4 Novembre 2012Festa dell’Unità Nazionale Giornata delle Forze Armate
Omaggio al Tricolore simbolo dell’Unità d’Italia

e alle sue Forze Armate-Mostra storico didattica:
“L’Italia del Tricolore”1797-2012- Duecentoquindici anni di tricolore italiano dalle prime repubbliche giacobine alla Repubblica Italiana passando dai volontari garibaldini del risorgimento per la formazione dell’Unità della Nazione con il contributo dei patrioti forlivesi.
La mostra propone una serie di cimeli originali, disegni e ricostruzione di bandiere e costumi militari sulla base dell’iconografia e di descrizioni coeve che illustrano l’evoluzione della bandiera nazionale dagli albori sino ad oggi, studio storico e realizzazione a cura di Pietro Compagni e Norino Cani dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, delegazione di Ravenna .
Forlì , Piazza Saffi, Palazzo Albertini dal 3 al 10 Novembre 2012 (orario 09-13 e 14-20)
La sua presenza è gradita all’inaugurazione alle ore 16,30 del 03 Novembre 2012.
La mostra
L’ITALIA DEL TRICOLORE
Forlì 03-10 Novembre 2012

La collezione “Cani-Compagni” si compone di oltre 180 vessilli, oltre ad immagini e documenti, tutti complementari o inerenti alla storia ed alla evoluzione del tricolore nazionale.
La raccolta è stata concepita con lo scopo primario di allestire un museo storico-didattico permanente nella città di Lugo di Romagna (Ravenna), luogo che diede i natali a Giuseppe Compagnoni, padre del Tricolore.
Va sottolineato che non esiste, sul territorio nazionale, nessuna realtà museale relativa a questo tema.
La raccolta è suddivisa in diverse sezioni, secondo i periodi storici di riferimento, dai precursori antesignani, alle origini della bandiera nazionale propriamente detta, passando per le Repubbliche ed il Regno napoleonico.
Particolarmente analizzato e rappresentato è il periodo risorgimentale, dalla restaurazione post napoleonica fino alla definitiva adozione nel 1848 e la riconferma al tempo dell’Unità nazionale, passando per una serie di interessanti vessilli realizzati nel periodo del Regno sabaudo e per concludersi con la proclamazione della Repubblica.
La mostra di Villa Basilica propone vessilli, bandiere, stendardi ed altri documenti selezionati dalla collezione, che hanno lo scopo di accompagnarci, con una efficace sintesi, attraverso un percorso storico che tocca tutte le sezioni della raccolta, dalle origini ad oggi.

Indicazioni tecniche

La maggior parte dei vessilli presentati, sono stati, in una prima fase di elaborazione, ricostruiti attraverso un disegno in scala ridotta poi colorato con colori acrilici su carta, partendo dalle fonti di documentazione, nella maggior parte dei casi di diversa origine.
Successivamente sono state effettuate le ricostruzioni su tela, quando possibile d’epoca, con tecnica pittorica, come avveniva di frequente in origine, in alternativa al più costoso ricamo manuale.
In alcuni casi è stato deciso di presentare i disegni autografi, in altri ancora, si tratta di trasposizioni dal disegno ricostruttivo alla tela, mediante sistema informatico.

Bandiera è un termine generico che comunemente viene utilizzato per definire un vessillo o drappo inchiodato ad un’asta, con funzioni di simbolo, rappresentanza, identità.
In realtà esistono molti termini che definiscono questo oggetto a seconda delle funzioni:
bandiera, stendardo, cornetta, colonnella, ordinanza, guidone, gagliardetto, labaro, fiamma, pennone, banderuola ecc.
Per semplicità di definizione è stato scelto di usare soltanto i termini:
vessillo, per la forma generica o non determinata
bandiera, di dimensioni medio-grandi, per vessilli in uso ai governi ed alle truppe di fanteria,
stendardo, di dimensioni ridotte, di norma cm. 60x60, destinato alle truppe a cavallo.









L’ITALIA DEL TRICOLORE
Forlì 03-10 Novembre 2012

I settori della mostra


• I Precursori e il periodo Napoleonico (settore “A”)

Questo settore presenta i vessilli che, pur composti con i tre colori : verde, bianco e rosso, hanno in comune col Tricolore, il solo fatto di essere stati realizzati sul territorio Italiano. Fanno eccezione i drappi del 1796, in quanto vanno considerati come i veri e legittimi antesignani di quello che diverrà il primo vessillo nazionale italiano.
A seguire è esposta la bandiera adottata il 07 gennaio 1797, su proposta di Giuseppe Compagnoni, di Lugo, Deputato al Congresso Cispadano per la città di Ferrara. E’ la prima bandiera di uno stato nazionale italiano.
Seguono alcuni esempi di vessilli in uso nella Repubblica Cispadana (1797), Cisalpina (1797-1799 e poi 1800-1802) ed Italiana (1802-1805), si di uso civile che militare.
Va ricordato che le bandiere di Stato e delle amministrazioni civili rispecchiano, di norma, il modello designato dal Governo Nazionale, mentre quelle militari, hanno spesso caratteristiche peculiari molto diverse tra loro.
Il settore termina con le bandiere del Regno d’Italia (1805-1815).


• Il Risorgimento (settore “B”)

Il settore propone una serie di vessilli selezionati da un numeroso nucleo di ricostruzioni ricavate da una notevole quantità di reperti tuttora esistenti o andati perduti, ma documentati.
Si presentano, sia nella forma che nella disposizione dei colori e delle scritte, in una impressionante quantità di modelli diversi. Ciò è dovuto, fondamentalmente, al fatto che i drappi venivano realizzati autonomamente ad uso dei “Corpi Franchi” volontari, oppure da singoli o gruppi di patrioti, proliferati sull’intero territorio nazionale.
In alcuni casi, invece, sono presentate bandiere adottate temporaneamente da alcuni Stati preunitari negli anni che vanno dal 1848 al 1861.
Sono esposte in questo settore anche alcune bandiere usate dai volontari garibaldini, sui vari fronti risorgimentali.

• 150 anni di Unità Nazionale (settore “c”)

L’ultimo settore comprende i vessilli in uso nel Regno d’Italia (17 marzo 1861 – 01 giugno 1946) e nella Repubblica italiana (dal 02 giugno 1946)
Al Tricolore del Regno, adottato con Regio Decreto del 25 marzi 1860 e consegnato il 02 giugno 1861, seguono i vessilli, in alcuni casi regolamentati da Leggi o decreti , in altri, realizzati per iniziativa privata o di movimenti artistici o patriottici.
Chiudono la mostra le bandiere nazionali della nostra Repubblica.
La mostra è arricchita da apparato iconografico che illustra le vicende dell’unità d’Italia nel corso degli anni, vi sono le copie dei Decreti istitutivi delle varie bandiere e i figurini dei soldati, volontari e patrioti che hanno contribuito al processo unitario e una piccola raccolta di cimeli appartenenti ai medesimi personaggi.

Per I curatori della mostra
Prof. Pietro Compagni e Dott. Norino Cani
(Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, Comitato di Ravenna)