Ciao a tutti,
chi è tra gli appassionati di militaria che non conosce questa sigla : S.M.I. ?
La storia militare italiana del 900 è legata a questo marchio; dal 1911 ha operato a Campotizzoro quello che è stato uno dei più grandi stabilimenti per la fabbricazione di munizioni militari di piccolo/medio calibro per armi individuali, armi di squadra fino all'artiglieria leggera terrestre ed antiaerea ; gli ultimi prodotti ( fino a pochi anni fa ) sono state le cartucce calibro 30 mm per armi montate su gli aerei ( ad es. i cannoni Vulcan).
Da notare che fin dall'inizio la produzione non si limitava ai calibri in uso al Regio Esercito ma si estendeva a tutti i calibri in uso presso tutte le nazioni.
Un anno fa esatto, dopo qualche anno dalla chiusura della fabbrica ed il successivo abbandono dell'intero complesso, è stata aperta dopo un primo restauro una porzione dello stabilimento e sono stati riaperti (a 25 metri sotto terra) quelli che sono tra i più grandi rifugi antiarei in Italia; quest'ultimi potevano ospitare non solo gli operai della fabbrica (che operava a ciclo continuo 24 ore su 24) ma addirittura tutta la popolazione di Campotizzoro.
All'interno di queste gallerie ( lunghe ciascuna anche 800 metri) che hanno dei caratteristici accessi esterni a forma di ogiva, scendendo una scala elicoidale si possono vedere ancora le infermerie con i ricoveri ospedalieri ( maschili e femminili), stanze di decontaminazione dai gas,depositi di maschere antigas, una cappella dove venivano celebrate le messe, le panche abbattibili collegate alle pareti dove era possibile dormire (da un lato della galleria gli operai addetti ai turni di lavoro e dall'altro dagli abitanti di Campotizzoro).
All'interno delle gallerie funzionava anche una scuola per i bambini.
Da notare che il paese di Campotizzoro è in realtà la fabbrica stessa in quanto in origine fu costruita la fabbrica ed in seguito le case per gli operai, la scuola per i loro figli, la stazione di una ferrovia dedicata alla fabbrica stessa, la chiesa, un albergo, ecc. ecc.
Comunque solo una visita al Museo e Rifugi SMI consente di comprendere veramente quello che era il sito, tra l'altro è possibile vedere le antiche macchine caricatrici delle cartucce e tutte le fasi di trasformazione dal lingotto di ottone e dai singoli componenti ( polveri da sparo, inneschi a fulminato di mercurio, pallottole di ogni tipo e dimensione fino alle casse di legno complete di parti in ferro quali cerniere, chiusure, ecc.) , il tutto realizzato a partire dalle materie prime grezze.
Il sito aveva poi vari balipedi in galleria ed esterni per il controllo dei lotti delle cartucce finite, riservette interrate per le sostanze esplodenti e perfino una propria centrale per la produzione di energia elettrica,
Ed ora, quale migliore occasione per visitare la fabbrica se non anche da reenactor ?
Il 12 Maggio, anniversario dell'apertura del museo è previsto un evento di rievocazione della storia della fabbrica durante il secondo conflitto mondiale.
Il volantino appena ricevuto dal museo mostra il programma della giornata; per i reenactor le scene previste sono sostanzialmente tre.
Per prima l'occupazione della fabbrica difesa dai Reali Carabinieri e soldati del Regio Esercito da parte tedesca, di seguito un attacco di bombardieri americani con evacuazione nei rifugi di operai e civili ed intervento dei Pompieri (d'epoca), infine la presa della fabbrica da parte degli alleati supportati dai partigiani.
Per questo primo evento del 12 maggio ci sono già circa 60 persone iscritte o in fase di iscrizione, è possibile accettare ancora qualche partecipazione.
Comunque è previsto un secondo evento, della durata di due giorni, che comprenderà oltre al reenactement nella fabbrica anche un raduno di veicoli militari per un giro storico/gastronomico sulla montagna pistoiese.
Questo secondo evento è previsto per il sabato 27 e la domenica 28 luglio, un'ottima occasione per venire un paio di giorni al fresco in montagna in piena estate.
Per informazioni rivolgersi ai riferimenti citati sul volantino.
oppure inviare M.P.