Un film di Alessandro Blasetti. Con Maria Denis, Gianfranco Giachetti, Otello Toso, Giuseppe Gulino, Aida Bellìa, Mario Ferrari, Amedeo Trilli, Turi Pandolfini, Umberto Sacripante, Vasco Creti, Franco Brambilla, Cesare Zoppetti, Andrea Checchi, Laura Nucci, Leo Bartoli, Ugo Gracci
Drammatico, b/n durata 80' min. - Italia 1934.
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Il film narra i giorni che precedettero la partenza da Quarto di Garibaldi e delle sue camicie rosse e l'attesa spasmodica e sempre più difficile dei ribelli siciliani. Finalmente il generale sbarca a Marsala e batte le truppe borboniche. Un giovane patriota siciliano è inviato sul continente per dare notizie precise a Giuseppe Garibaldi che prepara la sua spedizione e per sollecitarne la partenza. Si salpa da Quarto e sbarco a Marsala. Garibaldini e picciotti siciliani combattono insieme e vincono a Calatafimi: la liberazione dal dominio borbonico è cominciata. Tratto da un racconto di Gino Mazzucchi, autore della sceneggiatura con Blasetti ed Emilio Cecchi che lo produsse per la Cines e invitò il regista, prima delle riprese, a leggere Noterelle di uno dei Mille (1880) di G.C. Abba. Assai apprezzato dalla critica (ma non dal pubblico) dell'epoca, considerato dopo la guerra uno degli incunaboli del neorealismo, oggetto poi di una lunga polemica di carattere storicistico, messo in croce per le sue consonanze palesi o implicite con la propaganda del regime fascista (i 5 minuti che mancano dall'edizione originale ne contenevano i segni più grossolani), oggi conta per la sua asciuttezza stilistica (non senza influenze del cinema sovietico), la scoperta del paesaggio, la coraggiosa scelta di tipi e personaggi popolari, l'efficacia del montaggio, l'incombenza come eroe e demiurgo di Garibaldi che pur vi appare fisicamente soltanto in sei veloci inquadrature. Blasetti stesso ne curò, dopo la guerra, un'edizione tagliando quei 5 minuti. Uscì col titolo I Mille di Garibaldi nel 1951.