Mi allego anch'io alla richiestaOriginariamente Scritto da Console Generale
Mi allego anch'io alla richiestaOriginariamente Scritto da Console Generale
La conoscenza non è nulla se non viene condivisa (Seneca)
è tutta l'editoria a essere in crisi ... è notizia di ieri che la Libreria Hoepli di Milano (mica cotica come direbbero gli amici romani) ha messo alcuni dipendenti in cassa integrazione ... quali sono i nemici? Mah ... internet, Amazon, l'IMU, l'aumento del prezzo del caciocavallo .... vai a saperlo .... personalmente prendevo pochi numeri di U&A ma anche il solo pensiero che un libro, una rivista, una libreria possa chiudere mi dà tristezza. A Milano chiudono le librerie del centro storico per far posto a negozi di mutande e straccetti alla moda per russi e giapponesi ... è il mercato bellezza ... qualcuno potrebbe dirmi ... ma la tristezza rimane. Speriamo che, editor piacendo, la rivista possa riaprire i battenti in futuro. Un saluto malinconico a tutti voi. Tonle
"se dan da bere al soldato, è per fregarlo o perchè è già spacciato ..." (Arturo Pérez Reverte, Il ponte degli assassini)
Vorrei proporre una riflessione circa questa rivista, ma applicabile anche ad altre.
Premetto che come tante altre l'ho acquistata e conservata dal primo numero e che, come mia abitudine, ho sempre preso la parola per criticare eventuali errori e mai per parlarne bene.
Detto questo credo che oltre alla crisi del mercato si possa addebitare la chiusura anche alla clientela: una pubblicazione del genere ha bisogno di un pubblico continuo e costante e di vendite sicure. Rileggetevi gli interventi che ogni tanto venivavo effettuati e fate un esame di coscienza: quanti di voi comprano solo qualche numero di tanto in tanto? Pensate che l'editrice possa reggersi solo su di voi? E gli altri numeri che avete sfogliato e non acquistato e che ritornano indietro, con costi aggiuntivi, chi li paga?
Inoltre direi sia il classico "cane che si morde la coda". Qualche numero contiene errori od imprecisioni - qualcuno smette di comperarla assiduamente - la qualità dei servizi cala ulteriormente - ancora meno comprano la rivista - ........ e così via.
Non vediamo la storia per come è ma per come siamo.
Dipendesse da me non chiuderei nulla, ma purtroppo non dipende da me, per cui mi debbo adeguare come tutti alle intenzioni e alle decisioni dell'Editore. Io collaboro con U&A dal primo numero uscito,ma conto esattamente come un lettore che acquista regolarmente la rivista e ne so esattamente quanto voi circa l'intenzione dell'Editore di chiuderla.Sicuramente la crisi che e' entrata nella societa', avra' influito in questa decisione e come gia' successe un paio di volte nel lontano passato forse l'Editore o chi per lui e' in
attesa che la situazione si rischiari. Io lo spero ardentemente in cio' ma di piu' non so. PaoloM
Grazie Paolo. Personalmente mi spaice che la rivista non esca più. Ricordo la curiosità che mi ha suscitato vedere in edicola il primo numero - che NON ho comperato, mannaggia a me - iniziando poi dal 2. E non ho più smesso. Mi ripromettevo sempre di scrivere qualcosa, ma alla fine ho fatto solo l'articoletto sul catalogo dei Kappenzabzeichn. Forse tutti avremmo dovuto collaborare di più. Insomma, sarà un bel buco.
Roberto Todero RR
Tutto considerato, un militare non è altro che un uomo rubato alla sua abitazione. (Il buon soldato Sc'vèik)
..... anch'io nel bene e nel male la compro ogni mese e ne ho tutti i numeri (così di Storia Militare)...... penso che per la mia generazione (passati i 50) nei libri e nelle riviste il piacere della carta da sfogliare e da conservare sia irresistibile e indispensabile.... il problema è che la Militaria da scirvere è un mercato veramente piccolo, che l'editoria come avete scritto è in grave crisi (ha Rimini stà chiudenda una delle due ultime grandi librerie rimaste) e che il digitale ha ormai il sopravvento su tutto (da noi in casa i due più grandi lettori, mia moglie e mia figlia usano quasi esclusivamente gli ebook..... veramente un peccato, un peccato.... speriamo di no o che sia solo un altra parentesi.......
cerco e scambio wehrpass linea Gotica adriatica
Presente anche io...dal maggio 89 N.1,ad ora..tutti.
Mi dispiace tanto,parecchio,mi ha accompagnato per 24 anni nelle pubblicazioni di militaria fino ad ora.
Ho preso spesso per anni il suo format originale francese,tra l'altro ben oltre oggi sono passati davanti ai 200.....ma U&A rimane sempre la nostra nazionale.
http://www.26panzer.net
"La 26° Pz - Div?!...Essi non chiedono come fare a sconfiggere un nemico superiore...ma solo dove trovarlo"
GeneralfeldMarschall
A. Kesserling
La chiusura sarebbe davvero una grossa perdita. Gia alla prima chiusura c'ero rimasto male e mi mancava. Oggi ancora di più. Con tutti i difetti del caso, è sempre stata una bella lettura.
VEDO TUTTO, OSSERVO MOLTO, DISSIMULO POCO!
Sicuro che la rivista chiudera'???? Ho sentito dire che l'editore e' ritornato sui suoi passi. Ci sono notizie piu' certe al riguardo?
Si, la notizia e' ufficiosa pero' pare che l'Editore sia ritornato sui suoi passi.
UNIFORMI E ARMI NON CHIUDERA' !! PaoloM
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