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Discussione: Corazzette per elmetti austriaci e tedeschi

  1. #11
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    SALVE A TUTTI, SONO CERTO CHE DA POCO SON STATE MESSE IN VENDITA CORAZZETTE FALSE MOLTO BEN FATTE.
    COME DICE WALZORZI PERO'LA LEGA METALLICA E' SBAGLIATA PERCHE' NON CONTIENE NICKEL.
    E' DIFFICILE STABILIRE L'ORIGINALITA' DI QUESTE ULTIME SE NON DAL PESO (DETTAGLIO CHE VERRA' PRESTO CORRETTO???) O DA UN ESAME DEL METALLO.
    RIGUARDO ALLE MOLATURE NON POTREI DIR NULLA, MA E' PROBABILE CHE SU ALCUNE CI FOSSERO NONOSTANTE IL TIPO DI FUSIONE.
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  2. #12
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    Ciao GENE, benvenuto nel forum e nella discussione. Prova del nove là* dove consentito, una minuscola goccia di reagente al nikel o al cromo. So bene che è un CRIMINE[V][V] ma se si vuole la certezza un millimetro si potrebbe anche decolorare.....
    Cerco tutto ciò che riguarda il 157^LIGURIA

  3. #13
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    Benvenuto nel forum Gene,
    Le striature della corazzetta potrebbero infatti sembrare lasciate da uno strumento utensile utilizzato magari per rifinire il lavoro (postumo ?) a mio parere sono sicuramente atipiche in un esemplare originale. Per il correttivo sul peso lo penso anch'io che si stiano atrezzando.[] Mhmmm [!]
    Il reagente chimico per cromo o per nickel dovrà* necessariamente entrare a breve tra le dotazioni di mestiere del collezionista perfetto, serve anche per tanti altri oggetti di pregio al momento molto opinabili [:0]
    Allieto la serata con una bella di stirnpanzer con palla di fucile 91 piantata in fronte e sopratutto sicuramente originale []:

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    HANDE WEG VOM LAND TIROL

  4. #14
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    Decisamente impressionante Walzi. Che tipo di "botta" ti può dare un colpo del genere in fronte??? sono quintali che ti arrivano addosso, non ho idea se si sopravviva.
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  5. #15
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    ......il topic si trasformerebbe in un trattato di balistica terminale, ma il parere di un medico appassionato mi farebbe piacere. quali lesioni può aver prodotto una botta simile sia sotto l'aspetto diretto che indiretto? Ciao Savoia1948
    QUANTO MAIOR ERIS, TANTO MODERATOR ESTO

  6. #16
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    Autorità* in materia mi dicono frattura cranica nonostante l'elmo sottostante....a cosa servivano dunque??? forse solo sulla grande distanza??
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  7. #17
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    Infatti, le stirnpanzer nella grande guerra erano poco amate e poco utilizzate oltre per la scarsa utilità* anche per il peso ed infatti nelle versioni dell'emo tedesco successive alla guerra questo accessorio non fu ripetuto e non sopravisse, cadde in disuso definitivo.
    Un saluto
    HANDE WEG VOM LAND TIROL

  8. #18
    Utente registrato L'avatar di mauro
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    ciao!
    Stando alle foto quelle striature dovrebbero essere un segno lasciato dal maglio durante la forgiatura, non di utensile... questo vorrebbe dire che il pezzo, almeno..., non è stato fuso, che è già* qualcosa.
    mauro

  9. #19
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    Salve a tutti!! Mi permetto di fare alcune riflessioni:
    Senza nulla togliere alla corazzetta in asta che come tutte le cose meriterebbe un esame de visu si possono fare alcune considerazioni:
    1)i marchi non trovano riferimento anche se si sta parlando di un pezzo inusuale
    2)il famoso orsetto non è il solito che si riscontra sugli elmi ungheresi o sui berni anzi contornato dal pentagono e di stile più recente classificabile intorno agli anni 30, a ciò ricordo qualcosa di simile sulle scatole in cartone che contenevano i set di posate della fomosa fabbrica (che per altro vengono prodotte a tutt'oggi)
    3) ricordiamoci che se la Krupp forniva acciaio per i famosi m.16 tedeschi, la Krupp Berndorfer produceva invece un elmo con propri brevetti, e sicuramente avrebbe avuto problemi logistici e di approvigionamento di materie prime che sicuramente avrebbero impedito forniture di corazzette per i classici m.16 o 17 di brevetto Thale visto che comunque la produzione di elmi austriaca fu sempre sofferente in fatto di quantitativi da inviare al fronte.
    Con queste dovute considerazioni o ci troviamo di fronte a un modello semi-sperimentale introdotto nel 18 per elmo ungherese (che ricalcava grosso modo forme e dimensioni dei classici m.16- m.17) o a qualcosa di cui dubitare sull' originalità*!
    Giustamente Mauro fa notare il particolare delle striature dovute alla lavorazione, a volte se ne vedono di simili anche sulle comuni di fabbricazione tedesca.
    Quanto agli effetti deleteri di un colpo ricevuto in fronte, il tutto dipende dalla distanza, solitamente una fucilata sviluppa una forza paragonabile a circa 1 tonnellata per mm quadrato (quindi nessuna corazza se colpita da vicino sarebbe in grado di sopportarne il tormento), la protezione fu sviluppata per proteggere il fante da eventuali colpi di rimbalzo e sassi non certo per resistere a un colpo diretto che anche nelle migliori delle ipotesi se non avesse perforato la protezione avrebbe sicuramente rotto le ossa del collo della malcapitata sentinella! a ciò ricordo che nella II guerra mondiale i soldati americani in combattimento non dovevano allacciarsi il soggolo dell' elmo in quanto era meglio perdere l'elmo stesso se colpito da un proiettile di striscio che farsi rompere l'osso del collo dalla forza dell' impatto!!
    Cerco "avidamente" copricapi italiani, soprattutto Alpini, ed austro-tedeschi fino al 1945 nonchè foto italiane e austriache della Zona Carnia, Alto Isonzo e occupazione austro tedesca del Friuli I° guerra mondiale, foto Alpini divisione Julia e occupazione tedesca Friuli fino al 1945.

  10. #20
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    BELLISSIMA LA CORAZZETTA COL COLPO DEL '91 IN CENTRO.
    GRANDE LAFITTE, MI SON CHIESTO SPESSO PERCHE' NON LO ALLACCIASSERO STO BENEDETTO ELMETTO...
    AT-TENTI

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