E' purtroppo storico che la regina madre, Margherita desiderava che i reduci dai campi di conc. austro-germanici , venissero processati per tradimento e viltà di fronte al nemico, specialmente quelli di Caporetto. Pregò il figlio regnante di non farli sfilare per celebrare la Vittoria a Trieste , dove furono rinchiusi nelle caserme con proibizione di uscire in Città.Questa fu la riconoscenza della Patria!! Fra loro ci saranno stati anche vili, timorosi, non pronti a dare la vita per chicchesia, ma quasi tutti avevano fatto il Loro dovere nelle trincee del Carso, sul Monte Nero ed ovunque sul lungo fronte dal Dreiherrenspizze a Punta Sdobba!!! Chi aveva sbagliato per incapacità,. freddo calcolo ed in maniera disumana erano gli alti ufficiali, generalmente nobili del G.S.M., pochi di essi dette la vita per l'Italia, quelli in primissima linea erano in genere, perlomeno fino a Caporetto appartenenti alla piccolaborghesiabottegaia e /oprofessionista. Vi consiglio di leggere il libro storico , non romanzato "L'Isonzo....mormorava"", ediz. Mursia
A distanza di cento anni non possiamo che pensare con riverenza, rispetto e perché no con Amore ai nostri agnati che lasciarono la vita sulla "Lunga trincea"" sunnominata, per l'Italia e la Sua Unità e per noi, immemori discendenti che diamo tutto per scontato e non sappiamo difendere l'italianità di molte partidel nostro territorio acquisito a prezzo di sangue innocente e bgrande sacrificio.
V. VIDRICH