Uno dei tantissimi problemi che si devono affrontare quando si invia personale militare all'estero è il trasporto delle armi e delle munizioni, specialmente per quel personale che viaggia isolato e su vettori non militari. quando l'armamento viaggia nella stiva dell'aereo, esso deve essere contenuto in una cassa assicurata con un sigillo (di solito apposto dai carabinieri) e chiusa con un lucchetto. Le munizioni viaggiano con le stesse modalità, ma su una cassa separata.
Dato che non sempre si ha a disposizione un contenitore apposito, a volte si ricorre a soluzioni di fortuna, come questa cassa, che ha portato i materiali di un militare in rientro dall' Afghanistan.
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Si tratta di una cassa costruita appositamente dai falegnami (afgani) di una base italiana; è fatta di legnaccio pachistano di recupero, ma è costruita con una certa cura, e ha funzionato egregiamente per lo scopo, anche se si considera che è un materiale usa-e-getta.
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L'etichetta più grande riporta il grado, il nome, l'unità del militare, e l'elenco del materiale contenuto.
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E, per finire, la dichiarazione che la cassa è stata bonificata e sottoposta a controllo biologico, radiologico e chimico!
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Naturalmente altri eserciti (e anche molte unità italiane) hanno i loro bei contenitori imbottiti e impermeabili...ma anche questo oggetto così grezzo ha un suo carattere e, perchè no, una sua rustica e marziale bellezza. A me piace abbastanza.
Ciao.
Al