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Discussione: Il 9 settembre: un giorno terribile!

  1. #1
    Utente registrato L'avatar di articioco
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    Il 9 settembre: un giorno terribile!

    Questa data fa ricordare dei momenti terribili successi dalle nostre parti, per capirlo bisogna andare indietro, al tempo della guerra, agli anni maledetti che tanto hanno rovinato noi di queste terre: al 9 settembre del 1944.

    Bisogna anche parla di una nave, anzi di un vaporetto come le chiamavamo, del San Marco che ogni giorno faceva rotta avanti ed indietro da Umago a Trieste, l’unico sistema per poter viaggiare al tempo della guerra quando i percorsi stradali erano difficilissimi anche per la presenza dei partigiani.

    Durante il tragitto la nave faceva sosta a Pirano e qui la vediamo ormeggiata vicino alle pagode del porto nella calma degli anni precedenti alla guerra:

    47-SanMarco@Pirano.jpg

    Invece il 9 settembre 1944 il San Marco mostrava un terribile aspetto, del tutto diverso dal precedente:

    FotoDaRadacich.JPG

    Che cosa era successo e quale era il motivo di questo disastro?

    Nel suo percorso da Umago la nave era accompagnata da Romeo e Giulietta, nomi romantici per indicare due aerei alleati che ogni mattina venivano su dalla costa istriana, facevano un giro nel golfo di Trieste e poi ritornavano a casa. Non hanno mai fatto del male a nessuno nemmeno quando i tedeschi ne hanno tirato giù uno, da quel momento semplicemente passavano più al largo.

    Ma quella mattina il rombo degli aerei è stato più potente, lo spiega il particolare del Kriegstagebuch der Seekriegsleitung 1939-1945, la raccolta dei diari di guerra germanici:

    9.9.44 2.) Bereich Marinegruppe Süd
    a) Adria:
    Um 0715 Uhr wird der Verkehrs-D. „San Marco“ bei Kap Salvore von 12 Spitfire angegriffen
    und brennt aus, nachdem er auf Strand gesetzt ist. Erhebliche Personalausfälle.

    Nonostante la lingua, si capiscono molto bene alcune informazioni interessanti: alle ore 7,15 del 9.9.44 il San Marco è stato attaccato vicino al Capo Salvore da 12 Spitfire.

    Il dato che maggiormente impressiona è quello degli aerei, sta a dimostrare che assolutamente si voleva affondare la nave, normalmente i mitragliamenti venivano fatti dal “Pippo” che era solitario, mentre in due assalti contro una stazione radar della marina germanica sistemata vicino Zambrattia, erano stati utilizzati soltanto cinque aerei.

    Siamo abituati ai film di guerra che ci propone la televisione, dove si vedono aerei alleati che svolazzano da tutte le parti mentre la realtà era diversa perché questi mezzi erano impegnati duramente su tutti i fronti della guerra in Europa ed era difficile reperirli per andare a disturbare il traffico marittimo nell’Adriatico.

    Quindi perché l’alto numero degli Spitfire e questo accanimento?

    La soluzione va trovata nell’entroterra, percorrendo la strada che da Umago va a Buie. Arrivati a Petrovia si devia verso Nord in direzione del paesetto di Villania. Poco dopo avere iniziato questo tratto, si procede per un lungo rettilineo, una curva ed un altro rettilineo a metà del quale conviene fermarsi e dare un’occhiata verso la destra.

    Il paesaggio, che è quello di vigne e campi ben coltivati, è turbato al centro da un fitto ciuffo di alberi che bisogna andare ad esaminare. Nascosta dalla vegetazione si trova una casetta dall’aspetto curioso, da un lato si apre un grande ingresso transitabile anche per i camion, mentre dall’altro due finestre sotto le quali, al livello del terreno altre due aperture che potevano essere utilizzate per trascinare fuori pesanti attrezzature.

    006 Casetta in Scarlania.jpg
    L’aver parlato con i vecchietti della zona ha permesso di capire l’utilizzo del piccolo edificio e di una lunga trincea che ancora percorre un campo vicino. Tutto faceva parte di una stazione di avvistamento radar dell’aereonautica germanica che aveva l’impianto nei pressi. Nella mattina del 9 settembre 1944 una ventina di avieri, tra cui alcuni italiani, dovevano imbarcarsi sul San Marco verso Trieste per poi andare nella Villa Masieri, vicino Tricesimo a nord di Udine, per seguire un corso di aggiornamento per nuovi sistemi radar che dovevano ricevere.

    Questo è stato il motivo del perché abbiamo visto il bel vaporetto ridotto ad un relitto fumante, il voler fermare il viaggio degli avieri germanici che, in quanto addetti ad un radar, erano un “materiale” prezioso per la guerra aerea e come detto “relitto fumante” perché dopo il primo passaggio degli aerei, nel successivo, una bomba ha centrato la caldaia della nave che è esplosa bruciando vivi i passeggeri, non solo i militari tedeschi, ma donne e bambini che andavano a Trieste portando viveri per recuperare qualche soldo, o persone per il medico o per qualche loro affare. Hanno pagato per il radar di Petrovia col quale non avevano niente da fare ed un conto salatissimo:

    150 o 154 morti civili, quindi esclusi i militari tedeschi, troppi!
    Claudio Pristavec

  2. #2
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    Re: Il 9 settembre: un giorno terribile!

    Percentuale vittime civili - vittime militari

    prima guerra mondiale (esclusa l'epidemia di influenaza) 10 a 90

    seconda guerra mondiale 50 a 50

    guerre attuali 90 a 10...
    Comincio un sacco di cose e non ne finisco nes

  3. #3
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    Re: Il 9 settembre: un giorno terribile!

    E sarà sempre peggio, se non la smettono di credere nella "guerra pulita" nella bomba "intelligente" nell'intervento limitato etc etc....

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