Ai nostri giorni Santa Lucia è un quartiere periferico nella zona sud di Verona, nel maggio 1848 si trattava di un paesello esterno alla città, allora rigorosamente racchiusa dentro la linea dei bastioni di epoca rinascimentale veneziana, all'epoca recentemente restaurati dopo le demolizioni napoleoniche.
Nel cimitero del quartiere oggi ci sono due monumenti commemorativi che ricordano la famosa battaglia risorgimentale di Santa Lucia del 6 maggio 1848. Proprio la zona del cimitero fu il luogo dove si combatté con maggiore accanimento: là - racconta il maggiore Cellai nei suoi Fasti militari -
"il giovane Torazzo di Castelnuovo si gettò primo sotto il muro di quella chiostra e tanto agile pose i pie e s'aggrappò colle mani nelle buche fatte dalle palle di cannone che in men che non si dica si trovò a cavaliere del muro: i prodi delle Guardie si attizzano e si incalzano a quella vista come leopardi; l'alfiere Lacosta si scaglia, s'arrampica e pianta la croce di Savoia sul muro".
Entrambi i monumenti sorgono a breve distanza uno dall'altro, lungo un lato del perimetro del cimitero, e non è dato sapere se nel tempo abbiano subito spostamenti o se si trovino ancora nel medesimo punto dove furono costruiti negli anni seguenti al 1848, dato la totale assenza di tabelle esplicative storiche moderne.
Il più imponente dei due, alto circa 3-4 metri, ha forma di obelisco in marmo bianco, su una base quadrangolare, sormontato dalla scultura di un elmo piumato medioevaleggiante, in omaggio alla moda romantica del tempo. Sul petto dell'armatura risalta l'aquila bicipite asburgica.
Commemora i caduti dell' Imperial e Regio 45° Reggimento di Fanteria "Arciduca Sigismondo" in occasione della battaglia. Il 45° era il reggimento di fanteria dei Veronesi durante le Guerre Risorgimentali, nel quale prestavano servizio militare quelli assegnati alla fanteria tra i cittadini scaligeri della città e della provincia, oltre a un'aliquota di Vicentini. Ovviamente combatteva dall'altra parte della barricata, contro un nemico costituito da Sardo-Piemontesi prima e Regno d'Italia dal 1861.
Questo monumento venne inaugurato con la più ampia solennità e grande partecipazione della cittadinanza nel 10° anniversario della battaglia, il 6 maggio 1858. Da parte italiana verrà inaugurato un altro imponente monumento commemorativo nel 1882, collocato però in altra parte della città.
Questo umilissimo reportage vuole collegarsi a un altro mio simile, su un altro monumento in memoria della battaglia e di un caduto in essa, qui: viewtopic.php?f=51&t=27523
Qualche foto, la parte frontale, e particolare della dedica: