra si deve sfatare qualche luogo comune.
    Forse, infatti, le condizioni dei prigionieri nei campi di prigionia militari non dovevano essere tanto peggiori rispetto alle condizioni che vivevano tutti gli altri prigionieri di guerra...
    Altra cosa, ovviamente, i campi di sterminio etnico, la cui sola idea è diabolica, inumana, assurda, vigliacca e scelere.
    Dico questo perchè esiste, nel campo del collezionismo orologiero, una rara serie di Rolex, molto particolari...
    Al momento in cui i piloti o, comunque, i militari britannici o americani venivano fatti prigionieri, veniva loro sequestrato, tra le altre cose, l'orologio d'ordinanza.
    A semplice richiesta epistolare, Mr. Wilsdorf, imprenditore svizzero, ma di nazionalità* e nascita tedesca (bavarese), fondatore e proprietario della Rolex, inviava uno dei suoi orologi, accompagnato da una lettera in cui diceva che l'orologio sarebbe stato pagato, dal destinatario, se e una volta che avesse avuto modo di farlo, dopo la guerra....
    Inutile dire che uno di quegli orologi, magari mai pagato, corredato dalla lettera di accompagnamento, costa oggi un occhio della testa...
    Di certo si trattava di una delle geniali manovre di marketing che hanno fatto del Rolex uno degli orologi più noti al mondo, ma se un militare straniero, prigioniero di guerra, aveva modo di scrivere alla Rolex e ricevere un orologio da tenere per sè... forse così male nei campi di prigionia non si stava, no?
    Dico forse... io non c'ero.
    Ovviamente c'era campo e campo e, purtroppo, per la mentalità* bacata e malata di certi tedeschi dell'epoca, prigioniero e prigioniero, etnia ed etnia....
    So di prigionieri italiani, operai specializzati, impiegati nelle fabbriche di aerei, in Baviera, quindi a rischio di fuga, data la distanza dal confine svizzero, che venivano anche pagati. E forse neppure troppo male, dato che qualcuno riusciva a risparmiare e metter via un gruzzoletto.
    Magari sul fronte orientale le cose andavano diversamente e sicuramente le cose saranno andate diversamente anche a seconda del periodo di guerra. In realtà*, almeno fino al 1943 inoltrato, i Rolex arrivavano a destinazione....
    Comunque i campi della KM o della LW pare non fossero un inferno, come non dovevano esserlo quelli inglesi sull'isola britannica o quelli americani in Nord America... Altra cosa, a quanto mi consta, quelli in Nord Africa o India, ma questa è altra storia...

  2. #12
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    bel topic..

    riallacciandomi al contenuto dello scritto di Klaus..
    in effetti da quelle che sono le informazioni generali sulla condizione dei prigionieri di guerra di nazionalità* anglosassone, i tedeschi si comportarono secondo criteri accettabili..direi essenzialmente simili ai criteri messi in opera dagli anglosassoni..
    altra cosa fu per i Russi, ad esempio, e per i nostri soldati subito dopo l'otto settembre!..pagine buie!

    ciao
    digjo
    Ciao
    digjo

  3. #13
    Utente registrato L'avatar di Andrea58
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    Questa dei Rolex non la sapevo ed è veramente curiosa, in effetti vista al follia di altri "campi" si è spesso portati ad immaginare il peggio. E' anche da tenere presente che trattare decentemente i prigionieri alleati garantiva un pari trattamento dall'altra parte. Purtroppo come hai fatto notare c'erano prigionieri e prigionieri come anche carcerieri di tutte le razze e tipi con atteggiamenti estremamente variabili.
    Ciao
    Homo homini lupus. Draco dormiens nunquam titillandus
    lo spirito di Cesare, vagante in cerca di vendetta, con al suo fianco Ate uscita infocata dall'inferno, entro questi confini con voce di monarca griderà "Sterminio", e scioglierà i mastini della guerra, così che questa infame impresa ammorberà la terra col puzzo delle carogne umane gementi per la sepoltura.

  4. #14
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    E' vero, c'erano trattamenti e trattamenti. So per certo, da racconti di parenti reduci rispettivamente dai campi di prigionia in USA e inglesi in india,(quest'ultimo reduce ormai deceduto, l'altro ancora vivente)che alle Camice Nere e a quanti non facevano abiura, gli usa riservavano duri trattamenti quali ad esempio l'esposizione nudi alle intemperie sino all'abiura o alla morte (visto direttamente dal reduce ancora vivente praticato su un gruppo di giovani camice nere,morti tutti congelati mentre cantavano inni) mentre ad altri venivano assegnati lavori in fattorie con trattamento di "pensione completa" presso le fattorie.
    Diverso in India, trattamento ai limiti della sopravvivenza per tutti, e punizioni o detenzioni per svariati motivi, dentro buche strettissime - in posizione verticale- con il fondo ricoperto di cocci di vetro, ovviamente a piedi nudi, nell'impossibilità* di muoversi,magiare e alle volte bere, anche per più giorni. Anche a cader prigionieri ci voleva fortuna...

  5. #15
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    un reduce mi raccontò del fratello caduto prigioniero in africa orientale che morì di stenti e torture nei campi di prigionia inglesi.
    cerco e scambio materiale wehrmacht e afrikakorps!!!

  6. #16
    Moderatore L'avatar di coloniale
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    tornando ai piastrini , una domanda: ne ho trovato diversi col metal nell'ex campo di prigionia di San Rossore (PI),alcuni interi (stalag 5) altri spezzati....cosa ci facevano lì? conosco altri metallari della zona che ne hanno trovati diverse decine sempre in zona San Rossore - Coltano...
    se erano unicamente destinati a prigionieri in germania perchè si ritrovano in Italia?
    io pensavo che fossero piastrini di arruolati forzati nella wermacht(che quindi mantenevano quel piastrino in combattimento) e poi catturati dagli alleati ed internati in Toscana.
    qualcuno sa aiutarmi?
    ciao Nicola
    "coloniale"

    SUMMA AUDACIA ET VIRTUS!

  7. #17
    Moderatore L'avatar di Paolo Marzetti
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    PIASTRINI DEI LAGER NAZISTI

    Un caro amico, utente di questo Forum mi ha chiesto di mettere a disposizione
    di chi puo' essere interessato all'argomento, che e' indubbiamente interessante
    ed affascinante, le foto della mia piccola collezione di piastrini da Lager nazisti, quei piastrini
    che spesso, se non sempre, vissero le difficolta' dei prigionieri di tutte le nazioni in mano tedesca,
    fino alla loro liberazione nel 1945.Cominciai la collezione una quarantina di anni
    fa' ma poi, per motivi vari, mi fermai, avendone tra l'altro raggiunto un buon
    numero.Lascio a chi vuol farlo (per lo meno come stimolo alla ricerca) di classificarli
    tutti, e chi vuole, naturalmente puo' postare i suoi in questo topic.
    Lascio liberi i colleghi moderatori, eventualmente di spostarlo nella sezione tedesca, se lo
    reputano opportuno. PaoloM
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  8. #18
    Utente registrato L'avatar di Andrea58
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    Re: PIASTRINI DEI LAGER NAZISTI

    Non ne immaginavo nemmeno l'esistenza anche se poi vedendoli mi pare una cosa logica. Figurati se i tedeschi nella loro mania di organizzare non li facevano. C'è un modo per conoscere la nazionalità* dell'internato?
    Homo homini lupus. Draco dormiens nunquam titillandus
    lo spirito di Cesare, vagante in cerca di vendetta, con al suo fianco Ate uscita infocata dall'inferno, entro questi confini con voce di monarca griderà "Sterminio", e scioglierà i mastini della guerra, così che questa infame impresa ammorberà la terra col puzzo delle carogne umane gementi per la sepoltura.

  9. #19
    Moderatore L'avatar di Paolo Marzetti
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    Re: PIASTRINI DEI LAGER NAZISTI

    Si, in base alla localizzazione del Lager (esistono delle pubblicazioni ariguardo) e' possibile risalire alla nazionalita' dell'internato.Non al nome perché questa contabilita' la tenevano i nazisti. PaoloM

  10. #20
    Utente registrato L'avatar di Andrea58
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    Re: PIASTRINI DEI LAGER NAZISTI

    Citazione Originariamente Scritto da marpo
    Si, in base alla localizzazione del Lager (esistono delle pubblicazioni ariguardo) e' possibile risalire alla nazionalita' dell'internato.Non al nome perché questa contabilita' la tenevano i nazisti. PaoloM

    I tuoi sono di italiani?
    Homo homini lupus. Draco dormiens nunquam titillandus
    lo spirito di Cesare, vagante in cerca di vendetta, con al suo fianco Ate uscita infocata dall'inferno, entro questi confini con voce di monarca griderà "Sterminio", e scioglierà i mastini della guerra, così che questa infame impresa ammorberà la terra col puzzo delle carogne umane gementi per la sepoltura.

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