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Discussione: Elmetti para' M.41

  1. #21
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    Credevo di fare un favore a mostrare un oggetto che fa parte della mia collezione da più di cinquanta anni e del quale aggiungo una immagine di un grande Generale di corpo d’armata medaglia d’oro al valore militare che collaborava con noi a il Giornale e che mi donò diversi elmetti, sulla quale originalità non ho mai avuto dubbi.
    Ho chiesto alla direzione di togliere tutte le fotografie che ho pubblicato e sto valutando altro.
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  2. #22
    Moderatore L'avatar di maxtsn
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    La tua reazione, perdonami, ma mi sembra decisamente esagerata. Nessuno mette in dubbio chi te li ha donati ma si fa un'analisi relativa ai dettagli dell'oggetto.
    Tale analisi può piacere o meno così come può essere più o meno corretta.
    Spero che tu possa ripensare a mente fredda e provare ad avviare un confronto civile (e non un muro come sta succedendo ora) che possa portare all'accrescimento delle conoscenze dei forumisti.
    Grazie
    Massimiliano
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    Max

    Frangar non flectar

  3. #23
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    Dico solamente che giudicare un oggetto senza avere la necessaria conoscenza per valutarlo, sono solo parole buttate al vento per screditare le cose degli altri. Io non sono un ragazzino , ho cominciato negli anni sessanta e oggi possiedo una collezione con un migliaio di pezzi dal 1890 ai giorni nostri e credo di avere una preparazione sufficiente dopo tanti anni di collezionismo e vendite nelle varie fiere di militaria.
    Basterebbe guardare gli altri elmetti che ho pubblicato (saranno gli ultimi) per capire di cosa e di come mi occupo dell’argomento.
    Per concludere in commercio esiste una pubblicazione composta da due volumi su paracadutisti d’italia , realizzata da un carissimo amico, che credo bisognerebbe leggere per apprendere quello che non si conosce prima di azzardare conclusioni soprattutto su oggetti che non si conoscono.

  4. #24
    Moderatore L'avatar di maxtsn
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    Citazione Originariamente Scritto da philemblema Visualizza Messaggio
    Dico solamente che giudicare un oggetto senza avere la necessaria conoscenza per valutarlo, sono solo parole buttate al vento per screditare le cose degli altri. Io non sono un ragazzino , ho cominciato negli anni sessanta e oggi possiedo una collezione con un migliaio di pezzi dal 1890 ai giorni nostri e credo di avere una preparazione sufficiente dopo tanti anni di collezionismo e vendite nelle varie fiere di militaria.
    Basterebbe guardare gli altri elmetti che ho pubblicato (saranno gli ultimi) per capire di cosa e di come mi occupo dell’argomento.
    Per concludere in commercio esiste una pubblicazione composta da due volumi su paracadutisti d’italia , realizzata da un carissimo amico, che credo bisognerebbe leggere per apprendere quello che non si conosce prima di azzardare conclusioni soprattutto su oggetti che non si conoscono.
    Il tuo discorso non fa una grinza ma, sempre nell'ottica di accrescimento comune che dovrebbe essere il focus di un forum, è l'atteggiamento che non è corretto.
    Cercate (tutti) di confrontarvi su quali siano i particolari che vi fanno propendere da una parte o dall'altra per sviscerarli ed arrivare ad un punto comune. Il muro contro muro ed il piccarsi non porta da nessuna parte.
    Max
    VA
    Max

    Frangar non flectar

  5. #25
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    Purtroppo pubblicando l’oggetto della questione, sul quale sono disposto a discutere ma con delle persone competenti, volevo soltanto rispondere alla richiesta di uno dei vostri lettori di vederne uno completo. Purtroppo in giro non ce ne sono molti , il mio è uno dei pochi . Un elmetto intonso senza segni di manomissione di alcun genere. Le persone competenti i pezzi vogliono vederli di persona e toccarli con mano prima di azzardare responsi da bar. Sui rivetti ( copiglie dalla circolare militare) degli elmetti italiani ci sarebbe da riscrivere molto perché sono state dette tante parole ma in pochi hanno le idee chiare. Soprattutto in merito allo scalino dovuto al punzone d’acciaio che pressa il rivetto che è vuoto, non pieno come i primi tipi, e a seconda delle dimensioni può creare lo scalino o meno. La differenza sostanziale è data dalla qualità dei materiali che nel periodo bellico erano più duri e successivamente più morbidi.
    Sul rimontaggio sfido chiunque a dimostrare che l’elmetto è stato manomesso. L’interno ,il sottogola cucito e lo stellone parlano da soli. Ho fotografato pure la ribattitura dei rivetti che non presentano nessun segno di manomissione e qualcuno mi deve spiegare come sia stato possibile montare un para nuca anomalo senza smontare il telaio di supporto di tutto l’interno. In secondo luogo se si rifà un oggetto si cerca di copiarlo in toto e perfettamente senza cadere nell’errore di utilizzare un para nuca e dei rivetti anomali. La mancanza dell’elastico all’interno potrebbe dipendere anche dalla taglia piccola che vista la poca distanza dei due pezzi del sottogola probabilmente non era necessaria.




  6. #26
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    Buona sera, mi permetto di scrivere due righe da vecchio frequentante del forum ma assolutamente Ignorante nella materia specifica.
    Intanto la ringrazio per la completa spiegazione delle parti da controllare e per le dettagliate foto inserite.
    Mi unisco alla richiesta di Maxtsn di rimanere con noi, per portare valore aggiunto e conoscenza nel forum.
    Spero avra' la pazienza e la cortesia di continuare a voler dialogare con tutti, compresi gli ignoranti dichiarati come il sottoscritto ��
    sven hassel
    duri a morire

  7. #27
    Utente registrato L'avatar di piesse
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    Non credo di avere il piacere di aver mai conosciuto personalmente Philemblema, per cui mi domando come possa lui bollare il sottoscritto e Stefano da incompetenti o personaggi invidiosi che si divertono a denigrare il materiale altrui; mi pare un atteggiamento non consono a ciò che dice di essere, ovvero un collezionista esperto di lunga esperienza; lui può possedere oggetti datati decine di anni e provenienti dalle persone più serie del mondo, ma ovrebbe sapere, proprio per la sua esperienza primo che uno può anche essere un militare di professione e alto grado ma non necessariamente esperto di materiale storico, ne ho conosciuti tantissimi militari di lunga carriera e esperienza, non in grado di distinguere un Mod.33 bellico da uno postbellico, e non perché cialtroni o menefreghisti, ma solo perché non particolarmente attratti da quel tipo di oggetti; del resto esitono collezionisti supereperti che so su giacche e cappelli, ma che conoscono solo superficialmente gli elmetti.
    Secondo, anche cinquanta anni fa si confezionavano falsi o si rimaneggiavano elmetti; gli elmetti da paracadutista italiani proprio per stare in tema sono fra quelli che più sono stati "maneggiati"; già richiesti e cercati anche negli anni 70, nelle caserme o nei centri di raccolta dei materiali obsoleti c'erano personaggi che cercavano i gusci Mod.42, che come noto in gran parte erano stati riadattati allo standard postbellico, sapevano come smontarli, avevano chi produceva cuffie e sottogola tipo seconda guerra guerra e anche chi stampava stelloni in gomma, rimontavano con regolamentari rivettatrici per elmetti, riverniciavano; mancavano i rivetti d'epoca, quindi si usacano quelli disponibili.
    Tutto ciò fantasia? nella mia incopentenza posso dire di averne visti, e avuti, per le mani più di uno di questi pezzi, qui in Toscana erano abbastanza comuni, uscivano da una nota struttura militare di Firenze e uscivano dalle mani di un abile e anche appassionato sottufficiale .
    Sicuramente non sarà il caso del tuo elmetto, però ci somiglia abbastanza.
    vabbè, son solo parole di uno che è nato nella prima metà degli anni 50, che negli anni 60 già collezionava qualcosa, che un migliaio di pezzi e più li possiede, ecc. ecc. E mi scuso se ho sono intervenuto in una discussione senza le giuste credenziali, ma, mi auguro, con educazione e senza offendere nessuno.

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