Tra l altro mi pare che il lacciolo, poi trasformatosi in "dragonne" faccia la sua prima apparizione sulle piccozze con l avvento della tecnica d arrampicata su ghiaccio conosciuta come "piolet traction"....Tecnica che evitava di scavare i gradini nel ghiaccio....ma adesso mi sfugge l anno di nascita di tale tecnica!
what doesn´t kill you, makes you stronger.
viking280177@yahoo.de
visitate il mio museo alla pagina FB: http://www.facebook.com/#!/groups/548572035176664/
Complimenti davvero per le belle immagini! E grazie per l'aiuto per la corretta identificazione!
Interessante anche il dettaglio dei puntali.
Inge
Concordo con Dolomitico.
Mentre per le truppe AU esistevano forniture di piccozze abbastanza standard come forma (viene riportata descrizione dettagliata e disegno sui manuali militari per la guerra in montagna) e produttore, (principalmente Werk Fulpmes di Stubai, per quelle più recenti si notano differenze nella "grafica" di marchi e punzoni), per quelle italiane è sempre stato lasciato un po' all'iniziativa privata e di vari comandanti che, lungimiranti e costretti dagli eventi, a proprie spese spesso acquistavano corde ed attrezzature per le pattuglie dei loro uomini, il chè, di fatto, rende difficile stabilire l'origine sicuramente militare di una piccozza.
Per questo fulcro della questione rimane la lunghezza del manico che ne identifica il periodo storico, che comunque è rimasto in legno fino agli anni '50-'60.
TIROL DEN TIROLERN ! ! !
Buongiorno, posto la mia piccozza sicuramente militare in quanto portata a casa da un mio parente alpino negli anni 50.
di fattura è uguale, misura esttamente cm 81,5 , ha impresso un numero, ( la misura?)
e sul puntale c'è una marchiatura in cui si legge 23 e altri simboli non meglio identificati.
Se qualcuno è in grado di identifivarli... ma dubito.
saluti e cordialità* a tutti.
Per non dimenticare
Il mio ultimo strano rinvenimento..
Essendo molto lontano dalle alpi non saprei cosa
dire su questo oggetto!!
Nella parte di ferro non ci sono stampi di fabbrica,
solo una corona marcata nel legno.
Di sicuro ci sono le iniziali del suo primo proprietario ( M.K.),
inoltre sembra esserci una dedica scritta a penna.
Mi è stato regalato... mi sembrava doveroso
accettare e portarmelo a casa.
foto
ciao christian, dal puntale e dalla lunghezza (anzi dalla "cortezza") non lo collocherei nella 1° GM .... a mio parere è una piccozza per reparti alpini della 2° GM .... anche la corona sembra italiana. Ciao, Tonle
"se dan da bere al soldato, è per fregarlo o perchè è già spacciato ..." (Arturo Pérez Reverte, Il ponte degli assassini)
mi sono dimenticato di aggiungere che non si tratta di un alpenstock (che è un bastone di legno con una punta a un'estremità e un "funghetto" in metallo nell'altra e che veniva utilizzato dalle truppe alpine al pari della piccozza). Bel pezzo comunque ... i miei complimenti ... fammi un fischio se non sai dove metterla. Ciao
"se dan da bere al soldato, è per fregarlo o perchè è già spacciato ..." (Arturo Pérez Reverte, Il ponte degli assassini)
grazie..
per le tue informazioni..
guarda ti dico sinceramente che per adesso non vorrei venderlo..
se decidessi di farlo quanto ti dovrei chiedere?? dimmi tu??
magari ci faccio un pensierino...
se sei un alpino che collezioni queste cose, magari e' meglio che lo tieni tu..
ciao e grazie ancora
ciao christian, hai un MP. Tonle
"se dan da bere al soldato, è per fregarlo o perchè è già spacciato ..." (Arturo Pérez Reverte, Il ponte degli assassini)
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