Risultati da 1 a 2 di 2

Discussione: Tre novità! La rivolta dei Sepoy, D'Annunzio, Comune 1871

  1. #1

    Tre novità! La rivolta dei Sepoy, D'Annunzio, Comune 1871

    James Leasor
    La rivolta dei Sepoy - Il Forte Rosso di Dehli, India 1857

    Questo avvincente e documentato saggio ricostruisce la Rivolta Indiana del 1857, che da ammutinamento dei Sepoy (i militari indigeni dell’India, musulmani e indù, sotto il governo britannico) di alcune guarnigioni, crebbe fino a diventare una aperta ribellione civile contro l’Impero britannico e la Compagnia delle Indie Orientali in diverse regioni dell’India. Passo dopo passo, vengono illustrati gli avvenimenti della notte del 10 maggio 1857, inizio delle Rivolta, quando i militari e funzionari inglesi e le loro famiglie si ritrovarono assediati, e i tragici accadimenti e le battaglie successive. L’assedio di Delhi e del Forte rosso portò alla ribalta delle figure da qual momento entrate nella storia: il vecchio Re moghul Bahadur, i Generali Hewitt e Roberts, Lord Napier; personalità leggendarie che, in seguito, ispirarono anche Rudyard Kipling per i suo libri.

    F.to 17x24, 280 pagg., alcune ill. b/n e col., Euro 26,00


    Ulisse Barbieri
    dalle corrispondenze di Petrucelli della Gattina
    Gli incendiari della Comune - 1871: Le stragi di Parigi e il governo di Versailles

    Ulisse Barbieri (1841-1899) fu un patriota mantovano che dalle battaglie del Risorgimento – e dal carcere – passò al nascente socialismo. Nel 1871, in sostanziale presa diretta scrisse Gli incendiari della Comune, pubblicandolo subito con l’editore Legros. Il libro sulla Comune di Parigi ha un molteplice interesse sia per la tempestività, sia per il basarsi, come dichiara il frontespizio, su “relazioni particolari” ottenute in coincidenza e subito dopo i fatti, ma soprattutto per la corrispondenza di Ferdinando Petruccelli della Gattina (1815-1890) che viene riprodotta nel volume.

    F.to 14x21, 132 pagg., alcune ill. b/n e col., Euro 16,00


    Amadeo Bordiga
    Il movimento dannunziano

    L’occupazione dannunziana di Fiume prende il periodo dal Settembre 1919 al Gennaio 1921. In tutta questa fase D’Annunzio appare come l’antagonista dei governi “neutralisti” di Nitti e Giolitti, e il campione del nascente movimento fascista, che si pone alla testa dell’agitazione a suo favore in Italia. Da qualche tempo si tende a combinare il contesto scapigliato dell’impresa fiumana con altre scapigliature fiorite assai più tardi e in contesti ideali tutt’affatto differenti, come a volergli conferire una interessata “rispettabilità”. Ancor più vistosamente ciò è accaduto per il Futurismo, annesso anima e corpo alle opzioni ideologiche del momento. L’interpretazione “a caldo” che Amadeo Bordiga – fondatore del Partito comunista d’Italia – dà dell’“impresa” fu del tutto differente e, dal suo punto di vista di critico radicale, non esitò ad ancorarla al “democraticismo riformista” il che, come scrisse Franco Livorsi in uno studio del 1976 che rimane a tutt’oggi una delle rarissime occasioni concesse dalla cultura ufficiale a questo protagonista del XX secolo, “non sarebbe contraddetto dalla tendenza alla dittatura del ‘comandante’, ma dimostrerebbe anzi la compatibilità fra la democrazia e tale forma di governo”.

    F.to 12x17, 58 pagg., due tav. a col., Euro 10,00

    Libri editi dall'Associazione Culturale ITALIA Storica, info e ordini diretti ars_italia@hotmail.com
    • Per poter visualizzare questa immagine devi essere registrato o fare il login



  2. #2
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Dec 2008
    Località
    Campania
    Messaggi
    464

    Re: Tre novità! La rivolta dei Sepoy, D'Annunzio, Comune 187

    ma quante belle novità. Avanti così. Interessanti gli argomenti, che trattano periodo della storia diversi da quelli solitamente trattati.

    Alfa
    Per aspera ad astra

Permessi di scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •