Questo è uno dei pezzi che preferisco della mia raccolta e probabilmente il più raro.
Perfettamente funzionante e praticamente pari al nuovo.
Era, più ancora di oggi, uno strumento assolutamente essenziale per la navigazione aerea.
Poteva essere portato appeso al collo, tramite tracolla affibbiata alla custodia o alloggiato nel cruscotto delle strumentazioni.
Venne prodotto tra il 1917 ed il termine del conflitto dalla Ditta Agolini di Parma che forniva, oltre alla nostra Direzione Tecnica dell'Aviazione Militare, anche altre Forze Aeree dell'Alleanza (Francia, Regno Unito, U.S.A.).
La collocazione temporale dell'oggetto è certa in quanto, oltre alla dicitura "Aviazione Militare Italiana", la Ditta chiuse i battenti immediatamente dopo la fine della G.G..
Di seguito una scheda tratta dal sito del Museo Astronomico di Brera - Sezione Strumenti
Scheda costruttore
• Nome costruttore: Agolini
• Descrizione: Giuseppe Agolini inaugura a Parma nel 1907 la sua officina, costruendo inizialmente solo un tipo di barometrografo progettato dal padre, il prof. Giulio Antonio. La fabbrica prende il nome di "Premiata Fabbrica di Barometrografi a colonna di mercurio del quondam fisico e chimico prof. Giulio Antonio Agolini", e ha sede a Parma in via M. D'Azeglio, 55 e in via Bosazza, 8 bis (dall'intestazione della fabbrica scomparirà più tardi il termine 'quondam'). In seguito comincia a costruire barografi altimetrici e termometri. Allo scoppio della l° guerra mondiale aumenta improvvisamente la domanda di barografi altimetrici e segnalatori termici per gli aerei, e l'attività della fabbrica cresce rapidamente: il personale passa da tre o quattro ad una cinquantina di meccanici, mentre la produzione aumenta fino a circa 500 strumenti al mese. La fabbrica viene militarizzata il 27 aprile 1917. Dalla Agolini acquista non solo l'areonautica italiana, ma anche quella di altri paesi alleati, e persino l'aviazione americana. Alla fine della guerra la produzione è parzialmente riconvertita a scopi civili (barografi, igrometri, anemometri, termometri clinici ed industriali). Le difficoltà post-belliche, però, ne provocano una prima chiusura: la fabbrica rimase chiusa dal 27 febbraio 1920 fino alla seconda metà del 1921, quando riaprirà con un nuovo nome, "Officine Micromeccaniche Agolini", e un nuovo indirizzo, via Palestro, 4.
• Riferimento: E. Bertarelli, "Industrie italiane di precisione: l'Officina Agolini a Parma", La scienza per tutti, 1919, 26: 111-115.
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