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Discussione: Mab 38 tipi e modelli

  1. #91
    Utente registrato L'avatar di kanister
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    Citazione Originariamente Scritto da Tommo_manaos Visualizza Messaggio
    Ho trovato molto utile la tabella riassuntiva che hai provato a stilare.
    Dato che citi la tabella che avevo cercato di comporre la ripropongo:

    tabellaarmi 2.jpg
    Non vediamo la storia per come è ma per come siamo.

  2. #92
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    Di rumeni ce ne sono molti che si riconoscono solo dalla lettera R che precede la matricola, per il resto sono uguali a quelli regio esercito anche le scritte. Tutti quelli con la calciatura semplificata ed il traversino di rinforzo nella zona dell'impugnatura a pistola della calciatura sono post bellici. Il copricanna forato con la predisposizione per la baionetta se è in presenza del tromboncino con le due aperture longitudinali alla canna è caratteristica di un esemplare bellico altrimenti è sicuramente il contrario. Ho notato anche che i mab con la lettera "I" che precedono la matricola dovrebbero essere dei mab 38 destinati alla Germania Ovest.
    Poi potrei sbagliarmi su tutto ma per il momento è il punto della situazione che mi sono fatto.
    Devo ancora poter esaminare dal vivo le differenze interne che differiscono i 38A con i 38A/44.

  3. #93
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    Ritornando sulla domanda della presenza o no delle scritte avevo letto sul defunto Blitzkrieg forum che la produzione di varie parti del mab38 era commissionata anche ad altre industrie meccaniche. Mi ricordo che una era a saronno. È possibile che anche da questo dipendesse la presenza o meno delle scritte sul castello?

    Saluti,Tommaso

  4. #94
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    Se vuoi distinguere un 38A da un 38A/44 ( e da tutti gli esemplari postbellici) basta che guardi il tappo di culatta, non occorre altro.
    I rumeni con calciatura modificata dovrebbero essere comunque bellici: la modifica dovrebbe essere post.
    Non so di che tromboncino parli, sui MAB era presente solo il rompifiamma.

    - - - Aggiornato - - -

    Citazione Originariamente Scritto da Tommo_manaos Visualizza Messaggio
    Ritornando sulla domanda della presenza o no delle scritte avevo letto sul defunto Blitzkrieg forum che la produzione di varie parti del mab38 era commissionata anche ad altre industrie meccaniche. Mi ricordo che una era a saronno. È possibile che anche da questo dipendesse la presenza o meno delle scritte sul castello?

    Saluti,Tommaso
    Erano comunque semilavorati che venivano poi assemblati in Beretta, quindi con tutte le caratteristiche dovute al periodo.
    Non vediamo la storia per come è ma per come siamo.

  5. #95
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    Il tappo di culatta deve essere quello chiuso giusto?
    Per la parte dei mab38A rumeni con calciatura modificata penso anche io, ho visto già due calciature di esemplari bellici rotte /crepate nel parte dell'impugnatura a pistola, penso che sia un punto di debolezza strutturale della calciatura. Infatti le calciature postbelliche semplificate hanno tutte una vita di rinforzo in quel punto.
    Tromboncino e rompifiamma non sono la medesima cosa?

    Citazione Originariamente Scritto da kanister Visualizza Messaggio
    Se vuoi distinguere un 38A da un 38A/44 ( e da tutti gli esemplari postbellici) basta che guardi il tappo di culatta, non occorre altro.
    I rumeni con calciatura modificata dovrebbero essere comunque bellici: la modifica dovrebbe essere post.
    Non so di che tromboncino parli, sui MAB era presente solo il rompifiamma.

    - - - Aggiornato - - -


    Erano comunque semilavorati che venivano poi assemblati in Beretta, quindi con tutte le caratteristiche dovute al periodo.
    ti ringrazio, credevo avessero un qualche cosa di inequivocabile che li caratterizzava come ad esempio un punzone.

  6. #96
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    Citazione Originariamente Scritto da Tommo_manaos Visualizza Messaggio
    Il tappo di culatta deve essere quello chiuso giusto?
    .......
    Tromboncino e rompifiamma non sono la medesima cosa?

    Certo, il cambiamento nell'otturatore comportò anche una modifica del tappo di culatta, e se il primo si può anche non vedere senza smontaggio il secondo è l'elemento più evidente.
    Il tromboncino serve generalmente per il lancio di granate ed altri artifici mentre lo spegnifiamma attenua il rilevamento e la fiammata prodotta dallo sparo: quindi funzioni ben diverse.
    Non vediamo la storia per come è ma per come siamo.

  7. #97
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    Di nuovo grazie Kanister per la spiegazione accurata.

  8. #98
    Utente registrato L'avatar di storiaememoriagrigioverde
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    Citazione Originariamente Scritto da Il Cav. Visualizza Messaggio
    Mi risulta che in Russia un certo numero di MAB 38 A furono in dotazione anche alla scorta personale del Gen. Messe...
    Mi autocito dopo tanti anni aggiungendo che dalla memorialistica risulta che nel 1942 prima della partenza dell'ARMIR per la Russia piazzisti della Beretta passarono nelle caserme alpine del CdA in partenza per la Russia proponendo a ufficiali e marescialli l'acquisto privato del MAB completo (caricatori di scorta a parte) per la somma stratosferica di 10.000 Lire (teoricamente dieci mensilità del 1940) agitando lo spauracchio dei PPSh sovietici.
    CHISSA' A QUALE DI QUESTI ALBERI CI IMPICCHERANNO?

  9. #99
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    Avevo letto più o meno la stessa cosa.
    In Russia sono sicuro che il battaglione alpini sciatori monte Cervino lo utilizzasse e che gli fosse stato fornito dall'amministrazione militare . Ci sono delle foto inedite su dei pannelli che ripercorrono la storia del reparto all'interno della caserma " G.Duca " ove è possibile vedere il mab 38 nelle mani dei soldati di questo reparto.
    In più ho il ricordo di una foto in cui un bersagliere faceva sfoggio di questa arma mentre scrutava l'orizzonte, il libricino si intitola "l'armata italiana in russia".
    Le testimonianze fotografica dell'utilizzo del mab 38 da parte delle forze armate italiane prima dell'8 settembre se si parla di fronte russo sono scarse, diverso invece per il fronte africano ( nelle mani di FOLGORINI, BERSAGLIERI o di elementi della PAI ) e quello balcanico ( nelle mani di appartenenti alla MVSN ).

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