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Discussione: Elmi RSI ???

  1. #1
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    Elmi RSI ???

    Cari amici , visto l`eccessivo "proliferare" di elmi RSI (in questo mese in un noto sito d`aste ne sono usciti minimo 10...) o di presunti tali , voglio chiarire le idee su l`elmo di questo drammatico periodo storico . Innanzi tutto gli elmi fregiati dell`ENR furono pochissimi ... la maggior parte degli elmi erano spogli o mimetici . Le unità* che usavano fregiare gli elmi erano perlopiù le unità* di marina ( MNR , XMAS , reparti autonomi) e della GNR .

    L`elmo :

    La prima cosa che bisogna vedere quando ci si trova innanzi ad un elmo RSI è verificare se l`elmo sia bellico ( pare una stronzata , ma molti accrocchi sono stati fatti su elmi post bellici) . La maggior parte degli elmi bellici hanno un marchio che dovrebbe essere presente sia sul ferro sia all`interno del cuoio, il marchio più comune è AT sormontato da una corona , AT dovrebbe stare per Arsenale Torino . Constatata l`origine bellica dell`elmo bisogna constatare che l`interno non sia stato rimontato : la presenza del marchio AT assicura che il cuoio è d`epoca ma NON che è montato su l`elmo da 60 anni . Il cuoio di un elmetto bellico deve essere necessariamente duro e scuro in quanto dopo sessanta anni (anche se è stato mantenuto al "calduccio") necessariamente si indurisce e scurisce (diffidare sempre di interni molto morbidi e chiari anche se marcati..) . Bisogna constatare anche che non si muovano i "rivetti" con cui è retto l`interno in quanto la mobilità* dei rivetti puzza di "rimontaggio" .


    Il Fregio :

    I fregi più comuni sono quelli a mascherina o dipinti (che sono anche i più falsificati per via dell`estrema facilità* con cui si riproducono..) , la vernice dei fregi "falsi" è al solito sintetica quindi basta passare un diluente per vernici sintetiche sopra il fregio per vedere se è d`epoca o no ( le vernici sintetiche si sciolgono al solo contatto quelle d`epoca no ) . Un ‘altro metodo per autentificare un fregio è quello di passarlo sotto la luce uv in quanto i fregi originali , che hanno assorbito molta luce , sotto i raggi uv cambiano colore o meglio "tonalità*" ( il nero diventa grigio o blu notte , il rosso diventa arancio o viola ecc) i "falsoni" rimangono del loro stesso colore in quanto sono stati prodotti da molto meno tempo . Per le decalcomanie il discorso è simile : abbandonate i vecchi detti secondo i quali le decal false brillano sotto i raggi uv e quelle vere no . Oggi giorno sono state fabbricate delle decal a base di Piombo che non brillano ( un esperto di materiale tedesco può aggiungere qualche cosa sull`argomento...) . Per stabilire se una decal RSI è originale non è affatto semplice : bisogna innanzi tutto verificare che la decal sia stata applicata a fuoco e poi verificarne i dettagli ( se si passa un dito ad occhi chiusi su una decal di aquilotto RSI si devono sentire non solo i contorni dell`aquila ma anche delle varie parti) .



    Continuerò in seguito... il dovere mi attende !

    PS : Tutti gli utenti sono invitati ad aggiungere qualche cosa .

  2. #2
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    Parole "sante"...mi si passi il gioco di parole...IL SANTO.
    Gli elmetti RSI sicuramente originali che conosco sono pochissimi. Sono RARI e di logica conseguenza COSTOSI. Un "aquilotto" originale in buone condizioni dell'E.N.R. non costa 400/500 euro. Forse dovremmo quadruplicare. Idem dicasi degli dell'A.N.R., G.N.R., M.N.R., Polizia Repubblicana, SS Italiane, X° Mas, ecc...
    Esistono "generazioni" di decal RSI false, di varie produzioni e nazionalità .
    Negli ultimi tre anni ho visto in asta tutte le tipologie di elmetti "pregiati" R.S.I. possibili. Un caso?
    Confermo quanto detto da IL SANTO sull'utilizzo della lampada di Wood. Ci sono decal che non brillano sia per la composizione sia per il trattamento ricevuto. Al limite può essere utile osservare se eventualmente al di sotto della decal ci sono segni tali da far supporre una applicazione posticcia delle stessa. Prima di cominciare ad acquistare tali oggetti fatevi una adeguata cultura, altrimenti il rischio (anzi la certezza) di prendere dei "bidoni" è altissima.
    Francesco

  3. #3
    Moderatore L'avatar di Quex
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    Citazione Originariamente Scritto da IL SANTO

    Cari amici ,
    L`elmo :


    Il cuoio di un elmetto bellico deve essere necessariamente duro e scuro in quanto dopo sessanta anni (anche se è stato mantenuto al "calduccio") necessariamente si indurisce e scurisce (diffidare sempre di interni molto morbidi e chiari anche se marcati..) .
    Il Fregio :

    Oggi giorno sono state fabbricate delle decal a base di Piombo che non brillano ( un esperto di materiale tedesco può aggiungere qualche cosa sull`argomento...) . Per stabilire se una decal RSI è originale non è affatto semplice : bisogna innanzi tutto verificare che la decal sia stata applicata a fuoco e poi verificarne i dettagli ( se si passa un dito ad occhi chiusi su una decal di aquilotto RSI si devono sentire non solo i contorni dell`aquila ma anche delle varie parti) .
    PS : Tutti gli utenti sono invitati ad aggiungere qualche cosa .
    Salve Tommaso/Santo
    sara il caso di dire San Tommaso!
    vorrei chiarire alcuni particolari del tuo intervento:
    la pelle interna scura; gli elmi Regia Marina hanno interni bianchi
    trattati con una particolare vernice sul cuoio.
    La pelle dura; possiedo elmi tedeschi con una pelle morbidissima
    sara' il "mitico cuoio tedesco"?? in collezione di alcuni amici
    ho visto elmi33 con pelle morbida sicuramente originali.
    Decal applicata a fuoco?? mai sentito prima
    Decal a base di piombo? mai riscontrato prima
    Le decal erano applicate con le normali procedure usate anche
    dai tedeschi che in fabbrica usavano delle lampade per essicare
    piu' velocemente il COPPALE (la vernice che le tiene ferme)
    Le decal non hanno a mio modesto parere una base di PIOMBO
    ma una bese di ALLUMINIO su cui venivano stampate.
    Semmai la componente PIOMBO va ricercata nelle vernici
    e non nelle decal.
    Un saluto
    Quex
    Occorre molto tempo affinche' una buona idea faccia il giro della testa di un coglione.
    L.F.Celine

  4. #4
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    Grazie Quex per i tuoi chiarimenti in quanto la mia conoscenza sulla decalcomania ,che è un argomento quasi strettamente tedesco , non è eccelsa .


    Per gli elmi marina: E` vero che molti elmi della marina (non la maggioranza) avevano l`interno chiaro ( biancastro) ma anche questi , causa l`usura del tempo , oggi sono più scuri (certamente non marroni ). Per gli elmi della marina bisogna fare anche un discorso a parte in quanto è molto frequente trovare elmi con imbottitura artigianale in tela o panno .

    Il cuoio si indurisce automaticamente con il passare degli anni (basta vedere un portafoglio o una cintura di pelle che ha qualche anno per accorgersene...) ; per gli elmetti tedeschi non ti posso dire niente in quanto non mi sono mai interessati .


    Ripeto l`invito a tutti gli utenti a aggiungere o precisare qualche cosa specialmente per quanto riguarda le decalcomanie .


    IL SANTO

  5. #5
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    Salve a tutti! Non necessariamente i marina avevano pelli bianche se ne trovano anche dello stesso colore dei normali 33, quel che rende sicuro un marina è il timbro dietro cioè MRM (Modello Regia Marina)e la pelle cucita in 2 parti all' altezza dei reggisoggoli!!
    Comunque in periodo RSI si sono visti anche originali che montavano pelli normali con cucitura dietro, per la cronaca diffiderei di tutti i 33 con strane ancore senza corona, sono tutti anni 50-60 spacciati per RSI, per i RM fregiati invece posso solo dire che in tanti anni quelli sicuramente originali sono quelli a decalcomania e quelli fatti a mascherina che hanno la particolarità* di avere una coroncina piccola e piuttosto spigolosa.
    Le decal RSI invece erano in carta e non in foglio di alluminio come quelle tedesche, ciò rende a volte più difficoltoso il riconoscimento del falso in quanto le tecniche e il materiale di stampaggio è tutt'ora riproducibile, non mi risulta invece che esistano copie di decal tedesche serigrafate su sottile foglio di alluminio come le originali.
    Quanto alla lampada di wood lascia il tempo che trova, può essere utile solo se le decal sono state ritoccate a vernice, dove chiaramente si notano gli stacchi di riflessione tra colori.
    A sensazione su 1000 elmi RSI messi in vendita sui noti siti ne scarterei 999, l'altro lo guarderei con estrema attenzione.
    Decal note per i repubblica sono le aquile romane, i tricolori laterali, gli scudetti decima con tricolore sormontato da X azzurra,(in uso nel 44) e forse un altro tipo di scudetto sempre per la decima usato precedentemente rispetto al succitato.
    Diffiderei di teschi, fasci, e altro come ad esempio i famosi Antisom (scudo con tre squali) esiste l'evidenza fotografica ma lo scudetto era dipinto e non a decal!! A onor della cronaca devo dire che ho visto dei 33 con tale fregio molto veritieri ed accattivanti.
    Quanto ai 33 con fregi SS da vent'anni aspetto di vederne uno a decal sicuramente buono, a rigor di logica le decal erano le stesse utilizzate sui 35-40-42 tedeschi, probabilmente di entrambi i tipi, (vista la tarda età* della formazione della divisione è logico supporre che le decal maggiormente in uso fossero quelle di II tipo), pare che tale decal fosse applicata indifferentemente su il lato dx o sul sx dell' elmo, da evidenza fotografica pare però esistessero degli elmi anche con tale fregio dipinto ma spesso con colori invertiti, cioè con scudo nero e rune bianche, infatti, l'unico SS italiane originale che mi è capitato di visionare aveva tale particolarità*, forse scelta per evidenti scopi mimetici (il nero si nota molto meno nella boscaglia!!)
    Cerco "avidamente" copricapi italiani, soprattutto Alpini, ed austro-tedeschi fino al 1945 nonchè foto italiane e austriache della Zona Carnia, Alto Isonzo e occupazione austro tedesca del Friuli I° guerra mondiale, foto Alpini divisione Julia e occupazione tedesca Friuli fino al 1945.

  6. #6
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    Gli elmetti SS Italiane considerati "standard" (ammesso che si possa dare una definizione del genere...secondo me no, ma comunque..) hanno il fregio a DECAL, non di tipo tedesco, bensì più grandi e con rune "sedute". Ne conosco solo un paio...e certo non sono stati pagati €400/500...
    Esistono varianti con fregi dipinti o decal tedesche (anche a colori invertiti da evidenze fotografiche), non lo metto in dubbio, ma almeno di trovarli personalmente...avrei seri problemi a crederci...
    Aggiungo alla lista, a mio avviso corretta come anche il resto dell'intervento, di Lafitte altre tipologie di falsi, alias polizia repubblicana, e qualche altro tipo di scudetto Decima. Le ultime tipologie di falsi provengono, a quanto so [!] dalla Germania, per poi essere vendute in Italia da "basisti" nostrani...
    Francesco

  7. #7
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    Hello ancora a tutti!,
    indubbiamente il proliferare di elmetti RSI in ogni luogo deve farci riflettere e soprattutto deve farci ragionare scientificamente anche di fronte al più comune o al più semplice di questi elmetti della Repubblica Sociale Italiana.

    Analisi approfondite di tutti i particolari possono sicuramente aiutare nell`identificazione ma purtroppo non ci sono regole indiscutibili!
    Già , proprio qui, ad esempio, vedo pareri discordanti su parecchi punti!!!

    Quello che invece non dovremmo fare ... è ricadere sempre negli stessi errori e quello più insistente appare essere sempre la "caccia alle streghe"!

    Basta che qualcuno maneggi un bicchiere diversamente dalla norma per essere accusato di stregoneria o amicizie con il diavolo!

    Il fatto che molti elmetti "conosciuti" non siano mai stati visti su foto d`epoca, NON significa che siamo falsi o custom-made!!!

    E cosa più importante è che se noi avessimo per le mani molti di quegli elmetti così particolari e personalizzati visti sulle foto d`epoca, grideremmo tutti "Al falso!" a gran voce!

    Questo per dire che prima di sparare sentenze o spandere velenosi dubbi su quello che è stato prodotto o non prodotto, o come è stato prodotto, durante la RSI si dovrebbe aver visto e studiato centinaia e centinaia di pezzi!
    Purtroppo non è così per la maggior parte di noi, salvo, forse, per qualche collezionista con i capelli bianchi e ottantenne!

    Un esempio che taglia la testa al toro: disaccordo di reduci della Decima!
    ... sulla rivista ARMI apparve un articolo sulla Decima Mas e le sue uniformi con tanto di foto di pezzi, credo esposti a Novero durante una mostra a tema ...
    Nelle foto appariva un basco con una mostrina pentagonale rossa cucita in verticate e accorciata, devo dire accattivante!, questo basco apparteneva ad un reduce ...
    Nel numero successivo della stessa rivista appariva una lettera di un altro reduce della Decima che contestava in parte l`articolo e soprattutto quel basco in particolare perché lui asseriva che durante la guerra non aveva mai visto nulla di simile!

    Quindi cerchiamo di risparmiarci "sentenze" su elmetti Antisom, Polizia Repubblicana, S.Marco, SS, ENR etc! ... senza soprattutto avere prove scientifiche a riguardo!

    A proposito Lafitte, pensi che le decalcomanie del tuo elmetto ENR siano in carta?

    Avete mai esaminato i fregi dipinti, le decalcomanie, la vernice dei vostri elmetti con un microscopio a 50 / 75 ingrandimenti???
    Fatelo ... scoprirete un "mondo nuovo" :-)!

    Bye
    Giò

  8. #8
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    E` vero nell`ambito della RSI tutto è possibile ... i regolamenti erano pochissimi e sfortunatamente poco rispettati : questo stato di cose fa proliferare i falsi ed invoglia i falsai (vedi i prezzi raggiunti..) per questo bisogna stare con gli "occhi aperti" .... Compare solo il materiale inconfutabile (prediligere materiale metallico) e lasciare stare le cose soggette ad interpretazione .... E` vero ... questo forse ci può portare a escludere un pezzo buono poiché lo pensiamo falso ma ci salviamo da moltissime altre brutte esperienze .

    Tommaso

  9. #9
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    Salve a tutti,
    non posso far altro che leggere ed estrapolare consigli preziosi dalle vostre dichiarazioni.
    Un punto su cui si è tutti d'accordo è quello che per riconoscere "falsi", serve esperienza formatasi osservando una moltitudine di originali.
    Essendo le fiere di oggi, "sommerse da falsi", come si possono visionare esemplari originali dal vivo?
    Per i fregi a mascherina, qual'è un buon metodo per capire se la fattura è originale o meno?
    Grazie per i preziosi consigli!
    Tanti saluti .
    Marco S.
    -P.S.: CERCO MATERIALE WWII E VENTENNIO -

  10. #10
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    Caro mrcsnsl , riporto in seguito alcuni buoni consigli sui fregi a mascheriana (citazione da intervento princiale).

    i fregi più comuni sono quelli a mascherina o dipinti (che sono anche i più falsificati per via dell`estrema facilità con cui si riproducono..) , la vernice dei fregi "falsi" è al solito sintetica quindi basta passare un diluente per vernici sintetiche sopra il fregio per vedere se è d`epoca o no ( le vernici sintetiche si sciolgono al solo contatto quelle d`epoca no ) . Un ‘altro metodo per autentificare un fregio è quello di passarlo sotto la luce uv in quanto i fregi originali , che hanno assorbito molta luce , sotto i raggi uv cambiano colore o meglio "tonalità " ( il nero diventa grigio o blu notte , il rosso diventa arancio o viola ecc) i "falsoni" rimangono del loro stesso colore in quanto sono stati prodotti da molto meno tempo .

    Tommaso

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