CANZONE DI TRINCEA

Testo di: E. A. Mario Musica di: E. A: Mario

(Associazione Culturale Lorien)




I


M'affaccio alla trincea sul far del giorno
e il sol mi bacia su la fronte stanca.
Ho un fosso e un muricciuolo per soggiorno
e qualche sorso d'acqua mi rinfranca.
Ma un ritornello nel mio cor non manca :
come in caserma lo ricanto qui :

E la borraccia
che noi portiamo
è disciplina
di noi soldati.
E tu biondina
capricciosa garibaldina
tu la la,
tu sei la stella
del primo amor.
II


Ho piena di cartucce la giberna
ed ho la mano pronta e l'occhio audace,
e della guerra la vicenda alterna
fa lieto il cor, come se fossi in pace.
E un ritornello nel mio cor non tace ;
come in caserma, lo ricanto qui :

E la giberna
che noi portiamo
è disciplina
di noi soldati.
E tu biondina
capricciosa garibaldina
tu la la,
tu sei la stella
del primo amor.
III


M'affaccio alla trincea quando le stelle
cominciano nel ciclo a tremolare,
anch'io ne ho due, ma sono assai più belle :
sul bavero le vedo luccicare.
E un ritornello me le fa più care ;
come in caserma, lo ricanto qui :

E le stellette
che noi portiamo
son disciplina
di noi soldati.
E tu biondina
capricciosa garibaldina
tu la la,
tu sei la stella
del primo amor.