Ciao a tutti!
Recentemente ho acquistato in un mercatino qualche lettera della corrispondenza di Ettore Piero Colfi, Caporal Maggiore A.U.C., di Modena, che racconta alla famiglia del suo addestramento in Germania. Ho subito cercato di trovare informazioni riguardo a questa persona, e ho guardato a che cosa corrispondesse il suo numero di Feldpost 83623/B, scoprendo che il soldato in questione era inquadrato nello Stab II u. 6.-10. Kompanie Italienisches Grenadier-Regiment 6. Per me era arabo, ovvero non sapevo ancora a quale divisione appartenesse. Ho cercato allora su Onorcaduti per vedere se il nostro è riuscito a tornare a casa, ma con rammarico ho scoperto che è caduto il 28 Aprile del 1945 (ovvero il giorno in cui la divisione aveva ricevuto l'ordine del cessate il fuoco) e risulta seppellito a Chiavari (GE). Ne ho scoperto inoltre l'età, era nato il 28 Maggio del 1923, non aveva compiuto nemmeno il suo 22esimo anno d'età quando morì (il che, da 20enne, mi ha scosso). Ho allora cercato in un database dei caduti dell'R.S.I. e da lì ho scoperto che era un alpino appartenente alla 4a divisione di fanteria alpina Monterosa e che fu fucilato. Vovevo chiedere a qualcuno del forum qualche informazione:
-Che cosa significa il risultato della ricerca del Feldpost, ovvero Stab II u. 6.-10. Kompanie Italienisches Grenadier-Regiment 6.
-Perchè in alcune lettere compare un timbro con un altro numero di Feldpost, ovvero 85150, che risulterebbe l'ufficio postale della Divisione San Marco?
-Qualcosa riguardo ai timbri, in particolare quello col fascio delle Posta da Campo.
-Mi piacerebbe sapere di più riguardo a questo soldato ed ai fatti che ha vissuto, in particolare avere notizie in merito alle fucilazioni avvenute a Chiavari il giorno del suo decesso.
-Sarebbe bello che qualcuno del forum della zona (ho visto che ci sono parecchi liguri di quelle parti) riuscisse a mandarmi una foto della sua tomba (Cimitero Comunale di Chiavari), in modo magari da dare un volto a questo ragazzo, morto fucilato con la sola colpa di portare una divisa, anche perchè, leggendo le lettere, non si trovano toni propagandistici, razzisti, politici, fascisti o quant'altro, ma solo la nostalgia di casa e il rammarico di non potere passare la Pasqua insieme, la preoccupazione per il bombardamento della sua città, di chi scrive che la vita in campo "con molta buona volontà e fantasia può anche quasi considerarsi bella".
Grazie a tutti per le risposte
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