Pare incerdibile che cosa esce nei mercatini; eppure accade!
Questi addirittura erano buttati a terra (si vede l'impronta di una suola in alto a dx di chi guarda in uno dei due fogli (giugno '49.....).
Presi in ora ancora antelucana, li ritenevo copie anastatiche e quindi pagati qualche spicciolo.
Me li son rigirati bene bene per le mani e esaminati con lenti e lentini da incisore prima di poter affermare che son sicuramente originali d'epoca, senza dubbi: impasto della carta, inchiostro, ossidazione della carta stessa.
Non sono in grado di affermare se la firma di La Marmora sia di suo pugno o vergata da un suo segretario, (gli autografi suoi che ho visti erano firmati "Della Marmora" con una grafia più stilosa ed a svolazzi, qui "La Marmora" è semplice, senza fronzoli.
Ogni parere nel merito è ovviamente più che ben accetto!
Siamo a Genova nell'aprile 1849 ed è appena terminata la rivolta anti monarchica dei cittadini del Capoluogo ligure, sconfitti dalle truppe Sardo-Piemontesi.
La repressione nei confronti della popolazione era stata affidata dal Comandante Generale La Marmora ad un vero duro, il Gen. De Asarta che non smentì la sua fama...Ciò valse al 45enne generale Alfonso La Marmora il soprannome di "Cannoneggiatore del Popolo".
Per i fatti di Genova ad Alfonso La Mamora venne conferita una medaglia d’oro al valore militare e promosso comandante del 2° corpo d’armata.
Si tratta, ora, di giudicare "..gli inquisiti non appartenenti alla 6^ Divisione" che si sono uniti ai resistenti all'annessione al Regno di Sardegna.
I documenti da me ritrovati, intestati "Comando Generale della Divisione Militare di Genova" a firma del "Maggiore Generale Comandante la Divisione Militare La Marmora" testimoniano la nomina con Foglio 249 del 24 Aprile 1849 dell' "Ill.mo Sig. Saubero Capitano nel Corpo Reale del Genio Militare" a "membro supplente del Consiglio Militare di Guerra"
e con Foglio 3844 del 16 Giugno successivo conferiscono la carica di "Membro effettivo del Consiglio di Guerra Permanente"
Li condivido con Voi.